Gli 8 migliori server NAS del 2024

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

Server NAS – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Sia che lo usiate in ambito lavorativo, sia che vogliate avere un archivio casalingo sempre accessibile, un server NAS può rivelarsi una vera e propria comodità. Tra quelli che ci hanno maggiormente convinto troviamo:

WD My Cloud EX2 Ultra Network, ottimo perché include nell’offerta anche un HDD da ben 4 TB, per iniziare a usare subito il dispositivo; Western Digital WD My Cloud PR4100 Serie Pro 16 TB, decisamente più costoso ma pensato per chi deve farne un uso aziendale.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori server NAS – Classifica 2024

 

Abbiamo selezionato per voi i migliori server NAS del 2024, per aiutarvi a scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.

Se non avete mai sentito parlare di questi dispositivi ma siete incuriositi dalle loro potenzialità, potete dare un’occhiata alle nostre guide che trovate in fondo alla pagina.

Successivamente potrete leggere le nostre recensioni che vi permetteranno di capire facilmente quale server NAS comprare.

 

 

1. WD My Cloud EX2 Ultra Network Attached Storage 4 TB

 

Il brand Western Digital è uno dei più noti nell’ambito dell’archiviazione per computer, è naturale quindi che si trovino anche NAS tra i prodotti WD.

Quello che abbiamo avuto modo di analizzare è il My Cloud EX2 con hard disk da 4 terabyte di spazio di allocazione disponibili.

Sotto la scocca troviamo un processore dual core da 1,3 GHz e 1 GB di memoria RAM DDR3 per svolgere tutte le attività di multitasking senza soffrire alcun rallentamento.

Come ci si potrebbe immaginare una delle caratteristiche più importanti è la sincronizzazione automatica dei file con tutti i computer collegati all’apparecchio.

E una protezione dati elevato grazie a RAID 1, acronimo che sta per Redundant Array of Independent Disks, in grado di migliorare le prestazioni e garantire una maggiore tolleranza ai guasti.

Gli utenti che l’hanno acquistato riportano una notevole velocità di scrittura e lettura anche se lo stesso non si può dire dell’upload via browser o app, tramite i quali è difficile caricare file dalle dimensioni superiori ai 10 MB.

 

Pro

HDD: Nel prezzo è incluso un hard disk da 4 terabyte, tuttavia per chi volesse spendere di più sono disponibili diversi tagli, partendo da quattro fino ad arrivare a 28 TB

Design: Molto sottile e curato, il My Cloud EX2 di Western Digital può essere posizionato ovunque desideriate in ufficio o in casa, pur restando accessibile grazie alla capacità di agganciarsi alla rete internet.

RAID: La modalità consente di ridurre la possibilità di perdita dei dati, un dettaglio che permette di archiviare tutti i propri file più importanti con una certa tranquillità.

 

Contro

Upload: Se effettuato tramite browser o app, questo risulta più lento del normale e per file più grandi di 10 megabyte potrebbe rivelarsi un’operazione complessa se non impossibile.

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2. Western Digital WD My Cloud PR4100 Serie Pro 16 TB

 

In una fascia di prezzo decisamente più elevata, troviamo un altro prodotto Western Digital, ovvero il My Cloud PR4100 della serie Pro con quattro alloggiamenti per HDD.

L’apparecchio dispone di processore quad core Intel Pentium N3710 da 1,6 GHz con ben 4 GB di memoria RAM del tipo DDR3, rivelandosi uno dei più veloci della nostra classifica.

La presenza di una transcodifica video integrata per lo streaming in HD tramite Plex, ovvero il nome del server multimediale, rende questo NAS ottimo per l’invio di contenuti multimediali su PC, TV e altri apparecchi compatibili.

Qualità sempre puntuale e precisa.

Il modello analizzato prevede un HDD da 16 TB, tuttavia per chi vuole spendere di meno vi sono anche le opzioni con hard disk da 8 e 12 TB.

Mentre utenti che hanno un budget elevato poiché puntano a una destinazione aziendale per il NAS, è possibile spaziare tra tagli elevati come 32, 40 o 56 TB.

 

Pro

Compatibilità: Il dispositivo si rivela utilizzabile sia con PC sia con Mac, anche in ambienti ibridi, sfruttando al meglio le possibilità di tutte e due le macchine come il backup Windows e la Time Machine Apple.

