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Sony ZS-PS50 – Recensione

 

Principale Vantaggio

Linea accattivante, che unisce da un lato la comodità di uno stereo pratico da tenere in camera o da portare in giro, grazie al doppio sistema di alimentazione che si appoggia a un cavo da collegare alla presa di corrente o al funzionamento a batteria. In più la versatilità del prodotto è garantita anche da un pratico lettore posizionato nella parte superiore, a cui si aggiungono una radio FM/AM e un sistema che sfrutta il collegamento USB per una lettura rapida di una playlist o di un album in formato MP3.

 

Principale Svantaggio

Quanti puntano a una linea in cui potenza e perfezione del suono la fanno da padrone, potrebbero rimanere delusi dal suono in uscita da questo lettore Sony. La portabilità infatti è una delle sue carte vincenti, a cui però non corrisponde un’adeguata risposta sul fronte della pulizia audio, una nota dolente che ci ha lasciato perplessi, specie per un marchio come quello giapponese.

 

Verdetto: 9.3/10

Pensato per un pubblico giovane che ama portarsi dietro uno stereo dalle dimensioni compatte, oppure per chi possiede una ricca collezione di dischi in formato CD, il lettore Sony si dimostra un oggetto interessante e dalle prestazioni adeguate per chi non vuole spendere cifre esorbitanti (qui la lista dei migliori prodotti). Si gioca la partita anche sul fronte della versatilità e le diverse funzioni disponibili, dal comodo lettore CD, passando poi per una radio e la presa USB ideale per i collegamenti e gli ascolti di brani in formato digitale. 

La presa audio In permette poi di utilizzare le casse dello stereo portatile anche con un altro supporto pensato per la riproduzione audio.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Aspetto

Si sa, anche l’occhio vuole la sua parte, motivo per cui Sony ha puntato su tre colori tra cui poter scegliere. Si va dal classico e sempre elegante nero, a un bianco abbagliante per chi ama invece i toni molto chiari e un rivestimento esterno quasi impercettibile nel suo candore.

Ultima scelta invece tocca i toni dell’azzurro, per chi desidera inserire e coordinare al meglio certe atmosfere in casa, con un oggetto di questo colore. 

Nella parte superiore è presente una maniglia ampia e robusta, così da permettere un trasporto adeguato per chi desidera sfruttare al meglio lo stereo nella sua dimensione portatile. Una volta premuto il tasto Operate si mette in funzione lo stereo, dando il via così a tutta una serie di scelte e operazioni che dipendono dai gusti dell’ascoltatore. 

Collegamenti

Nella parte frontale, in una zona inferiore sono posizionati tre sezioni grazie a cui è possibile collegare e ampliare il range degli ascolti. Abbiamo per prima cosa una presa USB, ideale via di passaggio attraverso cui una memoria esterna può essere collegata così da far partire da subito una playlist o un nuovo album scaricato in formato MP3. 

Accanto questo collegamento troviamo poi la presa per le cuffie, ideale per un ascolto serale del vostro album preferito o per chi preferisce non perdersi neppure una nota durante la sessione. Il terzo collegamento è una presa Audio In, pensata per chi desidera collegare una sorgente di riproduzione esterna così da sfruttare le casse dello stereo per la riproduzione musicale. 

 

Riproduzione

La dinamicità del lettore emerge con forza nelle possibili vie con cui si può provvedere a riprodurre musica e altre fonti sonore. Lo spazio nelle parte superiore è infatti deputato al lettore CD, pensato e progettato con un sistema rapido di apertura e in grado di leggere formati audio che includono MP3, WMA, CD e CD-R.  I grandi tasti aiutano chi ha problemi con il passaggio e la gestione dei brani.

Diverse poi le tipologie di ascolto, tutte gestibili attraverso il tasto Play Mode. Ad ogni pressione del tasto si passa da una riproduzione normale a una ripetizione singola, per poi andare a una ripetizione totale o alla scelta di una singola cartella nel caso di un file MP3.

In più è presente anche una radio, con un tasto di scelta rapida grazie al quale memorizzare fino a tre stazioni preferite. Se si preme ripetutamente il tasto Display, si assiste all’elenco del numero totale dei brani e dell’ultimo brano o file che è stato programmato.

 

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Denon DCD520-AE – Recensione

 

Principale Vantaggio

Il rapporto qualità/prezzo è la scelta forte del modello Denon, un lettore CD economico che però mantiene al meglio quanto promesso sul fronte della qualità del suono, sia nel collegamento con le casse sia nella dimensione stereo. Gli ingegneri hanno svolto un ottimo lavoro, ottimizzando la resa audio e proteggendo al meglio tutta la meccanica interna, così da assicurare un suono pulito e privo di interferenze, ottenendo in questo modo una bassa impedenza che si tramuta in una pulizia del segnale particolarmente gradita agli utenti più esigenti.

 

Principale Svantaggio

Per chi ha scelto di aumentare il volume, si nota come il suono tenda a impastarsi progressivamente, con le meccaniche che non riescono a gestire al meglio le vibrazioni. Ne consegue una ridotta pulizia dell’audio in uscita. Per chi è abituato a impianti più professionali optare per un lettore CD come questo significa scendere a diversi compromessi, giustificati tra l’altro da una spesa molto inferiore.

 

Verdetto: 9.5/10

Denon propone un lettore CD entry level che, alla prova dei fatti, si dimostra capace di offrire il meglio per quel che riguarda pulizia del suono e gestione di certe dinamiche di ascolto. Apprezzato anche quando viene collegato il tutto in cuffia e con supporti fisici recenti, permette di percepire bene i bassi, con alti adeguati e tutta un serie di sfumature che non passano inascoltate a un orecchio allenato. Il design poi è resistente alle vibrazioni, con un Direct Mechanical Ground Construction che dona stabilità e riduce al massimo eventuali interferenze.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Componentistica

Il primo elemento a balzare agli occhi è legato alla scelta di Denon di trovare e costruire un lettore robusto, dalla massa meccanica stabilizzata al punto giusto, così da non influire sulla prestazione e gestendo al meglio le eventuali vibrazioni attraverso il cassetto centrale di assemblaggio. 

