I 3 attacchi hacker più famosi della storia

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Gli attacchi hacker, dall’invenzione di internet, sono divenuti sempre più popolari e non vengono colpiti solo singoli cittadini ma anche agenzie governative ed enti che offrono servizi pubblici e privati.

 

Gli attacchi hacker sono portati avanti da singoli o gruppi organizzati al fine di ottenere illegalmente informazioni riservate. Se un tempo questi erano rivolti principalmente verso grandi conglomerati, aziende o anche governi, oggigiorno il massiccio spostamento di dati anche di individui privati sulla rete ha portato tutti a essere potenziali vittime di attacchi. 

Naturalmente è difficile che un hacker si interessi talmente tanto a voi se non può guadagnare nulla, d’altronde si tratta comunque di un crimine perseguibile a norma di legge, quindi non dovete temere tanto i grandi attacchi ma quelli piccoli, portati avanti non da hacker competenti ma da persone con una conoscenza informatica leggermente superiore alla media, in grado di portare avanti tecniche di phishing, infezioni tramite malware, scam e tecniche simili.

Per quanto riguarda il phishing, tecnica più popolare in assoluto, è relativamente semplice riconoscerlo, la tattica è quella di inviare una mail al malcapitato facendo credere che provenga da un istituto di credito presso il quale possiede un conto, siano esse le poste o una banca in particolare. 

Nella mail, spesso molto credibile, sono indicate delle linee guida da seguire per recuperare il proprio account, cliccando su un link e inserendo le proprie credenziali di accesso. Chi riceve una mail del genere non presta molta attenzione e, per paura di perdere i propri risparmi, si fionda a fornire le informazioni. Non cadete mai in questa trappola poiché nessun istituto vi chiederà mai account utente e password tramite e-mail.

WannaCry

Uno degli attacchi ransomware più famosi, infezione tramite trojan avvenuta qualche anno fa a danno di centinaia di migliaia di enti. Questo programma è diviso in due parti, la prima infetta e si diffonde automaticamente, mentre la seconda è un encryptor, ovvero un codice che scarica il virus sul computer, diffondendosi all’interno di una rete di computer aziendale, accedendo quindi anche a eventuali server NAS utili per un eventuale backup. 

WannaCry in meno di una settimana ha mandato in tilt più di 200.000 computer in circa 140 paesi differenti e non solo quelli di aziende ma anche di ospedali, mettendo a rischio la vita di pazienti e classificandosi potenzialmente come un vero e proprio attacco terroristico.

 

Il primo worm della storia

Per raccontare questo attacco hacker bisogna tornare al 1988, si tratta infatti del primo worm per computer trasmesso tramite la rete internet. Morris, uno studente alla Cornell University degli Stati Uniti, creò questo programma al fine di testare la grandezza del cyberspazio, sostenendo di non aver alcuna intenzione malevola. Il worm, però, incontrando sul suo percorso un errore critico, si è tramutato autonomamente in un virus che ha iniziato a infettare tutti i computer connessi. Come risultato circa 6.000 computer furono colpiti, causando danni fino a 100 milioni di dollari. Si è trattato di un incidente, ma ha dato il via ai futuri attacchi denominati DdoS, i temibili “distributed denial of service”.

Hacking NASA

Spesso a portare avanti attacchi hacker eclatanti sono dei giovanissimi particolarmente portati nella compilazione di codici e software, nel 1999 Jonathan James all’età di soli 15 anni entrerà nella storia dell’hacking per aver bucato il sistema della NASA e del Dipartimento della Difesa statunitense. Come ha potuto eseguire questo attacco? Sembra sia riuscito a installare una backdoor nei server della difesa, intercettando migliaia di e-mail destinate all’uso interno con codici e password di computer militari. 

Tramite queste informazioni, James è poi entrato nel sistema NASA da cui ha rubato una parte di software dal valore di 40.000 dollari circa. James non l’ha fatta franca ed è stato individuato e portato davanti alla giustizia, ricevendo però una condanna minima data la sua giovane età. La storia non ha comunque un lieto fine poiché Jonathan James si è suicidato nel 2008, in seguito ad accusa di furto di carte di credito, crimine negato nella sua lettera di addio.

 

Deepfake, attacchi hacker futuri

Con l’evolversi della tecnologia purtroppo migliorano anche i metodi di estorsione e di ricatto, l’ultimo ritrovato in tal senso sono i deepfake, sia video sia audio, che permettono a malintenzionati di falsificare documenti sfruttando la voce e l’aspetto di una persona, modificando a piacimento parole e facendole comparire anche in video dove questi non erano originariamente presenti. Le implicazioni dell’uso scorretto di tale tecnologia sono davvero terrificanti e già nel 2019 ci sono stati casi eclatanti, come il pagamento di 250.000 dollari da parte di un’ignara vittima che credeva di parlare a telefono con il proprio capo, la voce si è rivelata alla fine un deepfake audio.

Cos’è hacker typer

Se ne avete sentito parlare ma siete troppo impauriti per effettuare una ricerca a riguardo, vi chiariamo noi tutti i dubbi in merito, si tratta di una pagina internet raggiungibile da qualsiasi computer ed è una sorta di link scherzo da far aprire ai propri amici, per far credere loro di essere stati hackerati. In realtà la pagina segue uno script e non danneggia in alcun modo il computer su cui questa è aperta, non vi servirà dunque per spiare whatsapp di un amico o partner o mettere in atto dei veri e propri tentativi di hacking.

Ricordiamo che tutti i dettagli sull’hacking contenuti nel nostro articolo sono esclusivamente a titolo informativo. L’utilizzo di programmi potenzialmente dannosi può portare a serie conseguenze dal punto di vista legale ed è meglio evitare il download di app che promettono di farvi spiare gli account di amici e partner poiché in realtà si tratta di backdoor che forniranno invece i vostri dati ai malintenzionati di turno. L’hacking non è un gioco per dilettanti e dovrebbe quindi essere considerato alla stregua di una vera e propria truffa o rapina.

 

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