Gli auricolari fanno male alla salute?

Ultimo aggiornamento: 14.10.24

 

Avete sempre con voi gli auricolari, per chiamare o per ascoltare la musica? Facciamo chiarezza su quali conseguenze potreste subire.

 

Sono un compagno sempre presente, ma non per questo fanno bene all’udito: gli auricolari rischiano di far diventare l’ascolto della musica da piacevole e davvero dannoso. Ma in che modo? Questo è ciò che vogliamo analizzare insieme a voi.

 

L’inquinamento acustico

Se consideriamo il tenore della vita moderna, sempre più caotico, non possiamo non associarlo subito ai rumori della città: il traffico, i clacson, le urla non sono certo un toccasana per la salute del canale uditivo.  Aggiungiamo a questo anche il tempo durante il quale indossiamo le cuffie e gli auricolari e il gioco è fatto: la sofferenza delle nostre orecchie aumenta. Naturalmente ascoltare musica a volume molto alto comporta rischi grossi per l’udito, con un abbassamento della capacità di percepire anche i suoni basilari.

Si tratta di un fenomeno che si autoalimenta: più si è in mezzo al traffico e al caos cittadino, più ci si vuole isolare, per cui si alza il volume della musica. In questo modo i decibel raggiungono e superano la soglia degli 80-100, con disastrose conseguenze.

Consideriamo che il tono di voce raggiunge i 30-40 decibel, mentre i valori prima indicati sono da associare a rumori molto forti, come quello prodotto dal jet al decollo. Il problema è talmente importante che l’Unione Europea ha dato vita a uno studio che imponga ai produttori dei limiti nell’emissione del suono.

Nell’attesa di una normativa, è consigliabile optare per le cuffie: sono infatti esterne per cui il suono non raggiunge la membrana interna del timpano. Gli auricolari invece raggiungono proprio la parte più debole dell’orecchio, apportando danni anche maggiori della semplice emissione esagerata del suono.

 

 

I batteri

Un altro aspetto che non possiamo non tenere in considerazione è l’igiene, quindi consideriamo gli auricolari come un veicolo pericoloso di batteri. Le orecchie sono un recipiente di pelle morta, cerume e batteri, che vanno a raccogliersi proprio nelle cuffiette degli auricolari, soprattutto se non le si lava adeguatamente.

Il cerume non è un elemento dannoso, anzi viene usato dal corpo per raggruppare i germi e la polvere ed espellerli dal canale uditivo. Il problema non è dunque tanto quello che gli auricolari possano raccogliere queste sostanze, ma che vadano ad aggiungerne altre, poi inserite nelle nostre orecchie.

Ciò accade perché spesso li posizioniamo un po’ dappertutto: sul tavolo, per terra, nella borsa, luoghi sui quali si depositano germi e batteri di ogni entità e che vengono ricettati proprio dalle cuffiette. Quando le indossate, la trasmissione è immediata e il rischio di contrarre infezioni molto elevato.

Lo stesso problema si ha quando si condivide un paio di auricolari con il partner o un parente: il passaggio da un paio di orecchie a un altro paio non fa altro che veicolare un maggior numero di microrganismi. Teniamo anche in considerazione che, quando vengono indossati, gli auricolari creano un ambiente prolifico per i batteri perché sigillano il canale auricolare.

 

auricolari, cuffie, inquinamento acustico, batteri, radiazioni, studio
Meglio le cuffie o gli auricolari? In alto pro e contro di ognuno

 

Lo studio

Non si tratta di mere supposizioni: uno studio apparso sul Journal of Health and Allied Sciences ha proprio comprovato l’ipotesi prima descritta, aggiungendo altre informazioni importanti. Per esempio, allenarsi a lungo con le cuffie nelle orecchie può causare molti più problemi di quanto si creda: durante l’esercizio fisico, infatti, il corpo produce una grande quantità di sudore, creando un ambiente anche più prolifico per i batteri. La conseguenza potrebbe essere il cosiddetto “orecchio del nuotatore”, un’infezione che interessa la pelle dell’orecchio e tutto il canale interno.

Per quanto concerne, invece, la condivisione degli auricolari, lo studio ha dimostrato che si vanno ad accumulare batteri nocivi sul 92% dei prodotti che si è soliti scambiare, mentre si attestano sull’8% quelli presenti sugli auricolari che rimangono di uso personale.

Come contrastare questo fenomeno? Semplice, tutto sta nella pulizia. Sarà quindi necessario effettuare una manutenzione assidua delle cuffiette, pulendole con salviettine specifiche o con un panno inumidito. Utilizzare un disinfettante rende ancora più efficace l’operazione.