Le quattro basi poste sotto il corpo principale consentono da un lato un efficace passaggio d’aria e dall’altro sono perfetti per stabilizzare al meglio il lettore su una superficie, garantendo in questo modo una riproduzione dei suoni soddisfacente. La struttura stessa dei circuiti interni è stata progettata per offrire il meglio in quanto a bassa impedenza e pulizia del suono, isolando quanto possibile tutto la meccanica interna.

Lettore CD

Nella parte frontale è presente un cassettino estraibile su cui collocare e posizionare il CD. 

Il prodotto legge oltre ai supporti originali anche CD riscrivibili e MP3. Il display fluorescente a due righe permette di visualizzare numero del brano e la durata complessiva del pezzo, mentre un comodo telecomando gestisce il passaggio da una canzone all’altra o la pausa a distanza. Per chi invece preferisce muoversi direttamente dal lettore, quattro pratici tasti sono sistemati al lato destro del display, permettendo così di muoversi tra i brani e impostare tutta la questione con la semplice pressione di un dito. 

 

Design

Il colore nero ben si sposa anche con l’acquisto di un amplificatore Denon PMA-520AE preinstallato all’interno del sistema. Esternamente l’oggetto è squadrato, restituendo un senso di stabilità e di austera eleganza, ottima per chi ha scelto di posizionarlo in un angolo del salone o all’interno di una cameretta. 

Le dimensioni raccolte arrivano a 434 mm di lunghezza e 273 mm di profondità, mentre il tipo di riproduzione passa dalla modalità sequenziale, alla ripetizione del pezzo o a un tipo di riproduzione casuale. L’oggetto piace dunque per un’estetica curata, che non trascura però la questione legata a una riproduzione adeguata dei suoni, in un mix che unisce al meglio forma e sostanza, con un costo convincente e adeguato per quanti non amano spendere troppo nell’acquisto di un lettore CD.

 

Interfaccia

Attraverso i controlli sul dispositivo o passando per il telecomando, l’utente può modificare ordine e riproduzione dei diversi brani, così da gestire a distanza il volume a cui vengono riprodotti questi suoni, passando attraverso una soluzione pratica e alla portata di tutti. 

Una linea per cui si guarda alla semplicità, con una formula che sposa in pieno la natura entry level dell’oggetto, senza far sconti sulla qualità e la bontà dell’ascolto una volta inserito il CD nel lettore.

 

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Auna AV2-CD509 – Recensione

 

Principale Vantaggio

Un buon lettore, quello prodotto da Auna, con un costo adeguato. Perciò, pur non spendendo una cifra esagerata, ci si porta a casa un oggetto che funziona con diversi formati audio quali MP3 e CD. Si vede dunque come la proposta unisca semplicità d’utilizzo, un sistema pratico di riproduzione dell’audio e una funzionalità come la ricezione radio utile a chi ama dedicarsi e sintonizzarsi su determinate frequenze per godersi il programma o la hit del momento.

 

Principale Svantaggio

Si lamenta da più parti una struttura poco pratica del lettore CD. A essere messo sotto accusa è il design e le dimensioni dello sportello, considerate sottostimate e quasi “a filo” una volta inserito il disco nel lettore. Il rischio a questo punto è di rigare o graffiare lo stesso, con segni che vanno a compromettere un ascolto di qualità e senza interruzioni o sbalzi.

 

Verdetto: 9.4/10

Auna con questo lettore CD munito anche di radio tenta di inserirsi nel settore entry level, giocando la carta della convenienza e con l’idea di proporre un oggetto multifunzione, dotato anche di una versatilità soddisfacente sia sui formati letti sia per il tipo di riproduzione che si vuole sfruttare.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Riproduzione

Il lettore riesce a leggere bene CD originali e anche supporti masterizzati, anche nella tipologia riscrivibile. Si vede così come il produttore abbia pensato all’appassionato che ama collezionare ma senza dimenticare chi punta a un ascolto differente e meno attento alle edizioni originali. 

Si spiega così l’inserimento di una presa USB, ottima per il collegamento di un’unità esterna su cui possono essere salvate e riprodotte intere discografie. Una presa che trova posto nella zona frontale insieme agli altri tasti pensati per gestire manualmente l’ascolto. Volendo poi si può optare anche per il telecomando, passando così tra le diverse fonti di riproduzione oppure semplicemente per aprire il cassetto dove è alloggiato il CD. 

Connessioni

Una volta visionata la zona frontale e posteriore del lettore, si individuano facilmente le possibili uscite digitali e analogiche. Da una parte infatti abbiamo l’uscita ottica e coassiale, a cui si affianca l’uscita RCA. A queste si aggiunge poi un ingresso antenna FM mentre sul lato frontale fa bella mostra di sé il collegamento USB, porta d’ingresso rapida per chi cerca una riproduzione di contenuti differenti passando attraverso questo formato. Un buon cavo di alimentazione collega poi il supporto alla corrente, per una riproduzione senza intoppi e che fa a meno delle batterie che tendono a scaricarsi trascorso qualche tempo.

 

Sintonizzazione radio

Una gradita aggiunta è rappresentata dal sistema di sintonizzazione FM incluso nel lettore. 

È possibile così impostare fino a 40 canali di preselezione, potendo così creare una raccolta differenziata di stazioni con cui ascoltare musica di tutti i tipi, grazie anche alla scelta via telecomando. Il sintonizzatore funziona bene e il segnale raccolto esce con un’accettabile pulizia, consentendo anche una pratica visualizzazione, grazie al display frontale.

 

Rapporto qualità/prezzo

Per la spesa richiesta, il lettore ha saputo soddisfare tutti quegli utenti che desiderano avere in casa un lettore CD con una resa proporzionale all’investimento richiesto (ecco i migliori modelli). Auna ha infatti realizzato un oggetto che riesce a leggere diversi formati audio, dal classico CD originale, passando poi per dischi masterizzati o file in formato digitale. Il tutto in un corpo compatto che trova comodamente posto in un angolo del salone o su un ripiano della cameretta. 

