Domande frequenti sui softbox

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Q1: A cosa serve un softbox?

Quando si effettuano fotografie in studio, il problema principale a cui i professionisti si trovano a dover far fronte è l’illuminazione.

Non si possono certo attendere le condizioni atmosferiche favorevoli e bisogna quindi optare per un’illuminazione artificiale. La soluzione è data appunto dai softbox e dagli ombrelli per studi fotografici, che hanno lo scopo di aumentare la diffusione della luce con superfici riflettenti. 

I softbox riescono a rendere la luce morbida, essendo questa riflessa e non diretta sul soggetto come per esempio quella di un flash, evitando così aberrazioni cromatiche.

Rispetto agli ombrelli i softbox producono una quantità minore di luce diffusa e sono dunque preferiti dai professionisti che esigono un maggiore controllo su questa per ottenere fotografie curate e pronte per essere inserite in spot pubblicitari.

 

Q2: Quanto costa un softbox?

Acquistare il miglior softbox in vendita sul mercato potrebbe avere un costo decisamente elevato. Fortunatamente esistono delle offerte in grado di andare incontro alle esigenze di diverse tipologie di utenti.

Se state cercando un attrezzo professionale dovreste essere pronti a spendere anche migliaia di euro, se il vostro scopo è quello di iniziare a scattare qualche fotografia un po’ più curata nel vostro studio allora vi basteranno poche decine di euro.

I softbox più economici sul mercato non vanno oltre i 60 euro mentre quelli un po’ più resistenti e curati dal punto di vista dei materiali di costruzioni possono superare il centinaio di euro.

 

Q3: Come montare un softbox?

I softbox si utilizzano generalmente a coppia, quindi il primo passo è quello di aprire i due treppiede che li reggeranno e posizionarli a terra in modo saldo, avendo cura che siano ben espansi e stringete le viti in basso per bloccarlo in quella posizione.

Dopo questo passaggio dovrete regolarne l’altezza che va solitamente da un minimo di 60 a un massimo di 200 centimetri. 

È giunto ora il momento di realizzare il softbox, ovvero il contenitore della lampada dalla dimensione quadrata o rettangolare.

Per il montaggio dovrete munirvi delle staffe incluse nella confezione e individuare le tasche del softbox in cui inserirle, per far sì che mantenga la propria forma. 

Sul treppiede fissate la plafoniera con le lampadine e ricopritele poi con la struttura del softbox che avete precedentemente costruito.

Ora non vi resterà che coprire la parte frontale con il telo che renderà la luce soffusa, evitando che questa sia sparata direttamente contro il soggetto ma si diffonda uniformemente nella stanza.

Conclusi questi passaggi potrete collegare il softbox alla corrente elettrica e iniziare a lavorare scattando fotografie di natura professionale con una spesa minima.

 

 

 

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