Gli 8 migliori scanner per diapositive del 2024

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

Scanner per diapositive – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Se siete alla ricerca di uno scanner per diapositive ma vi siete smarriti in mezzo ai numerosi modelli disponibili in commercio, non abbiate paura e affidatevi pure alla nostra guida per l’acquisto. Troverete infatti una serie di informazioni molto utili e le recensioni degli apparecchi più interessanti.

Come il Canon Canoscan 9000F Mark II, completo e di categoria professionale, capace di scannerizzare diversi formati di pellicola, oppure il Kodak Scanza, adatto sia alle diapositive sia ai negativi.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori scanner per diapositive – Classifica 2024

 

A seguire abbiamo esaminato le caratteristiche, i pregi e i difetti degli otto scanner attualmente più richiesti, tra tutti quelli attualmente disponibili in commercio.

Ai primi posti si collocano i più prestanti, nonostante abbiano un costo più alto.

 

 

Scanner per diapositive professionale

 

1. Canon Canoscan 9000F Mark II scanner a letto piano per pellicole e diapositive 

 

Il nuovo Canoscan 9000F Mark II è uno dei modelli più venduti e, stando ai pareri dei numerosi acquirenti soddisfatti, è uno dei migliori scanner per diapositive del 2024.

Prodotto dalla nota ditta giapponese Canon è in grado di scannerizzare sia le pellicole fotografiche negative e diapositive in formato 135 e 120, quindi 35mm e 6×6, sia stampe fotografiche e documenti, il che lo rende uno scanner per diapositive professionale a tutti gli effetti.

È in grado di eseguire scansioni di alta qualità fino a 9.600 x 9.600 dpi per le pellicole, e fino a 4.800 x 4.800 dpi per le fotografie e i documenti; grazie alla tecnologia Canon FARE, inoltre, è in grado analizzare la superficie della pellicola e correggere automaticamente eventuali difetti rilevati.

L’unica pecca è il costo elevato, che lo rende accessibile soltanto ai professionisti e ai fotoamatori più esigenti.

 

Pro

Professionale: A parte le diapositive e i negativi in formato 35mm, l’apparecchio di Canon è in grado di scannerizzare anche le pellicole 6×6 del formato professionale 120, quindi è ideale per i possessori di fotocamere Rollei e Hasselblad.

Alta qualità: Le prestazioni offerte sono a dir poco eccellenti, visto che la risoluzione per la scansione delle pellicole raggiunge addirittura i 9.600 x 9.600 punti per pollice, o dpi per gli amanti della precisione.

Canon FARE: Questa tecnologia esclusiva gli permette di analizzare la pellicola, rilevare eventuali difetti come graffi o altri segni dovuti all’usura, e di correggerli in automatico durante la scansione.

 

Contro

Prezzo: Trattandosi di uno scanner professionale, è caratterizzato da un costo decisamente alto e accessibile solo per i più esigenti.

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Scanner per diapositive Kodak

 

2. Kodak Scanza

 

Lo scanner per diapositive Kodak Scanza si fa apprezzare sia per la compattezza sia – cosa ben più importante – per la versatilità di utilizzo.

Si tratta infatti di uno dispositivo che, in pochi secondi, digitalizza le diapositive ma anche i negativi in svariati formati: 35mm, 8mm, 126, 110 e super 8

L’operazione è agevolata dalla presenza di un display LCD a colori in alta definizione e da 3,5 pollici, di cui è possibile regolare la luminosità e l’inclinazione, in modo da completare le varie operazioni in modo confortevole.

L’unica pecca, certo sostanziale, è che in fasi di acquisizione la resa cromatica è poco convincente. I negativi in bianco e nero rendono bene ma quelli a colori tendono a virare verso predominanti che sfalsano le cromie originali.

Insomma la Kodak Scanza è un prodotto divertente e senza troppe pretese di professionalità, nonostante un prezzo non proprio economico.

 

Pro

Dimensioni: Lo scanner è compatto, dalle forme piacevoli e realizzato con materiali robusti e di buona qualità.

Intuitiva: La fase di acquisizione di diapositive e pellicole è veramente semplice, divertente e rapida.

Versatile: Permette di trasformare in digitale sia le diapositive sia praticamente tutti i formati di pellicola.