Streaming: Le specifiche tecniche unite all’applicazione Plex (da scaricare e installare manualmente) rendono il NAS ottimo per l’invio di flusso video in Full HD, gestendo fino a sei stream contemporanei.

Sicurezza: I dati possono avere una cifratura AES a 256 bit, per una discrezione totale. Inoltre grazie al RAID si possono evitare perdite accidentali e malfunzionamenti.

 

Contro

Vibrazioni: All’accensione, quando inizia a mettersi in moto la ventola, il NAS è un po’ rumoroso, sul lungo periodo invece a disturbare di più gli utenti sono le vibrazioni.

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3. Synology Diskstation DS120J RAM 512 MB Diskless

 

Tra i NAS venduti online, quello proposto da Synology ha un design molto moderno e minimal, grazie al colore bianco che domina completamente l’apparecchio.

Le sue dimensioni contenute sono però dovute alla presenza di un solo slot per HDD, rivelandosi dunque un’offerta interessante per utenti che non hanno mai utilizzato un NAS e vorrebbero iniziare a sfruttare quasi dispositivi senza spendere troppo.

La compatibilità con computer è estesa non solo ai PC che montano OS Windows ma anche i Mac Apple, inoltre potrete installare HDD SATA con fattore di forma da 2,5” o anche 3,5”, non sarete dunque costretti ad acquistare componenti specifiche.

La sua semplicità di utilizzo è esemplificata dal QuickConnect, tramite il quale ci si connette immediatamente a un indirizzo sicuro per ottenere i file tramite la rete senza impostare regole complesse, porte, DDNS o altre impostazioni specifiche, che solo i più esperti conoscono adeguatamente.

 

Pro

Prezzi bassi: Il costo è contenuto poiché parliamo di un NAS a uno slot, pensato per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa tipologia di dispositivi.

Compatibilità: Si rivela utilizzabile con successo sia per utenti che sfruttano PC/Windows sia per chi invece ha un Mac dell’azienda di Cupertino.

QuickConnect: Impostazione che vi consente di accedere immediatamente ai file su un indirizzo sicuro, evitando che utenti inesperti siano preda di eventuale furto di dati.

 

Contro

RAM: Il quantitativo non è elevato, parliamo infatti di 512 MB, un valore limite per ottenere delle prestazioni soddisfacenti ma che potrebbe rivelarsi inadatto per professionisti del settore.

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4. Asustor AS6404T NAS 4 Bay System 8 GB RAM Diskless

 

Le prestazioni del server NAS di Asustor si attestano su livelli medio alti grazie a una configurazione che prevede una CPU quad core Intel Celeron Apollo Lake da 1,5 GHz, 8 GB di RAM Dual Channel.

E la possibilità di riprodurre contenuti video in 4K, ovvero la risoluzione Ultra HD, se collegato tramite cavo HDMI 2.0. Tale dettaglio è apprezzato dagli utenti che potrebbero avere problemi di connessione di rete.

Il costo non è dei più contenuti, pertanto potrebbe rivelarsi una scelta interessante solo per utenti che vogliono il massimo delle prestazioni, tuttavia offre ben quattro slot per ospitare altrettanti HDD o SSD.

Se non è possibile muovere alcuna critica dal lato hardware, secondo i consumatori pecca invece sul lato software, con una capacità di configurazione non eccelsa e che richiede un po’ di conoscenza nel settore.

Un esempio è che il server web incorporato non accetta php, nonostante l’installazione di PHP7 fornito dalla stessa azienda.

 

Pro

CPU e RAM: Sono entrambi soddisfacenti, nel primo caso abbiamo un processore quad core progettato da Intel con frequenza a 1,5 GHz, nel secondo invece troviamo ben 8 GB Dual Channel per garantire la massima velocità di risposta.

Slot: Il server è un 4 Bay, ovvero ha quattro spazi per ospitare altrettanti hard disk o solid state drive, una quantità più che sufficiente anche per i professionisti del settore.

HDMI: Qualora abbiate problemi di rete e non riusciate ad accedere ai vostri file multimediali, è possibile aggirare il problema grazie a questa connessione.

 

Contro

Software: Questo aspetto lascia un po’ a desiderare e gli utenti si sarebbero aspettati qualcosa in più se consideriamo l’ottimo profilo hardware del server NAS.

