Red Dead Redemption 2 – Recensione

Ultimo aggiornamento: 16.04.24

 

Principale Vantaggio:

Atmosfere pazzesche per un titolo che prende per mano il giocatore e lo trasporta nel selvaggio West. A partire dall’ambientazione, dai panorami di gioco e dalla regia dietro certe missioni e situazioni, tutto concorre a creare una delle migliori esperienze open world degli ultimi anni. Il personaggio di Arthur Morgan convince e coinvolge, così come tutta la schiera di altri comprimari e il realismo di certe situazioni. Un mondo duro e selvaggio, dove ogni nuovo viaggio nasconde il pericolo e il rischio di un viaggio di sola andata, ma dannatamente invitante per tutti gli amanti dei videogiochi.

 

Principale Svantaggio:

In tanti si sono lamentati per la complessità e la diversità dei comandi di gioco.

Dal sistema di puntamento, passando poi per l’interazione con gli ambienti e i personaggi di gioco, ci vogliono più di due ore per capire come funziona il tutto, con il rischio nel frattempo di concludere in maniera repentina l’esperienza e dover ricominciare dall’ultimo salvataggio.

 

Verdetto: 9.8/10

Red Dead Redemption 2 porta la formula dei giochi open world a un altro livello, con un’ambientazione suggestiva e una natura ostile che va gestita e affrontata ben preparati, pena il rischio di rimanere schiacciati da una realtà di gioco in cui bisogna difendersi dai morsi della fame e del freddo oltre che dai proiettili degli avversari.

Grande narrazione e una regia che segue quasi in maniera cinematografica il giocatore nel suo viaggio alla scoperta di un mondo che omaggia nel migliore dei modi il genere western.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Motore di gioco

L’effetto e il colpo d’occhio offerto dall’ultima creazione del team Rockstar è un qualcosa che da solo vale il biglietto per questo viaggio nel selvaggio West. La resa grafica dei paesaggi, la varietà delle ambientazioni che vanno dalle Montagne Rocciose per poi passare al deserto o ai saloon affollati da gente di tutti i tipi. Questi in sostanza solo alcuni degli spettacoli che questo maestoso videogioco è capace di regalarci.

Rispetto al primo capitolo questa volta i panni che andremo a vestire sono quelli di Arthur Morgan, un fuorilegge che entra a far parte di una storica e sanguinosa banda guidata dal carismatico Dutch Van Der Linde. Il motore di gioco, con la sua alternanza tra giorno e notte, con le sue musiche e gli effetti ambientali evocativi, riesce nel delicato e quasi impossibile compito di trasmettere la sensazione di una realtà viva e in continua evoluzione.

Se a questo si aggiunge poi la dimensione ludica e come il giocatore è trascinato da vero protagonista negli eventi principali e all’interno delle tantissime attività secondarie, si capisce il successo planetario di un titolo da provare anche per chi non ha mai messo piede in un saloon.

Interazione

Altro aspetto veramente ben realizzato è quello legato al rapporto del nostro avatar digitale con tutto l’ambiente di gioco. Si va dalla gestione del cavallo, che qui diventa ancora più centrale nell’economia della storia e della sopravvivenza, per poi passare a tutti gli altri personaggi e caratteri che andremo a incontrare.

Otteniamo così un sistema fluido e altamente variabile con cui poter rapportarci con tutte le persone che incontriamo nel gioco. Dal saluto alla minaccia, passando per lo studio della vegetazione circostante fino allo sblocco di alcuni missioni principali, tutto questo con la semplice pressione del grilletto sinistro di gioco.

Red Dead Redemption 2 porta ai massimi livelli questa esperienza di gioco, così da poter vivere in profondità questa vita dura e ricca di sorprese in un West che dopo qualche anno avrebbe visto l’arrivo della tecnica e dello sviluppo industriale, con la luce elettrica e i motori a vapore e le prime macchine, a gettare la loro lunga ombra su una realtà quasi fuori dal tempo.

 

Crescita

Lo sviluppo e la personalizzazione di Arthur Morgan vengono lasciati completamente nelle mani del giocatore. Il bello è che non si tratta di cambiamenti e soluzioni meramente estetiche ma che invece vanno ad influire in modo determinante sui valori e la resistenza del personaggio.

Oltre alla cura e alle attenzioni per la salute del vostro destriero, sarete chiamati a scegliere anche il giusto equipaggiamento così da evitare di rimanere assiderati in mezzo alle montagne innevate, o senza scorte di cibo e quindi con l’energia e i riflessi al minimo.

Si tratta di aspetti e piccoli particolari che uniti a una regia generale da grande film di genere, lancia il giocatore in un’avventura tutta da vivere e sperimentare al meglio, seguendo passo dopo passo l’evoluzione di Arthur Morgan sia dal punto di vista narrativo sia nel confronto con il mondo in cui si muove.

 

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