Domande frequenti sui filtri polarizzatori

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Q1: A cosa serve il filtro polarizzatore?

Il filtro polarizzatore serve a bloccare la radiazione elettromagnetica della luce a seconda della sua polarizzazione, i suoi impieghi sono svariati ma comunque ristretti all’ambito dell’ottica, a partire dagli occhiali fino agli strumenti di analisi e impianti di stereoscopia.

In ambito fotografico il polarizzatore è uno dei filtri più usati, in quanto non solo permette di ottenere una maggiore saturazione dei colori senza alterare la loro tonalità, ma è anche l’unico strumento in grado rimuovere i riflessi che la luce crea su superfici come l’acqua e il vetro; cosa che è praticamente impossibile da realizzare in post-produzione, a prescindere dal tipo di software utilizzato.

Grazie al filtro polarizzatore, quindi, è possibile ottenere foto in cui il cielo mostra distintamente tutte le sue sfumature di colore, dal blu chiaro degli strati inferiori fino a quello più scuro dei superiori, senza bisogno di applicare filtri colorati che andrebbero ad alterare la tonalità degli altri colori presenti nella scena.

Questo filtro permette di eliminare il fastidioso effetto foschia che spesso è presente anche con il bel tempo, e che è dovuto principalmente alla presenza di piccole particelle in sospensione nello strato più basso dell’atmosfera.

Questo effetto è maggiormente presente nelle aree densamente popolate per esempio, ed è percepibile sia di giorno sia di notte.

Durante il giorno è la luce dei raggi solari a riflettersi su queste particelle, che sono composte per lo più dalle polveri sottili dei fumi di combustione di veicoli e impianti di riscaldamento; durante la notte, invece, è l’illuminazione artificiale dei lampioni, dei fari e degli edifici a riflettersi sul particolato.

 

Q2: Come smontare il filtro polarizzatore?

Il filtro polarizzatore è montato in un telaio circolare composto da due sezioni distinte, una delle quali porta la filettatura che serve a fissare il filtro sull’obiettivo.

Il secondo anello, dove è fissato il filtro è innestata nel telaio principale dello stesso in modo da poter essere ruotata con una certa fluidità, in modo da regolare la polarizzazione della luce.

Avvitare il filtro polarizzatore è molto facile quindi, ma quando si desidera svitarlo bisogna stare attenti e afferrarlo in modo tale da fare pressione sulla parte di telaio più vicina all’obiettivo, altrimenti stringendo soltanto la parte mobile questa girerebbe a vuoto.

A seconda della ditta produttrice, infatti, questo movimento può essere continuo a 360 gradi in senso orario e antiorario, oppure interrotto a 270 gradi, al fine di facilitare le operazioni di smontaggio.

Anche il costo del filtro potrebbe incidere, visto che i modelli più economici non sono precisi nella filettatura e quindi non fluidi nel movimento di innesto.

 

 

 

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