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5. TerraMaster F2-210 2 Bay NAS Quad Core Diskless

 

F2-210 di TerraMaster è un 2 Bay, ovvero un server NAS con due slot per HDD (sia da 2,5” sia da 3,5”) dal costo leggermente superiore alla media dei prodotti simili.

Rispetto ad altri prodotti ha però il vantaggio di essere compatibile anche con SSD da 2,5”, rivelandosi leggermente più moderno e al passo con i tempi.

Se andiamo ad analizzare le altre caratteristiche tecniche troviamo una CPU ARM 8 con quattro core e frequenza a 1,4 GHz, associata a 1 GB di RAM DDR4, elementi che gli conferiscono una discreta velocità e affidabilità.

Secondo i pareri espressi dai consumatori è molto comodo per gestire una propria raccolta video con applicazione Plex ma bisogna anche considerare che la configurazione sarà un po’ macchinosa.

Per scoprire dove acquistare le diverse offerte di TerraMaster, non dovrete far altro che cliccare sul link che trovate più in basso. Sul sito vi sarà possibile selezionare il modello più adatto alle vostre esigenze e alle vostre tasche.

 

Pro

Veloce: Con un 1GB di RAM DDR4 e una CPU quad core con frequenza 1,4 GHz, il prodotto è sufficientemente responsivo. Unica nota di demerito è data dall’impossibilità di aggiungere personalmente maggiore RAM.

SSD: Oltre alla compatibilità con HDD troviamo anche quella per Solid State Drive con fattore di forma da 2,5”, utile per chi ormai usa solo questi nuovi supporti.

Silenzioso: La ventola interna non produce un rumore chiaramente udibile come avviene per la maggior parte delle altre offerte a basso costo.

 

Contro

Macchinoso: L’installazione e successiva configurazione non è per tutti e potrebbe presentare delle sfide per i neofiti del settore.

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6. Zyxel Personal Cloud Storage 2 Bay NAS326

 

Se effettuiamo una comparazione con gli altri prodotti analizzati, quello di Zyxel si presenta in modo meno elegante pur avendo un nuovo look “total black”.

A stonare un po’ sono infatti i pulsanti posizionati sul lato destro del server NAS, inseriti in una sorta di cornice grigia dall’aspetto economico. 

Escludendo però questo fattore puramente soggettivo, l’apparecchio presenta comunque dei pregi interessanti.

Per esempio la possibilità di inserire due HDD o l’accesso immediato da remoto con l’applicazione mobile Zyxel Drive, che trasforma il vostro smartphone in un telecomando per esperienza multimediale.

Il dispositivo è dotato di un processore Marvell Armada 380 con frequenza 1,3 GHz ma con soli 512 MB di RAM DDR3, un quantitativo sufficiente per un uso casalingo ma poco adatto per chi dovrebbe inserirlo in un contesto aziendale.

Non è presente nella confezione alcun HDD ma quelli compatibili sono dei brand più classici come Hitachi, Toshiba, Western Digital e naturalmente anche quelli proposti dalla stessa Zyxel.

 

Pro

Configurazione: Si rivela uno dei NAS più semplici da usare grazie ai suoi menu user friendly e all’applicazione per smartphone Zyxel Drive, che consente il controllo veloce da remoto.

Costo: Sebbene non sia distribuito con un HDD all’interno, ha comunque un prezzo vantaggioso in grado di far concorrenza ad altri brand più blasonati.

Modelli: Quello analizzato è un NAS a due slot ma è possibile anche optare per altri design fino a un massimo di quattro alloggiamenti per HDD.

 

Contro

Design: Non particolarmente curato ed è costituito principalmente da materiali plastici, bisogna quindi prestare attenzione quando viene maneggiato per evitare cadute e rotture accidentali.

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7. Fantec QB-35US3-6G Box Case Esterno per 4 Hard Disk

 

Tra i più venduti sul mercato abbiamo il NAS Fantec, dal prezzo contenuto e un design classico con sportello che si apre per mostrare gli alloggiamenti per quattro Hard Disk SATA I/II e III.

Il suo funzionamento è leggermente diverso rispetto a quello degli altri NAS che abbiamo analizzato poiché va collegato necessariamente a un computer tramite apposito cavo USB 3.0 o porta eSATA.

