L’uso dei gimble non è sempre univoco poiché vi sono diversi modelli sul mercato, tuttavia potremmo effettuare una distinzione tra due macrocategorie:
- quelli che usano un software, proprietario o meno che sia
- quelli manuali
La capacità di utilizzo dei primi viene con il tempo, man mano che si acquisiscono tutte le conoscenze necessarie per ottenere dei video sempre più performanti.
I secondi però sono molto più intuitivi e possono essere sfruttati con successo anche da chi di video non ne sa nulla, sebbene con risultati decisamente più amatoriali.
Stabilizzatore manuale
Si tratta generalmente di cornici o sostegni in plastica che consentono l’aggancio del proprio smartphone in una zona distante dalle mani.
Il tremolio così è ridotto in fase di ripresa e indubbiamente il video ha una stabilità migliore, tuttavia non si tratta di prodotti particolarmente tecnologici e il loro uso quindi è molto semplice.
Vi basterà assicurarvi che lo smartphone sia ben fermo, sfruttando la clip e la vita del prodotto, e avviare il video tramite touchscreen per iniziare le riprese.
Nulla di eccessivamente complicato e perfetto per chi vuole spendere davvero poco, dal momento che queste versioni hanno un costo di poche decine di euro.
Discorso completamente differente, invece, è quello dei gimble a due o tre assi.
La guerra ai tremolii
In questa categoria rientrano i veri e propri stabilizzatori, che usano un sistema motorizzato per regolare l’angolazione dello smartphone in tempo reale, evitando che vibrazioni e tremolii possano rovinare la registrazione.
Per poterli utilizzare, quindi, dovrete assicurarvi che la batteria interna sia carica e pronta all’uso, ricordate dunque di lasciare in carica lo stabilizzatore, sfruttando il cavo USB solitamente incluso nella confezione, per almeno 3 ore.
Nel frattempo vi invitiamo a scaricare su smartphone l’applicazione proprietaria del vostro stabilizzatore, qualora sia presente.
Generalmente è gratuita e disponibile sia su iOS sia su Android (anche se per maggiori informazioni in merito è consigliabile leggere attentamente la scheda tecnica dei prodotti prima di effettuare l’acquisto).
Aggancio
Quando lo stabilizzatore sarà carico, potrete posizionare lo smartphone nella morsa preposta e, sfruttando la manopola posteriore, orientarlo in verticale o in orizzontale, a seconda delle vostre esigenze di ripresa.
Una volta effettuata questa operazione, dovrete premere il pulsante di accensione, in seguito al quale lo stabilizzatore si posizionerà al meglio e vi darà il via libera per iniziare le registrazioni con una luce verde.
Tutto ciò che vi resta da fare è studiare le varie modalità di utilizzo e funzioni come timelapse, hyperlapse e così via, specifiche per ogni dispositivo, sfruttando il manuale di istruzioni incluso nella confezione.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
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