Come utilizzare un caricabatterie

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

La batteria degli smartphone e dei dispositivi odierni, di cui non possiamo fare a meno, ha una durata estremamente limitata, a volte incapace di raggiungere persino le 24 ore.

Un tempo, con i vecchi telefoni cellulari, non si avevano di questi problemi dal momento che le funzioni erano limitate e non avevano un impatto esoso sulla batteria.

 

Il problema della batteria

Oggigiorno con applicazioni, giochi, musica e perfino film a portata di smartphone, è fin troppo difficile arrivare a fine giornata con un dispositivo ancora carico.

Per ovviare a questo problema, il mercato ha messo a disposizione i caricabatterie, chiamati anche powerbank o batterie esterne.

Si tratta di batterie compatte, con diversa capacità, da collegare ai propri dispositivi tramite cavo USB per ricaricarli all’occorrenza.

In vendita già da diversi anni, hanno visto un’evoluzione nel tempo. I primi caricabatterie erano infatti molto limitati e ingombranti, con capacità di poco più di 2.000 mAh.

Man man però sono stati adattati alle esigenze degli utenti e oggi è possibile trovare caricabatterie compatti da oltre 10.000 mAh, in grado di ricaricare completamente anche otto volte uno smartphone.

 

Quale scegliere?

Per scegliere quello adatto a voi dovete innanzitutto valutare che tipo di smartphone avete. Alcuni caricabatterie si differenziano per funzioni a seconda abbiate un prodotto con sistema operativo iOS oppure Android.

Altro fattore da considerare è come avviene il collegamento del caricabatterie. Sul mercato esistono smartphone con collegamenti mini USB, micro USB, USB tipo C e Lightning.

Munirsi di un caricabatterie con pochi slot non rappresenta un acquisto sbagliato, tuttavia, in caso cambiate smartphone potreste andare incontro a incompatibilità per il collegamento.

Consigliamo quindi di optare per un prodotto che offra diverse possibilità di collegamento.

 

Due o più slot USB

Se avete più di un dispositivo con voi, oppure condividete il prodotto con amici e parenti potreste preferirne uno che abbia almeno due slot USB in grado di funzionare simultaneamente e caricare due o più dispositivi alla volta.

Il prezzo sarà sicuramente più alto ma garantirà una versatilità maggiore.

Per utilizzare al meglio il caricabatterie, vi consigliamo, dopo averlo acquistato, di collegarlo a un computer o una presa di corrente elettrica per caricarlo al massimo.

A seconda dei milliampere potrebbe richiedere svariate ore per raggiungere la carica massima.

Stato del caricamento

Solitamente è possibile visualizzare lo stato tramite LED o display con la percentuale di carica.

Una volta raggiunto il 100% potrete scollegarlo e portarlo con voi avendo premura di non dimenticare i cavi necessari al collegamento con smartphone, i quali potrebbero differire da quelli necessari per il caricamento.

Quando il vostro telefono comincia a dare segni di cedimento, arriva il momento di far entrare in azione il caricabatterie.

Il funzionamento è estremamente semplice, inserite il cavo con l’uscita USB all’interno dell’apposito slot del caricabatterie, l’altro capo del cavo invece va inserito nello smartphone.

A seconda del prodotto potrebbe essere necessario premere un pulsante di avviamento per accendere il dispositivo e permettergli di erogare energia elettrica.

 

 

 

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