 

Contro

Colori: Nell’acquisizione emerge qualche problema nella resa cromatica, con la comparsa di predominanti che sfalsano un po’ le tonalità originali.

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Scanner per diapositive automatico

 

3. Plustek OF8100 serie OpticFilm 8100 scanner professionale per diapositive 

 

Tra i diversi modelli venduti online, lo scanner per diapositive automatico OpticFilm 8100 si colloca al terzo posto grazie alle sue ottime caratteristiche, che lo hanno reso molto apprezzato soprattutto nella fascia di utenza amatoriale.

I suoi punti di forza sono soprattutto la risoluzione ottica delle scansioni, che raggiunge i 7.200 dpi, e il software SilverFast con le funzioni NegaFix e Multi-Exposure; il NegaFix, infatti, con i suoi 120 profili pre-impostati permette di ottimizzare la scansione in base al tipo di pellicola, mentre la Multi-Exposure è in grado di correggere l’esposizione e altri parametri direttamente in fase di scansione, in modo da ottenere i migliori risultati anche con le pellicole deteriorate dal tempo.

Le pecche dello scanner prodotto da Plustek, invece, sono i materiali di fabbricazione non proprio eccellenti e la lentezza nelle scansioni; il software SilverFast, inoltre, è complicato da installare e da aggiornare, specialmente per gli utenti Mac.

 

Pro

Buone prestazioni: La risoluzione ottica è molto alta, ben 7.200 dpi, e il software a corredo permette di migliorare ulteriormente la qualità delle scansioni apportando in automatico correzioni di tipo specifico.

Non solo diapositive: Oltre alle diapositive, l’OpticFilm OF8100 e anche uno scanner per negativi, quindi permette di digitalizzare i vecchi rullini fotografici in formato 35mm.

Ottimizzato: La funzione NegaFix possiede i parametri pre-impostati relativi a ben 120 pellicole differenti prodotte da diverse ditta, come Agfa, Kodak, Konica e altre ancora, quindi è adatto anche per pellicole molto vecchie.

 

Contro

Lento e macchinoso: Il software è abbastanza macchinoso da installare e aggiornare, e le scansioni a 7.200 dpi richiedono dai due ai tre minuti per fotogramma.

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Scanner per diapositive Reflecta

 

4. Reflecta X7-Scan RESC64370 scanner tascabile per diapositive e negativi

 

Se state cercando dove acquistare un apparecchio ultra-compatto di tipo tascabile, lo scanner per diapositive Reflecta è proprio il modello che fa al caso vostro.

Lo X7-Scan, infatti, si distingue soprattutto per le sue dimensioni ridotte, appena 164 x 105 x 104 millimetri; è dotato di un piccolo display LCD da 2,4 pollici, sul quale è possibile visualizzare i fotogrammi di pellicola scannerizzati, e di doppia alimentazione: a corrente di rete o mediante la batteria al litio fornita in dotazione insieme ai cavi di connessione TV e USB, all’adattatore CA, la spazzola per pulizia e i diversi supporti di scansione.

Oltre ai negativi e alle diapositive in formato 35mm, infatti, l’apparecchio di Reflecta possiede anche le slitte per la scansione delle pellicole in formato 110 Pocket Film e 126 Instamatic Film. Date le dimensioni, ovviamente, il sistema di scansione è ottico, quindi la resa non è paragonabile ai modelli digitali.

 

Pro

Portatile: Il pregio principale è dato dalle sue dimensioni, quindi può essere trasportato con estrema facilità per essere usato anche in esterna, nel caso si debbano eseguire scansioni di pellicole altrui.

Versatile: A parte il formato 35mm, il dispositivo di Reflecta è in grado di eseguire anche scansioni dei vecchi formati Pocket Film e Instamatic Film; opzione che gli altri scanner di solito non hanno.

Lettore schede: Il Reflecta integra anche un lettore di schede SD/SDHC, che possono essere usate come supporto di memoria per i fotogrammi e le diapositive scannerizzate.

 

Contro

Scanner ottico: Essendo un dispositivo portatile è caratterizzato da un sistema di scansione ottico, quindi ha una resa inferiore rispetto ai modelli digitali.

