Gli 8 migliori equalizzatori del 2024

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

Equalizzatori – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

Se siete appassionati di musica o suonate uno strumento probabilmente vorrete trovare il giusto equilibrio tra le varie frequenze, molto importante per ottenere un suono di buona qualità. Per farlo avrete bisogno di un buon equalizzatore, un dispositivo che vi permette di bilanciare i medi, gli alti e i bassi grazie a diversi controlli e funzioni utili.

Sul mercato potete trovare equalizzatori adatti a soddisfaretarget varie esigenze, come per esempio il Behringer Minifbq Fbq 800, ottimo per l’home recording o per eventi dal vivo e venduto a un prezzo molto conveniente. In alternativa, se cercate un modello per chitarra potete puntare sull’Alnicov HEQ-4, economico e funzionale.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori equalizzatori – Classifica 2024

 

Qui di seguito troverete le nostre opinioni su ben otto equalizzatori di diverse tipologie, scelti tramite una comparazione delle offerte con il miglior rapporto qualità-prezzo. Vi auguriamo una buona lettura.

 

1. Behringer Minifbq, Fbq 800, Equalizzatore Grafico Compatto

 

Il migliore equalizzatore della sua fascia di prezzo, il Behringer è probabilmente il più economico sul mercato se comparato alla sua qualità.

Ci troviamo di fronte a un ottimo modello per principianti che vi consigliamo se volete allestire il vostro studio di registrazione o cimentarvi nell’home recording.

Nonostante i prezzi bassi, il Behringer si rivela abbastanza preciso grazie alla sua interfaccia grafica che consente di regolare accuratamente tutte le frequenze su tutto lo spettro sonoro. 

Dispone di un sistema per l’eliminazione del feedback, quindi ottimo per registrare utilizzando dei microfoni vicini ad amplificatori e casse, inoltre potrete tagliare le frequenze o aumentarle per ottenere dei bassi precisi e rotondi.

Non manca la funzione per la rilevazione di picchi di volume e distorsioni che vi consente di intervenire immediatamente per eliminare le varie distorsioni nel suono, così come il low cut per ridurre le basse frequenze troppo invasive. 

 

Pro

Qualità-prezzo: Si presenta con un costo molto basso, ideale se cercate un equalizzatore economico per cominciare a registrare musica, senza però rinunciare ad una buona precisione complessiva.

Funzioni: Avrete la possibilità di eliminare distorsioni e regolare i picchi di volume grazie al low cut dei bassi e al taglio delle frequenze, in modo da ottenere la migliore equalizzazione possibile. 

Feedback: L’equalizzatore tiene a bada il feedback dei microfoni quando li utilizzate per registrare chitarre e altri strumenti usando amplificatori o casse. 

 

Contro

Materiali: Visto il prezzo non c’è da aspettarsi troppo dalla resistenza di questo apparecchio, specialmente se ne fate un uso intensivo. 

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2. Alnicov HEQ-4 – Equalizzatore a 4 bande 

 

Molti chitarristi acustici scelgono modelli con equalizzatore integrato per poter ottenere un suono più ampio e cristallino. Se la vostra chitarra acustica non ne dispone, o magari volete sostituirne uno danneggiato, potete puntare su questo modello poco costoso proposto da Alnicov.

Tra i più venduti online, l’equalizzatore per chitarra acustica vi permette di regolare con precisione le varie frequenze, trovando il giusto connubio tra i bassi e gli alti, in modo da rendere il vostro strumming più caldo e piacevole. 

L’apparecchio dispone anche di funzione ‘pitch’ per le ottave e di manopola per il controllo del volume, molto utili per le esibizioni dal vivo e per la composizione dei brani.

Nella confezione troverete tutto il necessario per il montaggio, sebbene questo si potrebbe rivelare un filo complicato se non avete una buona manualità e conoscenza dei componenti dello strumento.

Nulla vieta di rivolgersi ad un negozio di strumenti, ma tenete sempre conto dei costi di liuteria spesso abbastanza elevati. 

 

Pro

Poco costoso: Tra gli equalizzatori per chitarra acustica venduti online, il modello Alnicov colpisce per il suo prezzo molto conveniente, ideale se volete risparmiare. 

Preciso: Dispone di un display LCD sul quale potrete vedere con chiarezza tutte le varie regolazioni effettuate, in modo da poter avere un buon controllo sull’equalizzazione dello strumento.

