Dji Ronin-SC – Recensione

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Principale vantaggio

Il vantaggio principale del Ronin-SC è dato dal suo eccellente rapporto qualità-prezzo; si tratta infatti di uno stabilizzatore professionale entry level progettato apposta per le fotocamere Mirrorless e prodotto da uno dei brand leader in questo settore: la nota azienda cinese Dji.

 

Principale svantaggio

L’unica pecca che gli è stata contestata da alcuni acquirenti è la sua estetica. Il design “stick” infatti, secondo costoro, sarebbe alquanto scomodo in caso di uso prolungato; ma le prestazioni rimangono comunque al top.

 

Verdetto 9.2/10

Lo stabilizzatore Ronin-SC è consigliato soprattutto ai professionisti e agli aspiranti tali, che usano fotocamere Mirrorless. Costa un po’ ma offre prestazioni eccezionali.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Stabilizzatore professionale entry level di alta qualità

Il modello SC è l’esemplare entry level appartenente alla linea degli stabilizzatori professionali Ronin prodotti dal colosso cinese Dji, uno dei leader mondiali nella produzione di droni e sistemi di stabilizzazione ottica per fotocamere, videocamere, smartphone e altri dispositivi.

La ditta Dji è nota soprattutto per i suoi droni, e proprio grazie alla tecnologia applicata a questi ultimi è stata in grado di sviluppare una serie di sistemi di stabilizzazione che, attualmente, sono tra i migliori sul mercato e sono largamente impiegati sia in ambito amatoriale sia professionale.

Il Ronin-SC, come accennato in precedenza, è un modello entry level caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo, ma è destinato esclusivamente ai fotografi professionisti e aspiranti tali, nonché ai fotoamatori in possesso di una fotocamera Mirrorless semi-professionale o professionale, che di conseguenza sono particolarmente esigenti sia per quanto riguarda le prestazioni sia in termini di qualità dei materiali e standard costruttivi.

Corpo principale in magnesio, alluminio e materiali compositi

Il Ronin-SC è effettivamente un prodotto al top sotto tutti gli aspetti. Se lo esaminiamo dal punto di vista strutturale, infatti, non c’è nulla da eccepire, la sua struttura principale è realizzata in alluminio e lega di magnesio, più altri materiali compositi ad alta resistenza. Il suo peso complessivo, privo dell’attrezzatura di ripresa, è di circa 1,2 chilogrammi, e il suo design è modulare in modo da poterlo richiudere e trasportare con estrema facilità.

Il meccanismo di stabilizzazione a tre assi, infatti, è un elemento a sé stante che può essere separato dall’impugnatura, e di fatto lo è quando bisogna trasportarlo nella sua pratica custodia a valigetta; gli altri due moduli sono rappresentati dall’impugnatura e dalla prolunga della stessa, che ha anche la funzione di treppiede da tavolo.

La struttura è anche predisposta per il montaggio su un treppiede fotografico e su altri supporti professionali, grazie alla presenza dell’attacco standard da ¼ di pollice e di quello da 3/8 di pollice; inoltre sono presenti gli ingressi USB-C e RSA e le porte per i comandi della fotocamera e per ulteriori accessori.

La slitta per l’alloggiamento dell’attrezzatura è compatibile con l’intera gamma di fotocamere Mirrorless prodotte da Sony, Canon, Nikon, Fujifilm e Panasonic, e con un ampio parco di obiettivi, ma sempre entro il limite massimo di portata di 2 chilogrammi. Per maggiori informazioni in merito, sul sito ufficiale DJI è possibile scaricare la lista completa delle fotocamere e degli obiettivi compatibili, dove sono presenti anche le istruzioni per i setup relativi a ogni singolo modello.

 

Riprese fluide e stabili anche durante i movimenti più veloci

Il modulo di stabilizzazione del Ronin-SC, come abbiamo accennato in precedenza, è basato su tre assi con un movimento di rotazione orizzontale a 360°, continuo, e un limite meccanico di movimento da -202,5° a +112,5° per l’inclinazione e da -95° a +220° per il rollio, con una velocità massima di movimento di 180° al secondo su tutti e tre gli assi.

L’intervallo di rotazione controllata, invece, va da -90° a +145° per l’inclinazione ed è compreso tra +/- 30° per quello di rollio, mentre non ha alcuna limitazione per quanto riguarda la rotazione orizzontale, che rimane continua su 360°.

Questo gli permette di mantenere la fotocamera perfettamente stabilizzata anche durante le riprese in corsa e con i movimenti più veloci e repentini. La batteria integrata, inoltre, fornisce un’autonomia massima di 11 ore in condizioni ottimali, a fronte di un tempo di ricarica di sole due ore e mezza.

Lo stabilizzatore (ecco i migliori modelli) è strutturato in modo tale da mantenere il corpo macchina sempre al di sopra dell’asse di rollio, permettendo così al monitor della fotocamera di essere sempre libero e visibile in ogni circostanza; anche i pulsanti di controllo sono posizionati sulla parte alta dell’impugnatura, in modo da potervi accedere rapidamente e con estrema facilità. L’impugnatura, inoltre, è ergonomica ed è rivestita in materiale antiscivolo, per offrire il massimo del comfort e della sicurezza durante l’uso prolungato dell’attrezzatura.

 

App professionale completa di tutorial e guida al bilanciamento

Anche l’omonima app di controllo del Ronin-SC è professionale; a parte la classica funzionalità ActiveTrack infatti, che è presente anche sugli stabilizzatori amatoriali della serie Osmo Mobile, include anche la funzione specifica Force Mobile, che ha lo scopo di ridurre drasticamente la latenza di risposta dei movimenti, in modo da assicurare il massimo della fluidità durante le riprese video.

Allo spegnimento, inoltre, l’app arresta i motori dello stabilizzatore in maniera graduale, evitando scossoni alla fotocamera e preservandone quindi l’integrità, oltre a facilitare la riconfigurazione al successivo riavvio. Ulteriori funzionalità consentono di personalizzare i parametri di movimento di ogni singolo asse in maniera indipendente, così da poterli bilanciare uno per uno a seconda delle esigenze del caso.

Dal momento che il Ronin-SC è un modello professionale entry level, inoltre, Dji ha pensato bene di facilitare la configurazione del dispositivo aggiungendo all’app un tutorial e una guida al bilanciamento, grazie alle quali anche gli operatori alle prime armi saranno in grado di ricavare il massimo delle prestazioni dallo stabilizzatore.

L’app è compatibile con i sistemi iOS 9.0 e successivi e con i sistemi Android 5.0 e successivi; per ulteriori informazioni sulla compatibilità con i diversi modelli di smartphone attualmente in uso, invece, è consigliabile consultare direttamente la pagina del prodotto sul sito ufficiale Dji.

 

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