Si rivela sì economico ma con delle applicazioni limitate poiché non raggiungibile da altri dispositivi facenti parte della stessa rete.

Nella zona posteriore è presente una ventola da 80 x 80 mm che regola la temperatura degli HDD e dissipa il calore generato da questi ultimi verso l’esterno, evitandone il surriscaldamento.

Qualora foste interessati a varianti di dimensioni differenti, tramite il sito del venditore raggiungibile grazie al link sottostante, è possibile scegliere tra vari modelli che vedono un quantitativo minore o maggiore di alloggi per HDD:

andando da un minimo di due fino a un massimo di otto.

 

Pro

Modelli: Se il prodotto si presenta troppo grande o troppo piccolo, potrete optare per diversi dispositivi della compagnia tra cui quelli 2 Bay oppure 8 Bay, con capienze differenti.

Ventola: Quella interna ha dimensioni pari a 80 x 80 mm ed è cruciale nel normalizzare la temperatura evitando il surriscaldamento degli HDD alloggiati.

Slot: Al suo interno presenta quattro alloggiamenti per altrettanti hard disk, se consideriamo il prezzo contenuto è un affare per gli utenti che vogliono semplicemente gestire una gran mole di dati.

 

Contro

Cablato: Non è un vero e proprio NAS dal momento che non ha accesso alla rete e funziona solo se collegato a un computer tramite cavo eSata o USB 3.0.

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8. Buffalo NAS 220DE 2 Bays Diskless Enclos RAM 256 MB

 

Concludiamo la nostra carrellata di NAS con il prodotto più economico dell’intera lista, il 220DE a due slot proposto da Buffalo.

Il motivo del suo costo contenuto è innanzitutto da ricercarsi nella mancanza di un HDD nella confezione e, successivamente, nel quantitativo di RAM installato che raggiunge appena la sufficienza, ovvero 256 MB.

A permettergli di conquistarsi un posto nella classifica è la sua semplicità di utilizzo.

Trattandosi di apparecchi già configurati è possibile anche per i neofiti inizializzarli tramite il proprio smartphone grazie a una intuitiva interfaccia appositamente ottimizzata.

All’interno troviamo due slot per HDD, compatibile con dischi con fattore di forma sia da 3,5 sia da 2,5, la struttura è però completamente in plastica anche i frame interni per l’alloggiamento quindi è un prodotto da trattare con particolare cura per evitare rotture accidentali.

L’acquisto è consigliato esclusivamente a utenti che devono farne un uso casalingo mentre per aziende è necessario puntare su qualcosa di più affidabile e veloce.

 

Pro

Economico: Il prezzo estremamente basso del dispositivo è dettato dalla mancanza di un HDD nella confezione ma si rivela comunque un buon acquisto per chi ha già dischi pronti da inserire nel NAS.

Interfaccia: Può essere inizializzato direttamente da smartphone e presenta menù comprensibili anche a un neofita, che non dovrà quindi richiedere l’intervento di un tecnico specializzato.

Dischi: Potrete inserire quelli con fattore di forma da 2,5 o 3,5, non avrete dunque esigenza di acquistarne di appositamente compatibili con il prodotto Buffalo.

 

Contro

Materiali: La qualità globale di questi ultimi lascia un po’ a desiderare con una presenza di plastica superiore alla media, anche per quanto riguarda i frame interni che ospitano gli HDD.

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Guida per comprare un buon server NAS

 

Non tutti gli utenti sanno come scegliere un buon server NAS e molti meno ancora sanno addirittura cosa sia, pertanto abbiamo deciso di creare una guida apposita che possa chiarire tutti i vostri dubbi.

E facilitarvi il compito di selezione del prodotto qualora vogliate adoperare anche voi tali dispositivi. 

Quando parliamo di server NAS ci riferiamo ad apparecchi che fungono in un certo senso da archivio, al tempo stesso condiviso e accessibile da tutti i computer e dispositivi di una data rete.

Il termine NAS sta infatti per Network Attached Storage, ovvero archivio collegato alla rete.

Cose da sapere prima di acquistare

Vi starete sicuramente chiedendo a cosa serve un prodotto del genere quando oggigiorno abbiamo opzioni come il cloud storage offerto da compagnie come Google, per esempio, che garantiscono un ambiente di lavoro condiviso da qualsiasi angolo del mondo.