Funzioni: Grazie al pitch potrete facilmente cambiare ottava sulla chitarra e provare diverse soluzioni sonore, inoltre potrete regolare il volume grazie all’apposita manopola. 

 

Contro

Montaggio: Non è proprio semplice da installare, dovrete prendere bene le misure dell’equalizzatore e avere un minimo di conoscenza della chitarra a livello di componenti. 

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3. Monacor – MEQ-115/SW Equalizzatore grafico a 2 Canali 

 

Tra i migliori equalizzatori del 2024, il Monacor è la soluzione ideale per passare da un ‘entry level’ a un modello più avanzato.

Sebbene non si tratta di un prodotto professionale, dispone comunque di molte funzioni utili per il bilanciamento delle frequenze e di una precisione superiore rispetto ai prodotti per principianti. 

La gamma di frequenza elevata fino a 20.000 Hz vi permette di lavorare sui suoni con grande efficacia, inoltre la funzione low cut si rivela molto utile per eliminare le distorsioni prodotte dai bassi o magari evitare che questi sovrastino i medi e gli alti.

Non mancano vari controlli per il volume, così come l’interruttore di bypass e Ground Lift per lavorare con più strumenti ed amplificatori senza creare il classico ‘hum’ prodotto dalla massa. Il design piacevole e professionale è un altro punto a suo favore e lo rende ideale per uno studio di registrazione.

 

Pro

Design: Piacevole da vedere, dà un tocco professionale al prodotto, rendendolo adatto a uno studio di registrazione. 

Preciso: Potrete regolare tutta la gamma di frequenze dello spettro sonoro con attenzione al dettaglio, ideale per il missaggio e il mastering dei vostri brani o per creare il suono adatto durante le esibizioni dal vivo. 

Controlli: Il Low Cut vi consente di tenere a bada i bassi troppo presenti in modo da non sovrastare le altre frequenze. 

 

Contro

Non per principianti: Se siete alle prime armi vi consigliamo di puntare su un modello più semplice da usare, in quanto il Monacor si rivela abbastanza complesso e tra l’altro il manuale d’istruzioni non aiuta molto a comprenderne le funzioni. 

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4. Isunking EQ665 Equalizzatore Stereo HiFi EQ

 

Questo modello di Isunking è stato progettato per un utilizzo particolare: il bilanciamento delle frequenze di un impianto HiFi.

Se ritenete che i bassi siano troppo potenti o magari gli alti e i medi vi risultano poco tagliati, potete abbinare questo modello al vostro amplificatore o sintoamplificatore in modo da gestire il suono dei vari dispositivi connessi. 

La doppia regolazione grafica a dieci bande vi consente di sistemare tutte le frequenze dello spettro sonoro, ottenendo un bilanciamento ideale tra gli alti-medi e i bassi.

Sullo schermo LCD potrete vedere chiaramente le impostazioni, così come lo spettro sonoro, in modo da poter eseguire un missaggio ancora più preciso. 

Notevoli anche i materiali del prodotto, realizzato con una lega di alluminio altamente resistente che vi permette di utilizzarlo a lungo nel tempo.

Se non sapete dove acquistare il prodotto nuovo e a prezzi bassi, cliccate sul link del negozio online riportato qui di seguito. 

 

Pro

Pratico: La presenza del display LCD che mostra lo spettro sonoro rende l’utilizzo dell’equalizzatore più immediato, anche se siete alle prime armi. 

Funzionale: Una buona soluzione per regolare i bassi troppo potenti e invadenti di un impianto audio o magari per rendere gli alti e i medi più precisi. 

Resistente: Composto in lega di alluminio, l’equalizzatore potrà durare a lungo nel tempo anche se ne fate un utilizzo intensivo. 

 

Contro

Limitato: Questo modello è adatto a regolare le frequenze di un amplificatore o sintoamplificatore per gli impianti HiFi domestici, ma non per utilizzi più avanzati come l’utilizzo di altoparlanti su più uscite.

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5. Teriass Equalizzatore Grafico per Car Audio 

 

Se non sapete quale equalizzatore comprare e volete un modello da abbinare all’impianto del vostro veicolo, allora potete dare un’occhiata a questo Teriass. Si presenta con un rapporto qualità-prezzo molto conveniente, non a caso è uno dei prodotti più venduti.