La gestione della riproduzione passa attraverso un telecomando leggero e che risponde bene alle sollecitazioni dell’utente, alternandosi quando serve anche a una pulsantiera direttamente nella zona frontale. La lettura e la capacità di gestire diverse fonti, fanno il paio con un costo che per molti è risultato decisamente conveniente, specie se si guarda all’oggetto dal punto di vista di chi ama ascoltare la musica comodamente sdraiato sul divano e non avanza pretese di alta fedeltà nell’ascolto.

 

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Soundbar

Panasonic SC-HTB8EG-K – Recensione

 

Principale vantaggio

Riteniamo che il vero punto di forza della soundbar proposta da Panasonic sia il prezzo. Costa poco e crediamo che possa migliorare la qualità audio del vostro televisore entry level. Il design delta form non soltanto è bello ma evita anche di ostacolare la visione. Inoltre chi preferisce può facilmente installare la soundbar alla parete.

 

Principale svantaggio

In generale la qualità audio è modesta, anche se in accordo con la fascia di prezzo del prodotto. Tuttavia dobbiamo segnalare che i bassi sono davvero fiacchi, se questo per voi è un problema, dirottate le vostre attenzioni sulla versione 2.1 dello stesso modello.

 

Verdetto: 9.6/10

È una soundbar adatta a chi non ha grosse pretese ma la semplice esigenza di rendere più decente l’audio del proprio televisore. Si tratta di un dispositivo entry level, pertanto la differenza si nota solo se accoppiato a un TV di pari livello.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Economica

Il settore delle soundbar è molto affollato (ecco i migliori modelli); a causa di un audio quasi mai soddisfacente dei moderni TV, un problema che affligge anche i modelli più costosi, si è fatto e si continua a fare un massiccio ricorso alle soundbar con la speranza che la situazione possa migliorare. Oggigiorno se ne trovano di tutti i prezzi, in alcuni casi si tratta di offerte molto convenienti. 

La Panasonic SC-HTB8EG-K è una di quelle soundbar che ha nel suo costo uno dei principali punti di forza; è economica. Inutile sottolineare che si tratta di un entry level commercializzato per rispondere alle esigenze del cliente che non ha particolari pretese audiofile ma che più semplicemente vuole dare una spinta in più al televisore che magari ha in cucina oppure in camera da letto. Naturalmente non è escluso il televisore in salotto che solitamente è quello migliore. 

Quello che vi proponiamo è un modello a due canali ma chi lo desidera, spendendo di più può prendere la versione 2.1 con subwoofer. La Panasonic SC-HTB8EG-K ha una potenza dichiarata di 80 W totali. È dotata di Bluetooth quindi consente anche l’ascolto della musica in streaming facendo l’accoppiamento con lo smartphone. La connessione Bluetooth è buona, stabile e l’accoppiamento è immediato.

Bassi fiacchi

Le prestazioni audio non sono entusiasmanti ma comunque coerenti con la fascia di prezzo del prodotto, quindi non dovrebbero esserci sorprese negative per l’acquirente che sa cosa sta comprando ma soprattutto cosa può avere a queste cifre. Certo, magari i bassi andavano migliorati e se dei bassi presenti, più corposi, sono una caratteristica ritenuta indispensabile, in accordo con il budget ridotto conviene prendere il modello 2.1. 

Intendiamoci, tale modello fa la differenza solo se collegato con un TV le cui prestazioni audio sono piuttosto deludenti mentre con modelli più performanti sotto il profilo audio, anche se magari con una resa appena sopra la sufficienza, non apporta miglioramenti. Ciò detto, noterete dei dialoghi più chiari, definiti, anche se il volume non è molto potente.

 

Design Delta Form

Nessuno vuole una soundbar che copra lo schermo, anche soltanto una piccolissima porzione della parte inferiore. Con la Panasonic SC-HTB8EG-K vedrete che il problema non si presenterà grazie al suo design Delta Form con la caratteristica forma inclinata. È elegante, piacevole alla vista ma secondo alcuni utenti le dimensioni sono eccessive, tanto è vero che descrivono la soundbar come ingombrante. 

Vi riportiamo la lamentela anche se non ci trova del tutto d’accordo; a nostro avviso ha le dimensioni giuste per TV che vanno dai 32 ai 42 pollici, pertanto se il vostro apparecchio televisivo rientra tra questo range, non avrete problemi. Oltretutto chi lo preferisce può installare alla parete la Panasonic SC-HTB8EG-K e anche se la direzione dell’audio varia da 0 a 90°, non ci saranno ripercussioni negative ai fini dell’ascolto. All’interno della confezione trovate le staffe necessarie per sistemare la soundbar sul muro. 

Uno dei problemi riscontrati dagli utenti è che la soundbar pare risentire delle alte temperature. È stato notato durante il periodo estivo, in giornate particolarmente torride che la soundbar l’audio funziona a intermittenza. È pur vero che chi ha lamentato tale problema aveva la soundbar in un luogo molto piccolo e probabilmente poco arieggiato. Prendete questa informazione come un caso sporadico e probabilmente al limite. 

E veniamo ai materiali. Modesti. Ma del resto cosa ci si poteva aspettare a queste cifre? Dobbiamo essere onesti e nel momento stesso in cui vi segnaliamo la pochezza dei materiali affermiamo anche che la loro qualità è coerente con il prezzo della Panasonic SC-HTB8EG-K. Ci saremmo aspettati qualcosa in più dal telecomando. Esteticamente è anonimo e pure brutto. Per nulla ergonomico, al tatto i tasti non restituiscono una bella sensazione e la loro reattività la riteniamo insoddisfacente. Di buono c’è che i pulsanti sono abbastanza grandi e facilmente individuabili ma è davvero troppo poco per esprimere un giudizio positivo.

 

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Soundbar

LG SJ4 – Recensione

 

Principale vantaggio

La soundbar si è dimostrata molto buona per l’ascolto della musica, è qui che dà il meglio di sé, anche grazie a dei bassi che si fanno valere. Il sistema Auto Sound Engine, poi, ottimizza il sonoro grazie all’impostazione automatica delle frequenze; il risultato finale è un suono bilanciato.