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Scanner per diapositive Epson

 

5. Epson Perfection V600 scanner per foto e pellicole con tecnologia Digital Ice

 

La scanner per diapositive Epson Perfection V600 è un modello di tipo semi-professionale di fascia media, come si può facilmente intuire anche dal prezzo. La qualità delle scansioni si attesta a un buon livello, visto che la sua risoluzione raggiunge i 6.400 dpi, e per questo è adatto soprattutto ai fotoamatori che lavorano con la pellicola.

A parte i negativi e le diapositive in formato 35mm, infatti, il V600 è in grado di scannerizzare anche il formato 120 e 220, quindi le diverse pellicole 6×6 utilizzate dalle fotocamere Rollei e Hasselblad, e funziona come scanner standard per le stampe fotografiche e i documenti fino al formato A4; grazie al software con la funzionalità Digital Ice, inoltre, è in grado di eseguire il restauro delle pellicole rovinate dal tempo.

Le sole pecche del dispositivo di Epson sono le dimensioni ingombranti e, nonostante la tecnologia ReadyScan LED, la lentezza nella scansione delle pellicole.

 

Pro

Ottimo rapporto qualità-prezzo: Il costo accessibile lo ha reso molto popolare soprattutto presso i fotoamatori e gli appassionati di fotografia analogica che non hanno né la possibilità né l’esigenza di acquistare uno scanner professionale.

Versatile: Funziona a tutto tondo e può eseguire scansioni di foto, documenti, negativi e diapositive 35mm e diversi formati di pellicola 6×6.

Digital Ice: Il software è dotato di una tecnologia specifica che gli permette di eseguire il restauro delle pellicole deteriorate prima di sottoporle alla scansione, in modo da recuperare anche i negativi rovinati.

 

Contro

Dimensioni e consumi: Lo scanner Epson è ingombrante e soprattutto lento durante la scansione delle pellicole, ma quest’ultima pecca è comune a quasi tutti i modelli esaminati.

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Scanner per diapositive Rollei

 

6. Rollei PDF-S 240 SE Multi Scanner 5.1 megapixel per diapositive, negativi e foto

 

Il brand Rollei è molto famoso tra coloro che hanno esperienza del settore fotografico; questa nota ditta tedesca, infatti, è entrata nella storia soprattutto grazie alle fotocamere Rolleiflex, ma produce anche una vasta gamma di accessori per la fotografia.

Lo scanner per diapositive Rollei è un modello che permette la digitalizzazione di negativi e diapositive in formato 35mm, e stampe fotografiche in formato 9×13, 10×15 e 13×18 centimetri; è dotato di ingresso Micro USB 2.0 per l’alimentazione, del lettore per schede SD, SDHC e MMC e di un monitor TFT a colori da 2,4 pollici.

Nonostante le buone premesse, però, il dispositivo è penalizzato da materiali di fabbricazione mediocri, non può essere collegato al computer e la qualità delle scansioni lascia un po’ a desiderare, sia perché la risoluzione è limitata a 1.800 dpi sia per la difficoltà di ottenere una messa a fuoco ben nitida delle pellicole.

 

Pro

Facile da usare: Il fatto di non doverlo collegare al computer lo rende estremamente facile e pratico da utilizzare, anche se è limitato al solo formato di pellicola 35mm e alle stampe fotografiche non oltre il formato 13×18.

Software: Lo scanner Rollei è dotato anche di un software di editing da installare sul computer, in modo da elaborare i fotogrammi e le diapositive acquisite. Il software è compatibile sia con i sistemi Windows sia Mac.

Automatico: La regolazione dell’esposizione è gestita in automatico, per cui non richiede operazioni complesse e questo lo rende adatto anche agli inesperti che cercano solo un apparecchio per recuperare i ricordi di famiglia.

 

Contro

Prestazioni: Essendo un prodotto destinato alla fascia dilettantistica, la qualità delle scansioni lascia decisamente a desiderare.

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Scanner per diapositive Digitnow

 

7. Digitnow! Rybozen scanner portatile per diapositive, negativi e pellicole Super 8

 

Nella fascia dei prodotti a prezzi bassi si possono trovare scanner ottici abbastanza interessanti. Questo tipo di apparecchi sono destinati soprattutto a un target composto da persone che non hanno particolare interesse nella fotografia in sé, ma possiedono delle vecchie pellicole e hanno intenzione di convertirle in digitale per non perdere dei preziosi ricordi.