Grazie all’equalizzazione a sette bande potrete regolare le frequenze tra i 50 Hz e i 16 khz, in modo da gestire alti, medi e bassi in modo ottimale. 

Una soluzione particolarmente adatta se disponete di un subwoofer passivo e volete avere un controllo più preciso sui bassi che altrimenti potrebbero sovrastare le altre frequenze, causando distorsioni e vibrazioni fastidiose.

Sul retro di questo equalizzatore auto troverete anche ingressi ausiliari per la riproduzione della musica da altre sorgenti. Il modello si rivela molto semplice da installare grazie ad una staffa da inserire sotto il cruscotto.

 Per quanto riguarda i difetti, segnaliamo la qualità dei materiali non proprio esaltante, specialmente nelle parti in plastica che non fanno ben sperare sulla longevità effettiva del prodotto. A questo prezzo però, non ci sembra lecito poter chiedere di più. 

 

Pro

Preciso: Un equalizzatore a sette bande che vi consente di bilanciare correttamente le frequenze dell’impianto audio per il vostro veicolo.

Bassi: Se possedete un buon subwoofer passivo e non riuscite a gestire i bassi con i comandi dell’autoradio, allora questo modello è una buona soluzione in quanto vi permette di regolarli in maniera ottimale. 

Versatile: Sul retro dispone di una serie di ingressi per ascoltare musica da altre fonti.

Montaggio: Molto semplice grazie alla staffa che potrete installare sotto il cruscotto. 

 

Contro

Materiali: Come molti equalizzatori ‘entry level’, anche questo modello cede il fianco alla qualità dei materiali che non si rivelano particolarmente resistenti o durevoli nel tempo. 

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6. Coolmusic Sixband EQ Pedale per Chitarra acustica

 

Il Coolmusic è un equalizzatore per chitarra acustica ‘esterno’, infatti potrete usarlo con un cavo jack senza doverlo montare nello strumento, a patto che questo sia amplificato.

Si tratta di un modello versatile, infatti potrete collegare anche un basso o una chitarra elettrica. Dispone di un’interfaccia a sei bande che si rivela molto utile per tagliare le frequenze o aumentarle in modo da trovare il giusto connubio tra quelle medio-alte e i bassi. 

Potrete montarlo sulla vostra pedaliera per le esibizioni dal vivo, oppure usarlo per la registrazione e l’improvvisazione di brani. Si può configurare con una loop station, una soluzione ideale per migliorare l’equalizzazione delle parti di chitarra registrate, specialmente per i live.

Nonostante il costo ridotto, il prodotto si presenta con dei materiali di tutto rispetto: la scocca di alluminio lo rende resistente agli urti e alle cadute, così come all’usura.

Peccato che all’esborso per l’acquisto si debba aggiungere quello per l’alimentatore, che non è incluso in confezione. 

 

Pro

Versatilità: Si tratta di un equalizzatore che nasce per una chitarra acustica ma che si adatta senza problemi anche a quella elettrica e al basso.

Sei bande: Tante sono quelle dell’interfaccia, così da avere un buon margine di intervento e trovare il perfetto connubio tra le frequenze. 

Qualità/prezzo: Il costo di vendita è più che soddisfacente, tanto più che il pedale è realizzato con una scocca in alluminio che ne incrementa la robustezza. 

 

Contro

Alimentatore: Non è compreso nella confezione di vendita, dunque dovete mettere in conto anche il suo acquisto per poter utilizzare il pedale. 

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7. Mooer Graphic G Pedale EQ per Chitarra

 

Non proprio il più economico tra gli equalizzatori per chitarra ma, trattandosi di un prodotto Mooer, non si può sperare in un prezzo troppo basso.

Questo micro-pedale si presenta con dimensioni estremamente compatte, ideale per montarlo sulla vostra pedaliera senza sacrificare troppo spazio.

L’equalizzazione grafica a cinque bande vi permette di calibrare con precisione le frequenze, ottenendo alti-medi tagliati e bassi rotondi senza che risultino troppo potenti. 

Sarà possibile attivare l’equalizzatore semplicemente schiacciando il pratico pulsante, ottimo per variazioni di suono nel corso di un brano oppure all’interno della scaletta del live.

Il True Bypass garantisce il passaggio del segnale audio dalla chitarra all’amplificatore senza che i componenti del pedale possano causare distorsioni o perdita di qualità. 

