Contents
Q1: A cosa serve la telecamera endoscopica?
Le telecamere endoscopiche, a differenza di molti altri dispositivi tecnologici diventati ormai di uso comune e che erano frutto di una tecnologia sviluppata per scopi militari, e solo successivamente adattata per l’impiego civile, sono state originariamente messe a punto per scopi medici.
Prima di affrontare i possibili usi della tecnologia endoscopica, quindi, è bene descrivere nello specifico di cosa si tratta.
Il termine endoscopia, come la maggior parte delle parole scientifiche, è composto da due parole greche il cui significato può essere reso con la traduzione: “osservare dall’interno”; questa parola, quindi, indica un metodo particolare di indagine che si avvale di una microtelecamera per osservare l’interno di un oggetto.
Il primo endoscopio venne messo a punto nel 1852 dal francese Jean-Antonin Désormeaux; si trattava di un tubo rigido illuminato con una lampada a gas, il quale veniva usato in urologia per le uteroscopie; successivamente venne applicato anche per l’analisi di altre parti del corpo, ma per arrivare agli endoscopi come li conosciamo oggi bisogna attendere fino al 1950, anno in cui venne realizzata la fibra ottica.
Con l’avvento della tecnologia delle fibre ottiche, l’endoscopio divenne uno strumento estremamente più flessibile sotto tutti gli aspetti, e le sue potenzialità si ampliarono ulteriormente.
Se prima veniva usato solo come strumento di analisi diagnostica, infatti, adesso gli endoscopi potevano essere usati anche per somministrare terapie localizzate e come strumenti di supporto negli interventi chirurgici più delicati. Dagli endoscopi medici, poi, sono derivate le telecamere endoscopiche usate in ambito militare e civile.
Col passare degli anni, e soprattutto con la riduzione dei costi di produzione delle attrezzature specifiche, in particolar modo le microtelecamere e i display, l’endoscopia ha ampliato ulteriormente i suoi campi di applicazione nel settore civile.
Al giorno d’oggi, infatti, viene largamente usata in edilizia, nelle costruzioni, in campo industriale e perfino in ambito domestico e hobbistico da operatori non specializzati, come dimostrano appunto le numerose telecamere endoscopiche disponibili in commercio in ogni fascia di prezzo.
La loro funzione di strumento di osservazione e analisi è rimasta invariata, ovviamente, ma si è allargata sempre di più e viene adoperata anche per esaminare le cause di malfunzionamento o avarie in punti nei quali sarebbe impossibile accedere senza smontare prima tutto quello c’è intorno, come l’interno dei pannelli di controllo elettronici e dei quadri di distribuzione elettrica, per esempio, oppure dei macchinari industriali.
Nel campo dell’idraulica le telecamere endoscopiche sono spesso usate per controllare lo stato delle tubazioni, in modo da rilevare il grado di deterioramento o la presenza di eventuali crepe e occlusioni.
Le applicazioni sono molteplici e ogni giorno ne nascono di nuove, soprattutto se teniamo conto del fatto che la miniaturizzazione progredisce ulteriormente consentendo la produzione di oggetti e dispositivi elettronici sempre più piccoli.
Q2: Qual è la telecamera endoscopica più piccola?
La OmniVision OV6948 è talmente piccola da essere entrata nel Guinness dei Primati, visto che ha dimensioni di 0,65 x 0,65 x 1,158 millimetri, in pratica è in grado di fare concorrenza a un granello di sabbia. Il suo utilizzo è pensato per le endoscopie in ambito medico e diagnostico.
Q3: Come sono utilizzate le telecamere endoscopiche in ambito militare?
In campo militare le telecamere endoscopiche sono state adoperate sia come strumenti di spionaggio e controllo sia come ausilio nel disinnesco di ordigni bellici inesplosi, in modo da ridurre drasticamente i rischi a cui erano esposti gli artificieri.
Ma la loro prima funzione di analisi non è mai venuta meno ovviamente, e quindi sono stati impiegati anche come strumenti di ausilio alla manutenzione di veicoli e apparecchiature.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
0 COMMENTI