Molto importante anche rimuovere i gommini e usare uno spazzolino da denti per eliminare i residui di cerume. Un’attenzione importante è anche quella di non lasciare ovunque gli auricolari, ma di dedicare loro un contenitore, all’interno del quale trasportarli, per non farli contaminare dall’ambiente circostante.

 

E le radiazioni?

Al modello tradizionale, dotato di filo e jack, si va ora ad accostare, se non a sostituire, quello Bluetooth. La domanda allora sorge spontanea: ci sono danni per la salute, dovuti alle radiazioni? Per prima cosa facciamo distinzione tra i vari dispositivi in commercio, che si suddividono in tre diverse classi di potenza. Quelli che appartengono alla 2 e alla 3 hanno emissioni molto deboli, per cui sono quelli indicati per essere a contatto con il corpo.

Per quanto concerne quelli di classe 1, sono in grado di produrre radiazioni pari a quelle degli smartphone, per cui è preferibile non avvicinarli troppo. Nonostante questo, secondo John Moulder, esperto dell’Università del Wisconsin, non bisogna avere preoccupazioni di sorta: la potenza del Bluetooth infatti è molto bassa e non è in grado di danneggiare i tessuti biologici.

La frequenza delle onde imita molto quella del Wi-Fi ma è molto inferiore: in sostanza, secondo le conoscenze attuali, non c’è possibilità che un prodotto del genere causi danni e, se lo fa, sono inferiori a quelli apportati dalle connessioni wireless domestiche.

Anche Kenneth Foster, professore dell’Università della Pennsylvania, sostiene che le aziende non possono che trarre vantaggio dall’abbassamento delle emissioni, in particolar modo perché, così, preservano anche la durata della batteria.

Se facciamo riferimento ad Apple, i suoi dispositivi producono meno dell’1% di energia che si trasforma in radiazioni elettromagnetiche. Per capirci, è molto più pericoloso appoggiare lo smartphone all’orecchio dell’indossare un paio di cuffie Bluetooth.

Potete quindi utilizzarli senza paure, tenendo sempre conto che le norme igieniche devono essere identiche a quelle da applicare a un modello con fili: i batteri sono infatti sempre all’erta.

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

14 COMMENTI

Ciao quindo se io uso per ore le cuffie con filo non dovrebbe succedermi nulla cero?!? Ti prego rispondimi

June 27, 2021 at 1:18 am

Ciao ma qunidi posso usarle anche per ore intere e non mi manderanno radiazzioni? Quelle con il filo

Risposta
Claudio M

July 1, 2021 at 6:40 am

Le radiazioni non sono generate dall’emissione della musica bensì sono una conseguenza della tecnologia wireless del Bluetooth. Ecco perché, in caso di ascolto prolungato e costante, è consigliabile preferire le cuffie a filo piuttosto che quelle senza fili. Poi certo non si tratta certo di un bombardamento di radiazioni ma, in ogni caso avendone la possibilità. ti suggeriamo di optare per gli auricolari o le cuffie a filo, come per esempio queste di un brand molto valido come Sennheiser: https://www.amazon.it/dp/B00MEI9Z34?tag=buonobutt-21&linkCode=ogi&th=1&psc=1

Risposta
Alba

April 24, 2021 at 11:45 pm

Vorrei esporre un dubbio che mi affligge da qualche giorno. Ho lasciato distrattamente i miei auricolari sul getto diretto di calore dello scaldabagno per una decina di minuti. Voi pensate che questo ha in qualche modo potuto danneggiare i miei auricolari? Non soddisfatta della bravata, me li sono anche infilati subito dopo, volendone verificare la qualità del suono mettendo una canzone. Pensate che questo abbia potuto danneggiare in qualche modo il mio orecchio?

Risposta
Claudio M

April 29, 2021 at 11:05 am

Salve Alba,

per capire se c’è stato un eventuale danno dovrebbero essere sufficienti un paio di prove. Per prima cosa osservare gli auricolari. In qualche modo l’esposizione al calore li ha modificati, andando a rovinarli in qualche punto? La seconda prova empirica è semplicemente… ascoltare. Come si sente la musica? Il suono arriva distorto o ovattato? Nel qual caso si potrebbero essere danneggiati e dunque sarebbe meglio non utilizzarli più. Ma se esteticamente non ci sono danni e se si sentono bene, vuol dire che hanno saputo resistere allo choc e dunque puoi continuare a utilizzarli.