Notevole anche la sua resistenza all’usura, resa possibile grazie a una realizzazione della scocca in metallo che vi permette di schiacciare il pedale con forza senza danneggiare i componenti. 

 

Pro

Dimensioni: I pedali Mooer sono famosi per le loro misure compatte e questo equalizzatore non è da meno. Potrete sistemarlo sulla vostra pedaliera senza occupare troppo spazio. 

Qualità: Si rivela preciso e affidabile, in grado di tagliare o aumentare le frequenze per permettervi di trovare il giusto suono per ogni brano o sezione. 

Segnale: Grazie al True Bypass il segnale audio passerà in modo fluido dal pedale, permettendo al suono della chitarra di arrivare all’amplificatore senza venire degradato. 

 

Contro

Prezzo: Rispetto ad altri equalizzatori per chitarra, il Mooer si presenta con un costo molto elevato, poco adatto se avete un budget ridotto. 

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8. InLine Amp EQ Amplificatore Cuffie, Equalizzatore 

 

Un equalizzatore per cuffie abbastanza costoso, consigliato solo se avete un buon budget a disposizione e producete musica a livello amatoriale o semi-professionale. Collegando le cuffie tramite l’entrata jack da 3,5 mm potrete regolare i bassi, gli alti e i medi in modo da trovare il giusto suono per ogni fonte audio. 

Una buona soluzione per riascoltare i brani registrati o magari per il vostro DJ Set nei locali, l’equalizzatore si può usare anche con dispositivi domestici come televisori e impianti HiFi per l’ascolto di vinili o compact dischi.

I due interruttori per i toni consentono di selezionare tra un suono più tagliato e uno maggiormente corposo. L’alimentazione tramite cavetto USB da 5V vi permette di usarlo a lungo senza dover sostituire le batterie. Ottimi anche i materiali che si rivelano resistenti all’usura e durevoli nel tempo.

 

Pro

Versatile: Torna molto utile per regolare le frequenze per il DJing e per riascoltare i brani registrati, così come per migliorare l’audio in cuffia di dispositivi come televisori, lettori CD e giradischi. 

Preciso: Nonostante disponga di poche funzioni, il prodotto si rivela molto preciso nel regolare le frequenze, ideale per trovare il giusto bilanciamento. 

Resistente: I materiali di ottima qualità rendono il modello molto durevole, anche se ne fate un utilizzo intensivo. 

 

Contro

Costoso: Si tratta di un prodotto abbastanza costoso, forse un po’ troppo considerando che si tratta di un equalizzatore a tre bande per le cuffie. Consigliato solo se producete musica, o se non badate a spese. 

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Come scegliere i migliori equalizzatori  

 

Dopo aver consultato questa pagina e le nostre opinioni, potreste avere ancora qualche perplessità su come scegliere un buon equalizzatore. In questa sezione della nostra pagina troverete utili informazioni sulle caratteristiche principali da cercare in un buon prodotto. 

Fondamentalmente sul mercato troverete diverse tipologie di equalizzatori, quindi prima di fiondarvi sul modello più costoso tenete conto delle vostre esigenze, o potreste comprare un prodotto inutilizzabile.

Come sempre, il nostro consiglio principale è quello di controllare attentamente le varie caratteristiche del prodotto e cercare di puntare su quello con il rapporto qualità-prezzo più conveniente. Quelle più importanti sono la tipologia, la precisione e i componenti.

 

Tipologia

Il mondo dei dispositivi audio può risultare abbastanza confusionale, specialmente quando ci si addentra a fondo nel campo delle frequenze e dell’equalizzazione. Arrivati a questo punto potreste giustamente chiedervi: a cosa può mai servire equalizzare l’audio?

Ebbene, la qualità del suono non dipende solo dai componenti della fonte audio, ma anche da una serie di fattori come il segnale e un buon bilanciamento tra le frequenze. 

Ad esempio, se avete un impianto HiFi con subwoofer, potreste trovare i bassi decisamente più potenti rispetto agli alti e i medi, cosa che non solo fa perdere qualità al sonoro, ma può causare anche distorsioni potenzialmente dannose per le casse.

A volte non basta usare i potenziometri dell’amplificatore per poter eseguire una buona regolazione delle frequenze, infatti spesso si ricorre agli equalizzatori.