 

Principale svantaggio

Non convince molto la resa con i dialoghi, in questo caso la SJ4 è stata investita da parecchie critiche mosse da parte di utenti scontenti. I materiali non sono dei migliori, è tutta plastica di qualità bassa, ma guardando il prezzo di vendita non c’è da restare sorpresi.

 

Verdetto: 9.6/10

È una soundbar entry level dal rapporto qualità/prezzo equilibrato. Si rivolge sicuramente agli utenti meno esigenti consapevoli che a queste cifre non possono pretendere un dispositivo ultra performante ma comunque capace di fornire prestazioni sufficienti. Secondo noi è in grado di migliorare la qualità audio di TV entry level che hanno deluso proprio sotto tale profilo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Meglio con la musica che con i dialoghi

La LG SJ4 si aggiunge alla folta schiera di soundbar entry level (ecco la nostra lista dei migliori modelli) che affollano il mercato. Il prezzo è basso ma dobbiamo dire che comunque è nella media rispetto a quanto propongono competitor quali Sony o Samsung. Come per i succitati brand, aspettatevi luci ed ombre anche per la SJ4. 

Spesso per le soundbar 2.1 come è il caso della LG, ciò che delude sono i bassi, invece in questo caso sono molto presenti, forse fin troppo tanto è vero che c’è chi si è lamentato di un brutto audio quando si ascoltano i dialoghi mentre la situazione cambia in positivo con l’ascolto della musica. Evidentemente c’è qualcosa da rivedere nella tecnologia ASC che caratterizza questo modello. Ma di cosa si tratta? 

Nelle intenzioni di LG la Adaptive Sound Control dovrebbe analizzare il suono in real time, riconoscere i dialoghi e di conseguenza regolare il suono al fine di un ascolto chiaro. Nel caso di una scena d’azione, invece, i bassi aumentano per ottenere un maggior impatto. Avevamo detto che le performance della soundbar migliorano con la musica. Qui entra in gioco l’auto sound engine che ottimizza l’audio impostando le frequenze corrette al fine di bilanciare il suono. Tutto ciò si verifica indipendentemente dal livello di volume impostato. 

La potenza è di 300 W e qui dobbiamo segnalare parecchie lamentele in quanto molti utenti hanno messo in dubbio che la SJ4 abbia tutti questi Watt. Il problema, secondo noi, è che c’è stato un equivoco: è vero che LG parla di 300 W, ma si tratta di Watt totali ovvero suddivisi tra i due diffusori, che hanno 60 W per canale e il subwoofer che è di 180 W. Se fate una semplice addizione 60 + 60 + 180 = 300.

Buona connettività

La connettività è varia e soddisfacente ma non senza qualche piccola pecca. Ci sono tutti i soliti modi conosciuti per il collegamento sia wireless che con cavo. Il Bluetooth, ad esempio, capita che a tratti perda la connessione. Precisiamo che è un difetto sì presente ma anche sporadico sul quale si può lasciar correre.

Vale la pena segnalare che la soundbar è provvista di tecnologia LG Sound Sync Wireless grazie alla quale anche televisori privi di Bluetooth possono stabilire un collegamento senza cavo con la SJ4, a patto che si tratti di modelli LG. È comunque opportuno verificare che ci sia effettiva compatibilità. È compatibile con i servizi di Audio Streaming come Google Cast

 

Troppa plastica ma buon design

Evidentemente nell’intento di contenere i costi di produzione e al fine di offrire al pubblico un dispositivo venduto a un prezzo non troppo alto si è scelto di risparmiare sui materiali. La plastica, in abbondanza, non sembra essere di buona qualità. Magari il consiglio è superfluo ma attenti a non farla cadere.

Bene il design con le sue linee semplici ma eleganti: la soundbar si integra ottimamente in un contesto di arredamento moderno, la sua presenza non disturba visivamente, anzi, da questo punto di vista aggiunge qualcosa in più. Registriamo qualche critica rivolta al telecomando, ritenuto troppo piccolo e poco funzionale e scomodo, inoltre dà la sensazione di essere poco robusto, una caratteristica che rispecchia la qualità dei materiali già riscontrata per la soundbar. 

Ma in fin dei conti, com’è il rapporto qualità prezzo? È equilibrato, forse leggermente positivo, di certo a queste cifre non si può pretendere più di tanto. È chiaro che la SJ4 non può essere accoppiata con un televisore top gamma da diverse migliaia di euro, ma può avere una buona resa con un TV base, buono ma senza grosse pretese, del resto come questa soundbar.

 

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Sony HT-CT290 – Recensione

 

Principale vantaggio

La soundbar ha una potenza di tutto rispetto, i suoi 300 W si fanno valere e migliorano significativamente la qualità audio del vostro TV che evidentemente si è dimostrato debole sotto questo aspetto. Il design ci è piaciuto parecchio, il comparto connettività soddisfa e i materiali sono buoni.

 

Principale svantaggio

Difficile non restare delusi dai bassi, soprattutto se si compra una soundbar 2.1 proprio per averne di potenti, rotondi e apprezzabili. Per rendersi conto di avere il subwoofer bisogna alzare di parecchio il volume.

 

Verdetto: 9.6/10

Sebbene non costi poco, resta una soundbar entry level e crediamo che l’accoppiamento migliore sia con TV di livello base, solo così potete apprezzare le differenze tra il prima e il dopo mentre la Sony HT-CT290 risulta inutile o quasi se impiegata insieme a televisioni la cui qualità audio è accettabile.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Bassi poco presenti

È una soundbar 2.1 quindi arricchita da un subwoofer. Vogliamo partire da questa caratteristica poiché è bene affrontare subito una questione che, ahinoi, è spinosa. Ci pare evidente che quanti scelgano un sistema audio 2.1 lo facciano perché tra le caratteristiche che ricercano in una soundbar devono esserci dei bassi potenti, molto presenti eppure è proprio qui che la HT-CT290 delude e non tanto perché lo diciamo noi quanto lo dicono diversi consumatori che a riguardo hanno scritto recensioni e commenti piuttosto duri, dove traspare una profonda delusione. 