Saluti

Team N

Risposta
Alba

April 30, 2021 at 10:01 am

Grazie mille! La cosa mi preoccupava, e quindi ho voluto rivolgermi a qualcuno che sapesse aiutarmi. Siete gentilissimi

Risposta
Eleonora

April 24, 2021 at 11:39 pm

Sapreste consigliarmi un modello di cuffie che “stressa” poco l’orecchio, possibilmente non troppo costoso? Mi è stata diagnosticata un’iperacusia (in seguito all’uso smodato di auricolari in-ear), e vorrei evitare di espormi a suoni troppo elevati

Risposta
Claudio M

April 26, 2021 at 8:38 pm

Salve Eleonora,

più che un modello specifico è bene fare un discorso generale. Bisogna dunque tenere in considerazione il tempo d’ascolto, il volume e l’eventuale presenza di rumori esterni (il traffico, il rumore della metropolitana) che inducono a tenere il volume più alto. Da questo punto di vista bisognerebbe optare per cuffie con cancellazione del rumore che garantiscono un isolamento dai rumori che disturbano l’ascolto, che così può avvenire a un volume non troppo alto (diciamo che non bisognerebbe ascoltare musica a più di 60 dB e per non più di un’ora continuativamente). Nella scelta sono da prediligere le cuffie chiuse che, anche per la loro struttura, agevolano l’isolamento. Ci sono molti modelli economici che offrono la funzione di cancellazione del rumore ma, trattandosi di prodotti low cost, non è che la qualità della cancellazione sia soddisfacente e, nel tuo caso, visto il problema di cui soffri, probabilmente sarebbe meglio fare uno sforzo in più e acquistare cuffie di qualità superiore. Ti suggeriamo di dare un’occhiata a questo modello di Sony: https://www.amazon.it/Sony-Wh-Ch710N-Bluetooth-Cancelling-Microfono/dp/B086LLYK4S/
La schermatura dei rumori raggiunge valori dell’85% -90% e risulta efficace per eliminare i rumori del motore o quelli della strada, permettendoti di non alzare troppo il volume durante l’ascolto.

Saluti

Team N

Risposta
Eleonora

April 30, 2021 at 9:57 am

Grazie di cuore, sei stato molto esaustivo. Farò sicure te quest’acquisto!

Risposta
Daniela

April 8, 2021 at 5:45 am

Buongiorno
Io uso ogni notte gli auricolari con i rumori bianchi alle orecchie,perché è l unica soluzione che ho trovato per non sentire mio marito russare
Provoca danni questo?

Risposta
Claudio M

April 12, 2021 at 7:10 pm

Salve Daniela,

sicuramente non si tratta di una soluzione da adottare in modo costante e continuativo. All’interno dell’orecchio, infatti, ci sono tantissime cellule ciliate, che fungono da ricettori sensoriali per i suoni che, quando presenti, le fanno vibrare e questo movimento genera gli impulsi che arrivano al sistema nervoso centrale e che permettono di udire ma anche di gestire l’equilibrio. Queste cellule, con il passare degli anni, tendono a invecchiare e a perdere di efficacia. Ebbene, una prolungata e continuata esposizione al rumore bianco costringe le cellule a un’attività costante il che ne favorisce la degenerazione. Ecco perché ti suggeriamo di trovare una soluzione alternativa… se non vuoi mandare tuo marito a dormire sul divano 😉

Saluti

Team N

Risposta
Federico

December 7, 2020 at 1:54 am

L’utilizzo di cuffie può danneggiare la testa a causa di calore o cose di altro genere o sono del tutto sicure?

Risposta
Claudio M

December 7, 2020 at 5:44 pm

Salve Federico,

una risposta univoca e chiara non c’è. Di certo, parlando di cuffie con filo, il calore generato è quello dei materiali utilizzati ed è fisiologico, nel senso che indossare sulle orecchie qualunque tipo di cuffia con padiglioni non può che aumentarne la temperatura e quindi la sensazione di calore che si prova (ma che non è pericolosa). Diverso il discorso per le cuffie wireless che utilizzano il Bluetooth che e, a sua volta, si basa per la trasmissione dei dati su onde EMF, ovvero frequenze elettromagnetiche. Ebbene queste onde, nel caso di alti livelli, potrebbero creare problemi di salute, alla stessa stregua di quelle del Wi-Fi che ormai ci circondano. Il punto è che questi alti livelli dovrebbero essere molto superiori a quelli emessi dalle cuffie Bluetooth. Se però preferisci stare più tranquillo, meglio optare per i modelli a filo, meglio ancora se cuffie piuttosto che auricolari (questo per preservare l’udito, come specificato nel nostro articolo).

Saluti

Team N

Risposta
Yassin

September 6, 2020 at 10:05 am

una cosa non specificata é se usarli a lungo termine ma tenendo a volume basso facciano male

Risposta
Claudio M

September 7, 2020 at 1:03 pm

Salve Yassin,

domanda interessante. Purtroppo tutti gli studi di cui siamo a conoscenza parlano esclusivamente dei sicuri rischi relativi all’utilizzo di auricolari con musica ad alto volume ma niente si dice degli effetti di un uso sì prolungato ma a basso volume.
Ben venga chi può dare un contributo a questa discussione.

Saluti

Team N

Risposta