Lo scanner per diapositive Digitnow Rybozen appartiene proprio a questa categoria, ed è un dispositivo compatto alimentato tramite cavo USB che integra un lettore di schede SD e un ingresso per il collegamento a una TV mediante il cavo con i jack fornito nella dotazione di accessori insieme al cavo USB e alle slitte di supporto per le pellicole e le diapositive. 

Queste ultime sono compatibili con i formati 110, 126 e 135, quindi 35mm, e con le vecchie pellicole Super 8. La sua resa qualitativa è ovviamente limitata, ma visto il prezzo è comprensibile.

 

Pro

Piccolo e semplice: Può essere facilmente trasportato all’occorrenza ed è molto facile da usare, inoltre è più veloce rispetto agli scanner digitali che appartengono alla fascia medio-alta di mercato.

Super 8: A parte le pellicole e le diapositive, è in grado di scannerizzare anche le vecchie pellicole Super 8, quindi è ideale per recuperare i vecchi filmini di famiglia girati con la cinepresa analogica.

Accessibile: Il prezzo è uno dei suoi punti di forza, visto che è facilmente accessibile per tutte le tasche.

 

Contro

Resa qualitativa: Si tratta di uno scanner ottico di fascia economica, quindi non aspettatevi una qualità eccellente, soprattutto nelle scansioni del Super 8.

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Scanner per diapositive Hamlet

 

8. Hamlet XDVDIAPO Smart Film Converter scanner per diapositive e negativi

 

Anche lo scanner per diapositive Hamlet è un dispositivo compatto che appartiene alla stessa categoria del Digitnow e del Reflecta esaminati in precedenza, ed è il più economico dei tre.

Infatti è compatibile esclusivamente con le diapositive, anche intelaiate, e con le pellicole 35mm a colori e in bianco e nero; ovviamente è un modello ottico, quindi è dotato di un sensore CMOS da 5 megapixel nativi, interpolabile fino a 10 megapixel, in grado di acquisire le immagini con una risoluzione massima di 2.592 x 1.680 pixel.

In termini di qualità, quindi, non si discosta molto dagli altri modelli analoghi esaminati in precedenza.

I suoi pregi, invece, sono la compattezza, la facilità d’uso e il prezzo molto accessibile, che lo rendono adatto soprattutto per coloro che vogliono convertire in digitale un numero più o meno limitato di vecchie pellicole o diapositive, in modo da non perdere i ricordi di famiglia.

 

Pro

Prezzo: Dei tre modelli similari presi in esame nella nostra guida, lo scanner per diapositive Hamlet è il più economico e di conseguenza il più adatto per chi ha esigenze molto limitate.

Ben accessoriato: A parte i supporti per pellicola e diapositive e gli altri accessori standard, l’apparecchio è dotato anche di una pratica spazzola che consente di pulire spesso la lente.

Istruzioni chiare: Lo scanner Hamlet ha l’ulteriore pregio di essere accompagnato da istruzioni chiare e tradotte in italiano; sembra un dettaglio irrilevante, ma per molti non lo è affatto.

 

Contro

Scansioni di qualità mediocre: Facile da usare e soprattutto veloce, ma la qualità delle scansioni rimane non eccellente e le immagini richiedono un ulteriore ritocco al computer.

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Guida per comprare una buon scanner per diapositive

 

A cosa mi servirà il dispositivo?

A cosa vi serve lo scanner per diapositive? Dovete usarlo nel vostro studio fotografico professionale o siete soltanto in possesso di vecchie diapositive che volete digitalizzare per non correre il rischio di perderle?

Oppure siete dei fotoamatori e fate ancora uso di fotocamere analogiche, ragion per cui siete alla ricerca di un dispositivo da usare con una certa regolarità e che offra un buon livello di prestazioni?

Sono queste e altre le domande che dovete porvi prima di scegliere quale scanner per diapositive comprare; dare la giusta risposta a queste domande, infatti, vi permetterà di individuare con maggiore facilità il modello in grado di soddisfare al meglio le vostre esigenze.

Dalle risposte a questi interrogativi, inoltre, vi farete anche una chiara idea riguardo alla cifra da spendere, visto che il costo di uno di questi apparecchi può variare dai 60 ai 1.000 euro circa, a seconda del modello e delle sue caratteristiche.