In realtà le differenze con il cloud sono molteplici e un NAS ha molte frecce al suo arco. 

Innanzitutto può fungere da media center grazie agli hard disk a esso collegati, potrete quindi archiviare video e foto in modo da liberare spazio sul vostro computer di lavoro e accedere ai file tramite la rete.

Una comodità per fotografi professionisti, per esempio, che lavorano su fotografie e filmati che spesso occupano decine di gigabyte per mantenere la massima qualità. 

Tale operazione sarebbe impossibile o particolarmente lenta da eseguire tramite il cloud a causa dell’eccessiva grandezza dei singoli file.

Il server NAS deve essere pensato come un’unità a sé stante, poiché è dotato di CPU, RAM e spesso anche sistema operativo, in modo da garantire sempre la massima efficienza.

 

Caratteristiche tecniche

Prima di addentrarci in numeri e hardware, bisogna sottolineare che la scelta può essere presa in base a due destinazioni d’uso: per ambiente lavorativo o casalingo.

Nel primo caso bisogna valutare anche la grandezza della propria azienda, se parliamo di un luogo di lavoro in cui molti utenti accedono simultaneamente a file archiviati sul NAS allora è necessario optare per un dispositivo particolarmente potente.

Con una CPU quad core per esempio e un quantitativo di RAM che superi ampiamente il gigabyte, pena il subire interruzioni costanti e rallentamenti sulle operazioni. 

Chi volesse invece installarlo in casa, magari per accedere semplicemente a tutto il proprio catalogo multimediale da qualsiasi computer o smartphone sia collegato alla rete internet, allora potrà optare per qualcosa di più economico e meno ingombrante.

Magari un sistema 2 Bay, ovvero con due slot per HDD o SSD.

Quali Hard Disk utilizzare

Per risparmiare è possibile acquistare un server NAS privo di sistema di archiviazione, è un’opzione valida per chi ha già un HDD in casa che vuole sfruttare senza dover spendere di più.

Prima di fare ciò, però, è consigliato dare sempre un’occhiata alla lista compatibilità presentata nella scheda tecnica dei singoli prodotti.

Per capire innanzitutto i brand che funzionano con il server NAS, solitamente i più popolari come Toshiba e Western Digital, ma anche il fattore di forma.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, il fattore di forma non è altro che la grandezza del disco: quelli da 2,5” sono HDD interni, senza scocca esterna e solitamente collegati direttamente a una scheda madre.

Quelli da 3,5” invece sono i cosiddetti hard disk esterni, collegabili anche tramite cavo USB. Un server NAS compatibile con entrambi potrebbe evitarvi problemi qualora in futuro vogliate sostituirli con altri.

Non dimentichiamo infine anche i Solid State Drive, ovvero i supporti del futuro, molto più veloci di un classico hard disk e quindi ideali per gli ambienti lavorativi.

Questi ultimi hanno un costo generalmente più alto, anche se recentemente i prezzi sono divenuti accessibili a tutte le fasce di utenti.

Quindi vi consigliamo di prendere in considerazione NAS compatibili con gli SSD dal momento che diverranno sempre più popolari, sostituendo anche gli HDD in un non troppo lontano futuro.

 

 

 

Come realizzare un server NAS casalingo

 

Se avete alcuni componenti hardware in casa e, piuttosto che acquistare il miglior server NAS sul mercato avete intenzione di costruirvene uno da soli, sappiate che avrete bisogno innanzitutto di un case per inserire tutti i pezzi all’interno.

La scelta migliore in questo caso è qualcosa di poco ingombrante, magari un Mini o Micro ATX, case compatti ed eleganti dalla popolarità crescente.

Trattandosi di un assemblato personale, potrete scegliere qualsiasi scheda hardware desideriate, con una CPU che sia però dual o quad core o abbia quantomeno un dissipatore passivo, per non dover installare altre componenti.

Un quantitativo di RAM sufficiente è pari ad almeno 1 GB, la DDR3 a tal proposito si rivela molto economica e performante.

Per l’alimentazione invece potrete utilizzare un pico PSU da 90 watt, più che sufficiente per gestire la scheda madre e due hard disk.

 

 

Installazione sistema operativo

Se volete spendere davvero poco e non desiderate acquistare licenze di OS costosi, è possibile optare per delle soluzioni completamente gratuite come per esempio il sistema operativo FreeNAS, scaricabile online sull’apposito sito.