L’unico modo per notare gli effetti del subwoofer è alzare di parecchio il volume ma è chiaro che non può essere questa la soluzione, non tutti dispongono di una sala cinema debitamente insonorizzata come non tutti, per quanto si dotino di una soundbar o altri sistemi audio, anche potenti, piace ascoltare il TV a volume altissimo. Quindi non ci resta altro che dire a quanti cercano un prodotto che possa restituire dei bei bassi, profondi, potenti, netti, di cercare queste caratteristiche in un altro modello perché non è nel Sony HT-CT290 che li troverà.

Una soundbar entry level per TV entry level

Le doverose critiche riportate ai bassi non devono comunque scoraggiare i clienti dall’acquistare questa soundbar. L’importante è avere ben chiaro di cosa si ha bisogno. Pur non essendo un dispositivo economico, è comunque un modello entry level pertanto consigliamo di accoppiarlo a un TV di livello base che vi ha particolarmente deluso per la qualità audio. Sia chiaro che non assisterete a miracoli ma un miglioramento lo noterete. 

È bene ribadirlo, stiamo parlando sempre di un uso in coppia con TV non particolarmente performanti; se invece il vostro televisore ha un audio discreto, buono, allora difficilmente noterete le differenze, anzi, chi ha TV che permette di usare in contemporanea casse e soundbar, noterà anche un fastidioso ritardo dell’audio. Ma entriamo nei dettagli tecnici. 

La soundbar ha una potenza di 300 W, niente male: i medi sono chiari e anche gli alti ci hanno soddisfatto. Sui bassi ci siamo già espressi, quindi sapete come la pensiamo noi, ma soprattutto come la pensano i consumatori come voi o almeno buona parte di loro. La barra è dotata di tecnologia S-Force Pro grazie alla quale si crea un effetto audio surround che si avvicina a quello del cinema; è l’ideale per guardare degli action film. 

Il Bluetooth è un’altra di quelle pecche che abbiamo avuto modo di rilevare per questo modello. Tra le lamentele lette in rete si dice che la riproduzione attraverso il Bluetooth sia una esperienza infelice, in particolare a volumi alti il suono esce distorto.

 

Buona connettività e bel design

Il comparto connettività non è male. C’è un ingresso per HDMI ARC così da usare un unico cavo per il collegamento al TV, una porta USB utile alla riproduzione di file musicali da una pendrive e l’ingresso ottico da usare nel caso in cui il vostro televisore sia incompatibile con il cavo HDMI ARC. 

Sony si è preoccupata molto al fine di dare al cliente un prodotto che possa integrarsi al meglio e senza forzature nell’ambiente abitativo. Il subwoofer, ad esempio può essere posizionato tanto in orizzontale quanto in verticale al fine di un perfetto adattamento allo spazio disponibile. Ben realizzato il design, elegante e in grado di integrarsi alla perfezione nella vostra zona salotto o soggiorno. 

Parliamo dei materiali che a nostro avviso sono di qualità degna per un marchio come Sony, ma visto il costo da pagare per questa soundbar ci saremmo meravigliati del contrario. Lo ribadiamo,a conti fatti questo dispositivo è un buon entry level che torna sicuramente utile per ridare qualche modo vita a un TV che non vi soddisfa più o peggio, non vi ha mai soddisfatto per la pessima qualità audio e non potendo tornare indietro, non vi resta altro da fare che dotarlo della Sony HT-CT290.

 

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Samsung HW-K450 – Recensione

 

Principale vantaggio

La qualità audio è buona, lo diciamo tenendo in considerazione che si tratta di una soundbar entry level e il prezzo che non è affatto malvagio, anzi. Il subwoofer, poi, esalta i bassi migliorando ulteriormente l’esperienza di ascolto.

 

Principale svantaggio

A parte l’assenza del Wi-Fi, la soundbar difetta un po’ in compatibilità. Per esempio il TV Sound Connect è disponibile soltanto con alcuni modelli di Samsung mentre l’applicazione funziona soltanto con smartphone dotati di sistema operativo Android.

 

Verdetto: 9.6/10

Buon entry level per utenti poco esigenti che hanno il solo scopo di migliorare il pessimo audio del loro TV. A queste cifre l’acquisto sentiamo di consigliarlo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Soundbar entry level

La prima cosa che dobbiamo dire della sound è che è una entry level abbastanza economica considerato che si parla pur sempre di un articolo Samsung. È 2.1 quindi oltre alla soundbar troviamo anche il subwoofer. La versione che vi proponiamo è quella da 300 W ma volendo qualcosa di meno potente ci sono le versioni dal 130 e 220 W. 

Dobbiamo dire che la differenza di prezzo tra la meno potente e il modello oggetto della nostra recensione è minimo, inoltre questo, a differenza delle altre due soundbar, ha l’ingresso HDMI, quindi il primo suggerimento che sentiamo di darvi è di lasciar stare le versioni meno potenti. Samsung non manca di far presente alla clientela che grazie al sistema wireless Rear Speaker si può creare un surround senza l’ingombro dei cavi ottenendo anche un sistema a 4.1 canali. 

Peccato che il kit vada comprato a parte, cosa che riteniamo necessaria portare a conoscenza dei lettori più distratti che potrebbero non far caso a quei piccolissimi asterischi che accompagnano note del genere e che di fatto avvertono che si tratta di prodotti opzionali. Ci sarebbe, poi, il TV Sound Connect che consente di collegare la soundbar al TV senza cavi, un sistema che, parola di Samsung promette un suono più definito. Peccato che troviamo anche qui un piccolissimo asterisco che ci avverte come il sistema sia disponibile solo per alcuni TV Samsung. Insomma, il prezzo allettante si spiega anche con le mancanze qui descritte.

Audio buono

Possiamo ritenerci soddisfatti della qualità audio, questa risulta migliore se la soundbar è abbinata a TV penosi o appena sufficienti sotto questo punto di vista. Cosa vogliamo dire con questa affermazione? Che se il vostro TV ha già di suo un buon audio, probabilmente non conviene investire denaro su questa soundbar perchè se miglioramento ci sarà, sarà comunque minimo, appena percettibile. In questo caso suggeriamo di prendere una soundbar di livello superiore.