 

Maggiore è la risoluzione, migliore è la resa, più alto è il costo

Una volta stabilito che la risoluzione del dispositivo (espressa in DPI) è il parametro più importante per quanto riguarda la resa qualitativa, capire come scegliere un buon scanner per diapositive diventa estremamente semplice, anche se economicamente brutale.

Maggiore è la risoluzione infatti, tanto più alto sarà il prezzo del dispositivo, quindi più si è esigenti e più si dovrà spendere; un altro fattore che rafforza questa dura realtà inoltre, come capita per la maggior parte delle attrezzature ottiche e fotografiche, è che il miglior scanner per diapositive, in ogni caso, è sempre quello dalla risoluzione maggiore, e di conseguenza il più costoso.

Questo non vuol dire che dovete per forza acquistare un modello professionale, specialmente se la vostra esigenza si limita a salvare le vecchie diapositive con i ricordi di famiglia.

Con la nostra premessa vogliamo soltanto rendere consapevoli i potenziali acquirenti fotoamatori, soprattutto quelli che usano ancora fotocamere analogiche con pellicole 35mm o in formato 120, di evitare le soluzioni di comodo al risparmio perché finirebbero soltanto con lo sprecare denaro, e di scegliere direttamente un prodotto adeguato alle loro esigenze.

I requisiti dello scanner

Se volete soltanto salvare le vecchie diapositive e negativi, quindi, un piccolo scanner ottico da 60-90 euro è più che sufficiente, anche se la quantità dei fotogrammi è elevata; la cosa più importante, infatti, è conservare i ricordi, e digitalizzare le diapositive vi permetterà di selezionare gli scatti più importanti da stampare in seguito.

I professionisti possono permettersi di spendere 1.000 euro per uno scanner ad alta risoluzione, invece, visto che per loro rappresenta un investimento per il lavoro; ma per un fotoamatore questa soluzione è poco ortodossa. 

Per questi ultimi, quindi, meglio orientarsi su un modello di risoluzione media, intorno ai 4.000-5.000 dpi al massimo, scegliendo magari un modello in grado di acquisire sia il formato 35mm sia il 120; in commercio, infatti, si trovano ottimi dispositivi con questi requisiti il cui costo si aggira sui 300-400 euro.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona lo scanner per diapositive?

Per capire come funziona nello specifico uno scanner per diapositive bisogna prima descrivere il principio di funzionamento del dispositivo in sé, in quanto è analogo a quello dei comuni modello a letto piano per stampe fotografiche e documenti.

Questi ultimi infatti, alla pari degli scanner per diapositive, usano dei sensori ottici CCD per l’acquisizione delle immagini, i quali sono collocati lungo una matrice lineare la cui ampiezza corrisponde di solito a quella della finestra di acquisizione dello scanner, che in genere corrisponde a un formato di poco superiore a quello di un foglio A4.

I sensori sono posti su una triplice matrice di rilevazione, in modo da consentire la rilevazione dei tre colori RGB con un singolo passaggio. Durante la scansione, quindi, avviene il seguente processo: l’immagine da rilevare viene illuminata da una lampada in modo da campionarla, linea dopo linea, per la sua intera larghezza; ogni singola linea viene registrata dai sensori, che ricevono il riflesso della luce, rilevano le differenze di tensione e inviano le informazioni ai convertitori A/D (cioè analogico-digitale), i quali le trasformano in dati binari.

L’intero processo, in genere, richiede solo una frazione di secondo, di conseguenza la matrice lineare viene trascinata lungo tutta l’area dell’immagine e riesce ad acquisirne le informazioni in un lasso di tempo misurabile in secondi, la cui durata varia in base alla complessità e alla dimensione dell’immagine.

Lo scanner per diapositive adotta lo stesso principio ma con una differenza sostanziale dovuta al fatto che le pellicole fotografiche sono trasparenti; i sensori CCD della matrice lineare, quindi, invece della luce riflessa, devono rilevare l’immagine mediante la luce proiettata attraverso la stessa.