Il suo utilizzo però potrebbe essere più complesso del normale, soprattutto se siete neofiti e non avete ben chiaro il suo funzionamento. 

Per installarlo sul NAS avrete diverse modalità: installazione direttamente su HDD o SSD inseriti nel dispositivo; chiavetta USB o in alternativa un lettore di schede microSD che possa essere collegato tramite USB.

Sul dispositivo di archiviazione prescelto dovrete inserire, seguendo le istruzioni di FreeNAS, il programma che una volta installato potrà essere utilizzato per diverse operazioni.

RAID

Per sfruttare questa tecnologia, il cui acronimo significa in italiano “insieme ridondante di dischi indipendenti” è di vitale importanza collegare in parallelo due HDD uguali, che siano dunque dello stesso brand e con lo stesso taglio.

Il vantaggio di questa operazione è nell’aumento della velocità di scrittura e di lettura nonché una maggiore sicurezza dei dati salvati sui dischi.

Per realizzare questa configurazione, però, è molto importante avere delle conoscenze di base al fine di evitare danni a tutti i propri supporti di archiviazione.

 

 

 

Domande frequenti

 

Cos’è un server NAS?

Il termine NAS è un acronimo che sta per l’inglese Network Attached Storage, traducibile con archivio collegato alla rete.

Questi apparecchi fungono quindi da contenitori dati che vengono condivisi con altri dispositivi, da computer a smartphone, quando collegati tutti alla stessa rete. 

Vi starete probabilmente chiedendo se non è meglio acquistare, considerati i prezzi, un semplice hard disk esterno dove salvare i propri dati, in realtà però il server NAS offre una comodità maggiore soprattutto per aziende piccole, medie e grandi.

Poiché i documenti necessari sono immediatamente accessibili dagli addetti e possono essere stampati velocemente, controllati, scaricati e così via.

Anche utenti privati possono decidere di optare per questi dispositivi, dando la possibilità a tutti i membri della famiglia di accedervi per salvare foto, video o anche documenti importanti.

Come funziona un server NAS?

Rispetto a un hard disk esterno, il server NAS possiede varie componenti in comune con un computer, troviamo quindi non solo lo spazio di archiviazione dove salvare fisicamente i file ma anche:

  • una CPU
  • un quantitativo variabile di memoria RAM
  • una scheda di rete per interfacciarsi con altri apparecchi
  • persino il sistema operativo

Collegando una stampante al NAS è possibile inviare in stampa immediatamente i documenti di cui avete bisogno mentre se invece preferite usarlo per salvare i video del circuito di videosorveglianza potrete collegare delle telecamere IP.

L’uso più comune che ne fanno gli utenti privati è però quello di media server, ovvero un luogo dal quale attingere video e musica precedentemente salvati, da visualizzare direttamente sul proprio televisore di casa.

 

NAS o Cloud, quale scegliere?

Innanzitutto, quali sono le differenze tra i due? Per quanto riguarda il NAS, avrete ormai capito che pur trattandosi di un modulo che sfrutta la connessione di rete, ha in realtà tutti i dati salvati fisicamente su HDD o SSD agganciati al modulo.

Il Cloud invece è spazio di archiviazione offerto da gestori, come per esempio Apple o Google, che cedono spazio sui propri server, previo pagamento, per rendere i file dei singoli utenti sempre disponibili in qualsiasi momento.

Il vantaggio del Cloud è l’accessibilità ovunque ci si trovi, se lavorate solo con il vostro notebook e vi spostate continuamente, un server NAS potrebbe quindi non essere la scelta migliore.

D’altro canto però lo spazio su Cloud è costoso e limitato e quando si parla di file di dimensioni notevoli, come foto e video su cui lavorano i professionisti del settore, l’accesso potrebbe essere anche molto lento.

L’aspetto positivo del NAS è dato dall’estrema velocità con cui si accede ai singoli documenti, permettendo anche una reattività migliore in fase di backup che richiede molto meno tempo rispetto a quello effettuato sul Cloud.

In realtà dunque non ne esce delineato un chiaro vincitore poiché entrambi i sistemi hanno i propri pregi e difetti e sarete costretti a scegliere l’offerta migliore in base alle vostre esigenze.

 

 

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