Questi dispositivi vi permettono di agire sull’intero spettro sonoro, composto da una gamma di frequenze molto ampia. 

Equalizzatore grafico

I modelli ‘grafici’ dispongono solitamente di un’interfaccia che presenta delle ‘bande’, ovvero le sezioni dello spettro sonoro regolabili attraverso delle pratiche manopole o interruttori.

Questi vengono usati per la produzione di musica negli studi di registrazione o nell’home recording, sebbene nulla vieti di collegarli ad impianti HiFi per Home Theatre, giradischi e lettori CD. 

Le dimensioni di questi prodotti possono variare in base al numero di bande o funzioni, ma tenete presente che se non ne avete mai usato uno conviene partire con un prodotto poco costoso e con minimo nove bande, in modo da poter studiare le frequenze e fare pratica. 

 

Equalizzatore per auto

Esistono anche equalizzatori grafici per automobile, particolarmente consigliati se volete montare un subwoofer passivo molto potente nel vostro veicolo che potreste non riuscire a gestire tramite quello (spesso limitato) dell’autoradio.

Chiaramente, se non avete un impianto audio per automobile particolarmente performante e dotato del subwoofer, l’acquisto di un equalizzatore per auto risulta decisamente superfluo, quindi valutate bene se può valerne la pena.

 

Equalizzatore per chitarra

I chitarristi sono soliti ricorrere agli equalizzatori per regolare al meglio le frequenze dello strumento, specialmente nell’esecuzione di determinati brani o per variare il suono in base alle varie sezioni di un pezzo.

Ad esempio una parte solista potrebbe richiedere degli alti più presenti rispetto ai bassi della ritmica, mentre un riff con una distorsione molto potente potrebbe aver bisogno di qualche ritoccata sulle frequenze basse per non coprire la sezione ritmica.

Solitamente questi modelli si presentano sotto forma di pedali, in quanto vi consentono di impostare le frequenze e attivare o disattivare l’equalizzazione schiacciando l’apposito tasto. 

Se invece volete montare o sostituire un equalizzatore integrato sulla vostra chitarra acustica amplificata, potete trovare dei prodotti adatti a questa esigenza, spesso anche migliori di quelli ‘di serie’.

L’unico neo è che dovrete avere un minimo di dimestichezza nel fai da te e conoscere qualche base di liuteria per poterli montare. 


Precisione

Di norma un buon equalizzatore deve avere una buona precisione, specialmente se ne cercate uno per la produzione musicale o per la vostra chitarra.

I modelli migliori dispongono di True Bypass, una funzione che permette al segnale di viaggiare fluidamente dal dispositivo audio alle casse, senza perdere qualità nel passaggio dell’equalizzatore. 

A questo dovete aggiungere una buona qualità generale delle manopole e dei potenziometri che vi potrà aiutare a regolare le frequenze con precisione millimetrica.

Su alcuni modelli potrete trovare uno schermo LCD dove poter analizzare lo spettro sonoro accuratamente, in modo da intervenire sulle frequenze dello spettro sonoro in modo ottimale. 

Componenti

Da non sottovalutare la qualità dei componenti interni ed esterni di un modello. Un buon equalizzatore deve disporre di un buon controllo per il feedback, specialmente se volete usarlo per registrare microfonando le casse.

Per quanto riguarda la scocca esterna, vi consigliamo di evitare modelli prodotti con fragili parti in plastica, a meno che non vogliate spendere poco giusto per provare a cimentarvi con un po’ di equalizzazione.

I prodotti più costosi vengono realizzati in lega di alluminio o metallo, in grado di resistere a lungo nel tempo anche se ne fate un uso intensivo. 

 

 

 

Come impostare l’equalizzatore

 

Prima di procedere all’acquisto, potrebbe tornarvi utile qualche informazione su come regolare l’equalizzatore. Cominciate con portare tutti cursori delle bande su 0, ovvero sulla riga centrale.

In questa posizione neutra il suono verrà riprodotto dalle casse del dispositivo audio senza alcuna modifica. Ora, prendendo come esempio un equalizzatore a cinque bande, dovete tenere presente che quelle a sinistra da 20 hz regolano le frequenze basse, mentre quelle a destra arrivano ai 16 kHz e servono a gestire gli alti.

