Paxvapor PAX 3 – Recensione

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Principale Vantaggio

Design all’avanguardia per un prodotto considerato uno dei migliori vaporizzatori attualmente presenti sul mercato. La doppia funzione di gestione degli ingredienti da un lato consente di utilizzare essenze secche o liquidi, mantenendo e conservando a dovere l’aroma e il gusto della sostanza originale, con un indicatore LED che segnala quando il vaporizzatore è pronto all’uso, aggiungendo anche al tutto la vibrazione.

 

Principale Svantaggio

Al di là di una qualità costruttiva che tocca l’eccellenza, emergono però alcune perplessità riguardo la temperatura raggiunta dall’oggetto. Il vaporizzatore, infatti, tende a scaldarsi eccessivamente se utilizzato per un lungo periodo, costringendo di fatto l’utente a spegnerlo per lasciare che si raffreddi. 

 

Verdetto: 9.4/10

Il PAX 3 è un prodotto pensato per offrire il meglio in quanto a design, con una capacità e un sistema di caricamento che trova nella doppia gestione degli aromi il suo punto di forza. 

La batteria è studiata per offrire una durata complessiva molto soddisfacente, in grado con una carica completa di gestire tra le otto e le dieci sessioni. Il passaggio da una scelta all’altra di aroma secco o liquido avviene con una transizione rapida e intuitiva. L’aggiunta poi di un’app dedicata offre un quadro ancora più preciso su valori come temperatura, carica residua e tipologia di vaporizzazione.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Estetica

Anche per un prodotto come il vaporizzatore, la linea e un certo gusto per finiture più o meno minimal dimostra come l’occhio vuole sempre la sua parte. Paxvapor e la linea PAX 3 rientrano pienamente in questa ottica, sposata in toto facendo affidamento su un prodotto da una parte compatto e dall’altra progettato per ricordare un profumo, un mini powerbank, camuffando così abilmente la sua natura di vaporizzatore. 

Un discorso che prosegue anche nei colori e toni scelti, dal classico ed elegante nero, passando per una tinta argentata o dorata. Compattezza poi è l’altra parola d’ordine scelta dal brand. Il vaporizzatore resta ben saldo in una mano con tasti e indicatori minimal che permettono di gestire con un semplice tocco tutta la situazione modificando i diversi parametri.

Funzionalità principali

La linea PAX3 ha tra gli aspetti più interessanti una gestione duplice degli aromi, pensata per quanti amano le essenze secche ma non disdegnano anche un passaggio a tipologie liquide. In entrambi i casi la questione è presto risolta, data la piena compatibilità del prodotto. 

La stessa transizione da un tipo di fumata classica a una svapata con produzione di una bella nuvola di fumo, avviene con la semplice pressione di un tasto, assecondando così i gusti e le voglie del momento. Il sistema di riscaldamento e preparazione della miscela si attiva in tempi brevi, così da fornire il giusto supporto in soli 22 secondi. Una tecnologia di riscaldamento che viaggia in parallelo con una durata della batteria da prodotto di alta gamma, con la possibilità di gestire fino a dieci sessioni di svapata prima di dover ricollegare il dispositivo.

 

Interfaccia

Esternamente non ci sono pulsanti o altri elementi che possono essere premuti e che danno troppo nell’occhio. Il sistema è progettato per accendersi quando il vaporizzatore è collocato in posizione orizzontale, mentre si spegne nel momento in cui viene sistemato in verticale. 

Attraverso una segnalazione LED l’utente comprende quando il supporto è carico, regolando anche attraverso la vibrazione le informazioni legate alla disponibilità. Il collegamento Bluetooth favorisce la connessione anche via cellulare, con un monitoraggio via app che controlla e gestisce gli aspetti essenziali grazie a cui godersi una svapata del proprio aroma preferito. 

 

Affidabilità

La linea del prodotto è studiata per durare a lungo nel tempo, mantenendo anche un design e una cura costruttiva che non è solo forma ma anche sostanza. Dal doppio sistema con cui poter gestire gli aromi, in forma secca o liquida, passando per la segnalazione sulla raggiunta carica della batteria. 

Si vede dunque come Paxvapor insiste su una linea che a un costo superiore al resto si pone come punto di riferimento per chi desidera un oggetto di fascia alta con ottimi risultati sul gusto, la temperatura e il tipo di aspirazione scelta. Tempi di ricarica ridotti al minimo e una tempistica molto soddisfacente anche sul fronte del riscaldamento, con 22 secondi necessari a mandare a temperatura e consentire così una fumata soddisfacente e fino a un massimo di 8-10 sessioni per ricarica.

 

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