Certo è che la Samsung HW-K450 mette una pezza a quelle lacune che spesso caratterizzano i TV poco performanti. Il subwoofer wireless, che regala dei buoni bassi migliorando significativamente l’esperienza audio, può essere installato dove lo si ritiene più opportuno. Consigliamo, poi, di abbinare il dispositivo a un TV di adeguate dimensioni poiché è un po’ ingombrante. 

Visto che abbiamo sfiorato il tema del design, è bene approfondirlo. Cosa ci aspetta esteticamente parlando? Volendo farla breve, un bell’oggetto che non sfigura in salotto nel soggiorno di casa; è elegante. Ma l’esperienza ci insegna che un oggetto bello deve essere anche solido e dobbiamo dire di aver trovato dei buoni materiali e non era poi così scontato perchè si sa che questi sono spesso sacrificati nei prodotti entry level al fine di contenere il più possibile i costi. Chi lo desidera può installare la Samsung HW-K450 al muro, nella confezione trovate l’apposita staffa.

 

Non c’è il Wi-Fi

C’è una buona scelta di sound preimpostati, l’ideale per chi non ama smanettare. L’ascoltatore può scegliere tra audio standard, musica, chiaramente pensato per l’ascolto dei brani, pulito, sport che esalta i “rumori ambientali” come per esempio il tifo allo stadio anche se questo finisce con il coprire un po’ la voce del telecronista nel caso di una partita di calcio, film e notte. Resta valida la possibilità di eseguire i settaggi manuali. 

Cosa importante da segnalare: la soundbar è priva di Wi-Fi. C’è, invece, il Bluetooth che permette di accedere al sistema audio e gestirlo con il telefono. L’accoppiamento è veloce e in questo modo si potrà ascoltare la musica dallo smartphone. La gestione della soundbar avviene anche mediante una app che permette di controllare tutte le funzioni più importanti del dispositivo audio. Peccato che l’app sia disponibile soltanto per i telefoni con sistema operativo Android, quindi se siete possessori di un iPhone non avrete modo di utilizzarla e questo ci sembra un limite non da poco che potrebbe escludere una buona parte di potenziali clienti anche perché i fan dell’azienda di Cupertino vogliono poter fare tutto con il loro iPhone. 

Di grande semplicità è la configurazione della soundbar che si completa mediante il telecomando. A proposito di quest’ultimo: ci è piaciuto. È ergonomico, sufficientemente sottile, con i tasti ben distanziati e facilmente individuabili.

 

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Soundbar

Bose Solo 5 TV – Recensione

 

Principale vantaggio

È facile da utilizzare, l’installazione si limita al collegamento di un solo cavo e il telecomando permette di gestire tutti i dispositivi; si nota un netto miglioramento della qualità audio dei dialoghi.

 

Principale svantaggio

Non è personalizzabile; non c’è modo di intervenire su parametri quali medi e alti. Le uniche modifiche concesse riguardano i bassi e questo è parecchio limitante secondo noi e siamo convinti che sarà motivo di delusione per gli utenti più esigenti e smanettoni che vogliono dare il loro tocco personale all’audio diffuso dalla soundbar.

 

Verdetto 9.7/10

Ci teniamo bassi con i voti proprio perché trattandosi di una soundbar Bose è lecito aspettarsi qualcosa di più. Il salto di qualità si ha solo se la soundbar è accoppiata a un TV dalla qualità audio sufficiente o poco più, mentre le differenze si azzerano nel caso che il televisore abbia già un buon audio per conto suo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Dialoghi migliori

In fatto di diffusori audio e cose di questo genere Bose è uno di quei marchi che conoscono anche ai sassi. Chi non vuol perdere tempo in estenuanti ricerche, taglia la testa al toro e prende un prodotto Bose, una soundbar nel nostro caso, e anche se in media costano di più, crepi l’avarizia. Ma cosa ha da offrirci la Bose Solo TV 5? Una qualità migliore dell’audio rispetto a quella offerta dal TV che come molti sapranno, in pochi fortunati casi soddisfa gli utenti. 

Ma questo è un altro discorso, non stiamo qui a parlare di TV, almeno non direttamente. Facciamo una premessa, la soundbar Bose Solo 5 TV vi fa fare il salto di qualità a patto che il vostro televisore abbia un audio penoso, modesto, sufficiente ma ben lontano dall’essere più che soddisfacente. In tutti questi casi, dopo aver montato la soundbar noterete la differenza ed è molto probabile che resterete parecchio soddisfatti. 

Ma se siete tra i fortunati possessori di TV che offrono un audio di buona qualità ma aspirate all’eccellenza, ebbene, in questo caso se differenze ci saranno, saranno minime. A quel punto bisognerà chiedersi se n’è valsa la pena di affrontare questa spesa. Non fraintendeteci, con i dialoghi la soundbar fa un ottimo lavoro, sono più definiti, nitidi ed è chiaro che Bose abbia puntato proprio su questo aspetto, tanto da prevedere la modalità dialogo che agevola l’ascolto senza dover aumentare il volume per capire cosa stiano dicendo gli attori.

Personalizzazione insufficiente

La soundbar non offre all’utente una grande possibilità di personalizzare l’ascolto, di intervenire in modo massiccio sui parametri chiave, insomma, a nostro avviso la Bose Solo 5 TV è poco flessibile. L’unico intervento concesso all’utente è sui bassi il cui livello può essere aumentato o diminuito dal telecomando, mentre nulla può essere modificato per quanto concerne medi e alti. Inoltre non c’è neanche un preset. Non è possibile la minima configurazione personalizzata. 

Questa, a nostro avviso, è una grave mancanza che non può essere riscontrata in una soundbar che di certo nessuno si sognerebbe mai di descrivere come economica, anzi, a questo punto pur consapevoli di parlare di un marchio come Bose, ci riteniamo molto delusi dal costo che è superiore rispetto a quanto l’articolo dà. 

Tuttavia c’è un’altra faccia della medaglia che potrebbe essere accolta con grande favore dagli utenti meno esperti. La configurazione è di grande semplicità, anzi, in pratica non c’è nessuna configurazione da fare perché è sufficiente collegare un cavo che può essere analogico, coassiale oppure ottico. Fine, non dovrete fare più nulla se non godervi il vostro film o programma preferito. La povertà di funzioni si traduce, dunque, in facilità di utilizzo pertanto una soundbar del genere può fare anche al caso di chi non è molto in confidenza con la tecnologia; ciò, da una certa prospettiva, può essere visto come un vantaggio.