Il cursore centrale invece si occupa dei medi, ovvero le frequenze tra i 400 hz e i 1,6 Khz. 

Di norma dovreste cercare di impostare l’equalizzazione in modo da aggiustare il suono, senza però stravolgerlo completamente. Alzare al massimo i bassi potrebbe ‘infierire’ sulle frequenze medio-alte, così come esagerare su queste può portare i bassi troppo indietro.

Dovrete prendere come riferimento la qualità dei vostri diffusori, il genere musicale che state ascoltando (o che volete produrre) e cercare di compensare le frequenze in base agli strumenti utilizzati. 

In generale, basta lavorare un po’ sui bassi per aggiustare il suono in modo da renderlo più ‘compatto’. Con un po’ di pratica e sperimentazione riuscirete a creare la giusta equalizzazione per ogni evenienza. 

 

Come collegare l’equalizzatore all’amplificatore

Il collegamento tra questi due dispositivi è molto semplice, in quanto i moderni equalizzatori e amplificatori dispongono di uscite e ingressi RCA, per i quali basta acquistare due coppie di cavi appositi.

Sul retro dell’equalizzatore troverete le uscite dei canali RCA, ai quali collegare i due cavi. Il cavo rosso va collegato al canale destro, mentre quello bianco (o nero in alcuni modelli) va al sinistro. 

Una volta terminato il collegamento, dovete procedere facendo la stessa cosa con l’amplificatore. Ora non dovrete fare altro che accendere l’amplificatore e iniziare ad ascoltare musica, provando a muovere i cursori dell’equalizzatore per vedere se il suono cambia.

In caso positivo allora avrete effettuato correttamente i collegamenti, altrimenti dovrete provare a ricollegare i cavi nel modo giusto. 

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona l’equalizzatore parametrico?

Questo modello si distingue da quelli grafici, in quanto potrete scegliere il ‘parametro’ da modificare, ovvero la frequenza. Al posto dei cursori troverete dei potenziometri grazie ai quali sarà possibile regolare il Gain e la singola banda.

In generale gli equalizzatori parametrici si utilizzano nella produzione musicale, in quanto permettono di impostare parametri per le singole tracce. 

Cos’è un equalizzatore per chitarra?

L’equalizzatore per chitarra è uno ‘strumento’ usato da molti musicisti, specialmente nei generi musicali dove si suole sfruttare una vasta gamma di suoni e frequenze. In generale vengono prodotti sotto forma di pedali e permettono di impostare l’equalizzazione, per poi attivarla o disattivarla a piacimento usando il piede.

Non tutti i generi richiedono l’equalizzatore, diciamo che in linea di massima può tornare utile per cambiare il suono in una determinata parte di un brano, ad esempio su una parte solista dove sono necessarie delle frequenze medio-alte più tagliate. 

 

L’equalizzazione è davvero necessaria per la musica?

Per l’ingegneria sonora l’equalizzazione è fondamentale, non solo per la registrazione, il missaggio e il mastering dei brani, ma anche per i concerti dal vivo.

Un buon ingegnere del suono deve cercare di equilibrare le frequenze dei vari strumenti in modo più preciso possibile, seguendo le esigenze dell’artista e ovviamente alcuni ‘canoni’ dei vari generi musicali.

Ovviamente sull’equalizzazione ci sono diverse varianti, ad esempio l’acustica di un locale (quando si suona dal vivo), gli strumenti, gli altri dispositivi utilizzati e in alcuni casi anche l’abilità del musicista. 

 

Quanto costa un equalizzatore? 

Gli equalizzatori professionali hanno delle cifre a dir poco inavvicinabili che possono arrivare fino ai 3.000 € di spesa, se non di più. Chiaramente si parla di modelli usati solo dagli studi di registrazione professionali, sul mercato infatti ci sono dei prodotti ‘entry level’ molto meno costosi.

Un buon equalizzatore per principianti può costare dai 50 ai 150 € a seconda della qualità dei materiali, del segnale e della precisione. 

 

Dove comprare un equalizzatore?

Potrete acquistare equalizzatori di diverso tipo in qualsiasi negozio di musica che abbia uno spazio dedicato ai dispositivi audio.

In alternativa potete provare il negozio online, sarà possibile approfittare di diverse offerte messe a disposizione dalle marche più disparate del settore audio. Acquistando online avrete una scelta più vasta e risparmiare. 

 

 

 

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