A differenza degli scanner piani abilitati esclusivamente alla rilevazione di stampe fotografiche e documenti, che dispongono della lampada soltanto all’interno del dispositivo, quelli abilitati anche alla funzionalità di scansione di diapositive e pellicole fotografiche sono dotati di una seconda lampada posizionata dentro il coperchio superiore, la quale si attiva quando il dispositivo viene impostato nella modalità di acquisizione per le pellicole.

Ci sono metodi alternativi per la scansione delle diapositive?

A parte quello descritto, esiste un ulteriore metodo di scansione delle diapositive basato su un procedimento ottico; in questo caso il dispositivo è molto più piccolo e compatto e al posto della matrice lineare con i sensori CCD è dotato di un sensore CMOS che acquisisce l’immagine “fotografandola”, esattamente come fanno i sensori CMOS delle fotocamere digitali.

Gli scanner di questo tipo hanno il pregio essere più economici, ma hanno anche una resa inferiore perché integrano sensori la cui risoluzione è inferiore rispetto a quella dei modelli a letto piano con sensori CCD.

Conviene digitalizzare le diapositive?

Le pellicole e le diapositive sono soggette, con il trascorrere del tempo, a deterioramento che è causato dalla sindrome acetica che va a prima a rovinare i colori, virandoli verso il rossastro e quindi compromettendo la qualità delle immagini. Per questo è sempre conveniente effettuare la scansione delle foto e delle diapositive, in modo da preservare quel ricordo nel tempo.

 

Come usare uno scanner per diapositive

 

Come scannerizzare le diapositive con scanner normale

Come potrete facilmente intuire, se avete letto il paragrafo relativo al funzionamento degli scanner per diapositive, i normali dispositivi di scansione per documenti e immagini non sono adatti per la scansione delle pellicole fotografiche, e di conseguenza delle diapositive.

Esiste però un metodo “sostitutivo” grazie al quale è possibile eseguire questo processo anche mediante l’uso di un normale dispositivo per documenti, basta soltanto armarsi di pazienza e di alcuni strumenti; nello specifico servono due cartoncini neri formato A4, un paio di forbici e un cutter da ufficio, una lampada da scrivania a pantografo, una spillatrice o un tubetto di colla, e una lastra di plexiglas opalino di forma quadrangolare, di circa 10-12 centimetri per lato.

Un po’ di “fai da te”

Per prima cosa bisogna prendere uno dei cartoncini neri e ritagliare, più o meno al centro, un’area corrispondente alle dimensioni del fotogramma della diapositiva, questo servirà a escludere il passaggio della luce e limitarlo soltanto all’area del fotogramma.

Usate l’altro cartoncino per tagliare delle strisce di circa 5-7 centimetri di altezza e aiutandovi con la spillatrice, o la colla, piegatele e unitele in modo da creare una sorta di “profilato”, o di scatola aperta alle estremità superiore e inferiore. 

La dimensione di questa scatola dovrà essere leggermente inferiore a quella del pezzo di plexiglass che vi sarete procurato; quest’ultimo, infatti, dovrà essere inserito in una fessura che praticherete nelle pareti della scatola, a un centimetro circa di altezza rispetto al bordo inferiore.

I passaggi finali

Una volta preparato il tutto, quindi, poggiate il cartoncino nel quale avevate precedentemente ritagliato il piccolo riquadro sul vetro dello scanner, e poi la diapositiva sul cartoncino stesso, in modo da far combaciare il fotogramma con il riquadro; volendo potete usare dei pezzetti di nastro adesivo in modo da bloccare la diapositiva e non farla muovere, a questo punto poggiate la scatola di cartoncino nero in modo che vada a circondare la diapositiva e mantenga la lastra di plexiglas a un centimetro di altezza circa dalla stessa. 

Una volta fatto questo, posizionate la lampada in modo che il fascio di luce cada perpendicolarmente sulla lastra di plexiglas, e potrete procedere alla scansione della diapositiva.

Questo metodo, ovviamente, è tutto sommato praticabile, ma non aspettatevi che dia grandi risultati in quanto richiede delle regolazioni molto precise che possono variare a seconda del tipo di scanner usato; l’intensità della luce proiettata, inoltre, rappresenta un fattore critico, perché questa deve avere la giusta temperatura per garantire un corretto bilanciamento del bianco. In definitiva quindi, e a seconda delle circostanze, questo metodo rappresenta una soluzione che non sempre vale la pena adottare.

 

 

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