Televisione e realtà virtuale

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

Vedere un bel film con gli amici, comodamente seduti sul divano, è sempre un piacere ma qualcuno pensa lo possa essere anche tramite la realtà virtuale.

 

La realtà virtuale è una delle tecnologie più avveniristiche degli ultimi anni sebbene esista già da molto tempo a livello sperimentale e militare. Basta ricordarsi del film Il Tagliaerbe con Pierce Brosnan, tratto dall’omonimo racconto di Stephen King. Nella pellicola un uomo diventa cavia degli esperimenti di uno scienziato appassionato di realtà virtuale, sulla quale conduce diversi esperimenti. Ne è passato di tempo dal Tagliaerbe, specialmente se consideriamo che la pellicola risale all’ormai lontano 1992.

Dopo qualche anno di silenzio la VR o Virtual Reality è tornata a stupire gli utenti con esperienze sensoriali davvero incredibili. Anticipata da scrittori di fantascienza del genere cyberpunk come William Gibson e George Alec Effinger, preceduti a loro volta da alcune idee di Philip K. Dick, questa tecnologia dovrebbe permetterci di entrare completamente in dei mondi paralleli dove potremo interagire con i loro abitanti o semplicemente fare tutto quello che vogliamo. Immaginate alla possibilità di spiccare il volo semplicemente desiderandolo, stando però seduti sul divano. L’esperienza viene spesso associata a quella del sogno o del sogno lucido, dato che vedremo tutto direttamente dai nostri occhi.

 

Che cosa ci aspetta

Se avete avuto modo di provare un casco per la realtà virtuale, probabilmente alla fine dell’esperienza vi sarete sentiti spaesati, come se vi foste appena svegliati e catapultati di nuovo nella realtà. Ma non è forse anche la nostra una realtà virtuale? Se si riuscisse davvero a perfezionare questa tecnologia al punto da renderla realistica, chi potrà poi stabilire cosa è vero e cosa è falso? D’altronde il nostro cervello crede reale ciò che vede.

Certo al momento è ancora troppo presto per arrivare a questi livelli di disorientamento, la realtà virtuale viene al momento applicata in larga parte per i videogame, sebbene anche in questo campo faccia un po’ fatica ad avere il successo che molti si aspettano.

Il punto è che il videogame ha delle dinamiche tutte sue, sovent estremamente complesse e che difficilmente si possono integrare interamente come VR. Questo anche perché spesso i caschi della realtà virtuale come l’HC Vive o l’Oculus Rift al momento limitano l’azione allo sguardo e alle due mani. I titoli esclusivi che richiedono l’utilizzo di questi dispositivi infatti solitamente hanno dei controlli tattili che permettono all’utente di interagire con gli oggetti e i personaggi, ma allo stesso tempo risultano molto limitati. Inoltre i giochi in VR sono limitati alla visuale in prima persona per ovvi motivi, mentre invece sul mercato riscuotono moltissimo successo i giochi di ruolo o i titoli d’azione in terza persona.

 

 

Non alla portata di tutte le tasche

Bisogna anche contare che i visori per il VR al momento hanno dei prezzi davvero proibitivi e possono funzionare solo con console di ultima generazione e schede video per PC altrettanto costose. Altro punto a sfavore è la sensazione di vertigini causata dall’utilizzo eccessivo dei visori che può portare a nausea o nel peggiore dei casi al vomito. Non tutti quindi si possono permettere il lusso di provare la realtà virtuale.

Diciamo che al momento la realtà virtuale è un po’ in un limbo, ma questo non impedisce ad alcune società di provare a spingere in avanti il prodotto, cercando di tirarlo fuori da questo stato di interesse\disinteresse nel quale si trova.

 

Oculus TV

Tra tutte, la meno sospettabile ad interessarsi a questa tecnologia è stato il social network Facebook che ha intenzione di lanciare un Oculus TV. Questo nuovo dispositivo dovrebbe permettere agli utenti di guardare film e spettacoli TV indossando un visore per la realtà virtuale chiamato Oculus GO.

A differenza di HTC Vive e Oculus Rift, il prodotto di Facebook non sarà legato esclusivamente al mondo dei videogiochi, ma vuole cercare di portare le tecnologie del VR nel mondo del cinema. Il progetto consiste nella creazione di un ‘hub’, ovvero un luogo dove l’utente verrà trasportato tramite la realtà virtuale e dove potrà muoversi a piacimento passando da una stanza all’altra per la visione di diversi spettacoli. Stando a quanto dichiarato dalla società, l’esperienza di Oculus GO potrà essere condivisa anche con altre persone.

Facebook non è l’unica però ad investire nella realtà virtuale, anche Netflix e Hulu si sono interessate e si stanno lanciando nella creazione di stanze in realtà virtuale alle quali accedere grazie a visori per la realtà aumentata. Si vuole creare un soggiorno condiviso dove utenti da varie parti del mondo possono unirsi per vedere film insieme e addirittura tirare pop corn e bibite virtuali contro lo schermo per esprimere il loro dissenso verso il film.

Non è ben chiaro come questa applicazione possa essere in qualche modo vantaggiosa o interessante. Vedere uno schermo da un visore non sembra poi così accattivante, anche se in realtà diversi utenti hanno espresso interesse nei confronti di questi avveniristici ‘cinema’ virtuali.

 

 

Il veicolo giusto sarà lo sport?

Per i programmi sportivi invece sono state pensate alcune soluzioni decisamente più accattivanti, come ad esempio quella di assistere ad un vero match come se fossimo sugli spalti, potendo ammirare attorno a noi l’intero stadio virtuale. In quest’ottica sarà importante dotarsi anche di un impianto home theatre di alto livello, in modo che la combinazione visiva e sonora restituisca un’esperienza quanto più realistica possibile. Si tratta sempre di sperimentazioni, ma una simile idea potrebbe soddisfare molti fan dello sport.

Come abbiamo visto la realtà virtuale può avere molteplici applicazioni, ma al momento rimane una tecnologia ancora troppo limitata alla vista. Resta da vedere se in futuro si riuscirà a collegare anche gli altri sensi e soprattutto ideare un sistema di movimento reale. L’idea di un vero e proprio cyberspazio condiviso, come quella lanciata da Facebook per il cinema virtuale sicuramente stuzzica la fantasia, ma allo stesso tempo forse rischia di diventare un concetto un po’ troppo alienante.

 

 

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