 

Bluetooth stabile

Non vorremmo sembrare troppo duri e intransigenti con una soundbar che non manca certo di pregi. Ad esempio ci è piaciuta parecchio la risposta ricevuta dal Bluetooth: è molto stabile, veloce nell’accoppiamento e non ci giungono notizie di problemi di incompatibilità. Se ascoltate musica in streaming, noterete che il suono non si distorcerà neanche impostando il volume al massimo. 

Di grande comodità è il telecomando in quanto è sufficiente a gestire tutti gli altri dispositivi come, per esempio, il TV, lettore Blu-ray e anche il decoder satellitare. Aggiungiamo che è anche molto resistente, cosa fondamentale vista la quantità di volte che un telecomando cade a terra. Del resto abbiamo apprezzato in generale la qualità costruttiva della soundbar che è molto solida. 

Esteticamente è ben fatta, elegante, accattivante ma anche compatta, ideale per chi cerca qualcosa di discreto. Grande libertà di posizionamento: può trovare posto tanto ai piedi del TV quanto affissa a un muro o magari su uno scaffale. In questo senso possiamo parlare di grande flessibilità.

 

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Sintoamplificatore

Marantz M-CR611/U1B – Recensione

 

Principale vantaggio

La qualità audio è molto buona e comunque non deluderà quanti non si definiscono degli audiofili. È un entry level di tutto rispetto che aspira a un posto su un ipotetico podio. Compatto e all in one, in un solo dispositivo si ha radio FM/DAB+, lettore CD e la possibilità di ascoltare la musica in streaming.

 

Princiale svantaggio

Air Play lento nella sincronizzazione, Wi-Fi e Bluetooth poco stabili sono alcuni dei problemi riscontrati i quali vanno ad aggiungersi a una applicazione mal progettata che praticamente non è piaciuta a nessuno degli utenti. È stata oggetto di tantissime critiche.

 

Verdetto: 9.7/10

È un dispositivo che va migliorato, su questo non ci sono dubbi, in particolare la parte relativa alla musica liquida, i materiali potrebbero essere migliori visto il prezzo di vendita ma la qualità audio non è in discussione.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Entry level per neofiti esigenti

Marantz è uno di quei marchi molto cari agli audiofili e anche per contrastare l’avanzata di competitor famelici di fette di mercato sempre più grosse, da qualche tempo si è dedicato con grande attenzione alla realizzazione di dispositivi entry level ma con la qualità che si richiede a uno dei leader del settore audio e in particolare dell’Hi-Fi. 

Bisogna dire subito che rispetto a molti altri dispositivi di livello base, il costo è superiore quindi il cliente ideale è colui che pur essendo neofita in fatto di Hi-Fi etc. e pur non essendo quello che definiremmo un neofita vuole comunque un prodotto di un certo livello non solo per caratteristiche ma anche per storia e affidabilità. Insomma, vuole un sintoamplificatore Marantz. 

Lo M-CR611 è un “all in one”, infatti sono incorporati: un lettore CD, una radio FM e DAB+ e un network player. È chiaro che chi sceglie questo modello non è interessato a comprare un lettore CD e dunque configurare in assoluta libertà il suo impianto stereo. Anche da questo si nota il suo target “neofita del genere” così come dalla facilità di utilizzo. La connessione Wi-Fi si attiva con un semplice gesto ma dobbiamo dire che diversi utenti hanno notato una certa instabilità del segnale, un difetto  che merita di essere portato all’attenzione dei lettori. 

Le cose non vanno meglio, o se preferite, non vanno molto diversamente con il Bluetooth che è vacillante e quindi anche in questo caso possiamo parlare di una certa instabilità che comporta il ripetere dell’accoppiamento con il dispositivo interessato.

60 W per canale

Pilota due coppie di casse con un scita di 60 W a canale. È possibile differenziare il volume con il controllo individuale dei diffusori. La qualità audio è buona, non tanto da soddisfare gli audiofili ma resta di alto livello a nostro avviso. Del resto basta spulciare tra i commenti dei consumatori per capire che la soddisfazione è tanta per quanto giunge alle loro orecchie, ma magari pur non essendo di udito fine sono in grado di cogliere le sfumature di suono che questo sintoamplificatore sa esaltare. 

Cresce in noi la convinzione che Marantz abbia voluto pensare a un dispositivo che si rivolgesse soprattutto all’utente medio della cosiddetta musica liquida, dunque streaming in primis ma è proprio qui che ci sono delle cose da migliorare. Sia chiaro, se non ci sono intoppi, l’ascolto è piacevole ma del resto sulla qualità audio ci siamo già espressi. 

Allora cosa c’è che non va? Abbiamo almeno un paio di appunti da fare che magari saranno anche sfuggiti ai consumatori meno esigenti. Cominciamo dall’Air Play che è lento nella sincronizzazione. Dei problemi di accoppiamento con i dispositivi Bluetooth abbiamo già detto così come dell’instabilità del Wi-Fi, dunque è inutile tornarci. Se vi servite di una penna USB, sappiate che alcuni file potrebbero non essere riconosciuti e, più in generale, la gestione di questi è lenta. Infine Spotify funziona solo se si dispone di un account Premium.

 

Design curato ma app da migliorare

Riconosciamo il merito a Marantz di aver messo parecchio impegno nel design per dare ai consumatori un dispositivo curato finanche nei dettagli più piccolo e molto elegante. Compatto, i comandi sono disposti su due lati mentre la parte centrale è dedicata all’ampio display e al lettore CD che sovrasta proprio lo schermo. 

La disposizione del frontalino è molto funzionale e ben concepita secondo noi. I materiali, considerato il prezzo, potevano essere di migliore qualità. È tutto un po’ plasticoso. L’app per la gestione del sintoamplificatore è stata letteralmente travolta dalle critiche. Fossimo in Marantz proveremmo un profondo imbarazzo per i giudizi negativi rivolti all’applicazione. 

È fatta male, è lenta, poco intuitiva. Insomma; è stata bocciata su tutti i fronti. È un peccato ed è nostra convinzione che basti davvero molto poco per mettere a disposizione della clientela una applicazione migliore, più intuitiva e funzionale. Non ci resta che aspettare fiduciosi.

 

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Denon AVR-X2400H – Recensione

 

Principale vantaggio

Pur essendo un sintoamplificatore entry level l’AVR-X2400H stupisce per la quantità e la qualità di funzioni avanzate, tra le più recenti. Il tutto si traduce in un’esperienza audio più che appagante.

 

Principale svantaggio

Tante funzioni, alcune poco note, meriterebbero un libretto delle istruzioni più corposo e soprattutto scritto con maggior chiarezza, invece non è così e molti utenti se ne sono lamentati.

 

Verdetto: 9.9/10

Impossibile non restare soddisfatti dell’AVR-X2400H, la sua qualità è di gran lunga superiore a tanti altri entry level; vero, costa anche qualcosa in più ma si ha la certezza di portare a casa un dispositivo affidabile e ottimo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Ottimo entry level

Denon è uno di quei produttori che si è impegnato seriamente a fornire alla clientela sintoamplificatori entry level ma di qualità superiore rispetto alla media, ricchi di funzioni e ben costruiti strutturalmente. Questo modello 7.2 canali non si fa mancare le tecnologie più recenti in fatto di audio. È dotato di tecnologia HEOS, un sistema wireless multiroom che consente di ascoltare la musica in tutti gli angoli della casa, basta disporre, per esempio, di diffusori compatibili e con l’app la gestione è a portata di smartphone. 

Volendo potete riprodurre musica diversa in ogni stanza da fonti differenti. Ottima la potenza con i suoi 150 W per canale, a riguardo è da segnalare la modalità Auto Eco che agisce in modo tale da regolare l’uscita dall’amplificatore di potenza in base al livello del volume al fine di ridurre il consumo di energia. I consumi possono essere monitorati in real time. Grande compatibilità con i diffusori, anche a 4 ohm. 

Ma a conti fatti com’è la qualità del suono? Vi ricordate, in apertura abbiamo parlato di entry level ma vi abbiamo anche detto che la qualità è di ben altro livello rispetto ad altri dispositivi di fascia bassa e ve ne accorgerete anche collegandolo al TV per guardare i vostri DVD e Blu-ray preferiti; non si perde un solo dettaglio audio; il suono è definito ma anche potente, profondo, brillante e d’impatto. Dopotutto qui troviamo il Dolby Atoms che vi regala un incredibile realismo audio.

Streaming perfetto e ottima sezione video

Il Denon AVR-X2400H farà felici quanti si servono della musica in streaming. È perfetto se accoppiato con diffusori AirPlay 2 e godere di servizi musicali come Spotify e naturalmente Apple Music, se guardate i video musicali da YouTube o magari una bella serie da Netflix utilizzando il vostro iPad, una Apple TV ecc. noterete la perfetta sincronizzazione con i diffusori. La compatibilità è massima con tutte le piattaforme di streaming e con l’app HEOS tutta la musica è a portata di mano. 

Che dire della sezione video? Sicuramente nulla di male, se ne può parlare soltanto bene. Ci sono otto ingressi HDMI e c’è tutto il necessario per una grandiosa e stupefacente esperienza home cinema. Si va, dunque, dal Full 4K UHD per passare agli ultimissimi standard come il wide color gamut. Ottimo il processore video che regala un grande upscaling dei contenuti video, anche se di minor definizione si avvicinano di molto al 4K se non addirittura alla pari.

 

Istruzioni scarse e poco chiare

Partiamo da un un punto: la configurazione non è difficile, c’è anche un sistema di installazione guidata oltre ai terminali disposti secondo una fila orizzontale e codificati per colore. Non è qui che sta il problema, almeno per chi ha un minimo di confidenza con queste cose. Il problema è l’abbondanza delle funzioni che fanno letteralmente perdere e confondere il neofita, ecco perché alla Denon dovrebbero capire che per godere al meglio di questo dispositivo non si possono rifilare delle istruzioni scarse e poco chiare. Troppe cose sono date per scontate e affrontate sinteticamente. 

Questa, secondo noi, è una mancanza di attenzione verso il cliente e non a caso leggendo le recensioni pubblicate in rete dai consumatori emerge un certo disagio, una frustrazione dovuta alla lettura di termini incomprensibili. Ricordiamoci che trattandosi di un entry level per molti è la prima esperienza in fatto di sintoamplificatori. 

Ecco, vorremmo che Denon (ma è una caratteristica che potrebbe essere mossa in generale) prestasse maggiore attenzione per questi dettagli che solo a uno sguardo superficiale possono sembrare marginali. Comprendiamo che allegare istruzioni più dettagliate comporti manuali con più pagine e che quindi occupano maggior volume senza contare gli altri sforzi che ne derivano, ma è questo che il cliente vuole e un prodotto è completo anche se corredato dalle informazioni d’uso necessarie.

 

Buoni materiali 

Ci saremmo sorpresi del contrario: la qualità dei materiali è molto buona. In questo senso Denon ha profuso gli sforzi necessari al fine di consegnare alla clientela un dispositivo molto robusto che trasmette fin da subito una sensazione di solidità. Il display è bello ampio, la sua lettura è comoda ma non aspettatevi nulla di colorato perché Denon ha puntato sulla sobrietà un discorso che può, anzi, va esteso al design: semplice, lineare ma di gran classe come del resto Denon da sempre ha abituato la sua affezionata clientela. 

Il pannello di controllo è pulito nonostante sia pieno di comandi ma discretamente mimetizzati. Persino le due manopole, l’una per selezionare la sorgente, l’altra per il volume sono poco evidenti. Parliamo un attimo del telecomando: è ergonomico, leggero e comodo da tenere in mano nonostante le sue dimensioni generose. Ottima la distribuzione dei pulsanti, ben evidenziati e distanziati così da rendere l’uso comodo anche a chi ha mani e soprattutto dita grandi. La risposta è praticamente immediata al tocco.

 

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