Tutto quello che c’è da sapere sull’IPTV

Ultimo aggiornamento: 16.04.25

 

Se non avete una profonda conoscenza del nuovo modo di guardare i programmi televisivi, vi invitiamo a leggere con estrema attenzione la nostra guida che vi chiarirà tutti i dubbi in merito. 

 

Anche se non siete particolarmente interessati al mondo della tecnologia e delle nuove metodologie di trasmissione di programmi televisivi, avrete quasi sicuramente sentito parlare di IPTV. Ma cosa significa questo termine che oggi sembra essere praticamente ovunque?

Si tratta di un acronimo che sta per “Internet Protocol Television”, ovvero TV attraverso dati internet. In realtà è molto più semplice di ciò che sembra, se normalmente infatti i segnali dei programmi TV sono captati dalle antenne che sono generalmente installate sui tetti, quelli IPTV sono accessibili grazie alla rete internet, non avrete dunque bisogno di una costosa antenna ma semplicemente di un modem/router e una connessione internet.

 

Tipologie di IPTV

Non tutte le IPTV sono uguali, ne esistono infatti di diverse tipologie. Partiamo dunque dalla più popolare e semplice da identificare, quella dei VOD, altro acronimo che sta per “video on demand”. Questi servizi, previo abbonamento, permettono di selezionare in qualsiasi momento un video dal catalogo messo a disposizione degli utenti e riprodurlo su televisori, smartphone, tablet, notebook o qualsiasi apparecchio abbia uno schermo e supporto all’applicazione relativa.

Un chiaro esempio è il popolare Netflix ma in questa categoria rientrano anche molti altri servizi come Amazon Prime Video, Infinity, Timvision e così via. Non bisogna seguire alcun tipo di programmazione né accendere il proprio dispositivo nel momento in cui viene trasmesso il film poiché tutto è sempre a vostra immediata disposizione. Un sistema che ha cambiato completamente il volto dell’intrattenimento multimediale e che ha messo in ombra il classico ruolo dei programmi televisivi.

La seconda tipologia è anche chiamata “time shifted IPTV”. Questa è utilizzata principalmente da grandi emittenti televisive, nel Regno Unito per esempio c’è la BBC mentre in Italia la RAI, che con proprie applicazioni scaricabili gratuitamente su qualsiasi dispositivo, permettono di vedere programmi andati in onda anche giorni prima, quindi in differita. Un sistema che si discosta leggermente dal VOD ma non è completamente estraneo al concetto di “guarda quello che vuoi, dove vuoi”.

Infine, la terza e ultima tipologia è il “simulcasting”, ovvero la trasmissione in diretta tramite internet. Generalmente meno popolare per trasmissioni come film e serie TV ma molto in voga per quanto riguarda eventi sportivi, musicali e simili.

Per godere del massimo della qualità della IPTV è necessario avere una connessione di qualità. Dimenticate dunque la vetusta ADSL se volete vedere una partita di calcio in simulcasting o se volete godervi un film in 4K sul vostro nuovo televisore dalla risoluzione Ultra HD. La connessione raccomandata per usare IPTV è quella a fibra ottica, quelle con una velocità inferiore potrebbero restituire esperienze poco soddisfacenti.

IPTV illegale?

Finora abbiamo discusso solo dell’aspetto legale della IPTV, tuttavia esiste anche un aspetto più nascosto e meno legittimo, perseguibile a norma di legge. In alcuni casi, infatti, le IPTV vengono utilizzate per trasmettere canali a pagamento o criptati, in maniera completamente gratuita o pagando terzi che si appropriano così, illegalmente, di profitti che non spetterebbero loro.

La lotta alle IPTV illegali è molto sentita anche nel nostro Paese, con una fetta della popolazione che cade nella trappola di molti rivenditori. Ricordate dunque che l’unico modo di utilizzare IPTV è tramite canali completamente legali e legittimi, sfruttando applicazioni certificate e verificate scaricabili da negozi online come Google Play Store, Apple Store, Amazon Store e simili.

È molto importante diffidare di utenti che pubblicizzano canali privati a pochi euro al mese poiché per effettuare un giro di vite le sanzioni e anche il carcere non sono più previsti solo per chi vende i servizi, ma anche per chi li acquista. Si va incontro anche a vere e proprie truffe, con canali che funzionano per qualche giorno per poi essere completamente oscurati, dal momento che i colossi del settore si muovono velocemente per modificare i protocolli di streaming.

I rischi che l’acquirente compie sono stati chiarti dalla Corte di Cassazione, che con recenti sentenze ha previsto delle sanzioni per chi sfrutta abbonamenti illegali per vedere contenuti provenienti da Sky o Netflix. Le multe vanno da 2.500 euro fino a superare i 25.000, con casi più gravi che prevedono persino la reclusione fino a tre anni. Prima di utilizzare servizi illegali, dunque, è bene chiedersi se valga davvero la pena rischiare tali sanzioni pur di non pagare un canone che, grazie alla concorrenza e la competizione tra colossi, è oggi più basso che mai.

 

Programmi per IPTV

Qualora voleste realizzare delle liste personalizzate di canali in chiaro da poter vedere tramite il vostro provider internet, esistono alcuni programmi come Kodi, VLC e SimpleTV, per quanto riguarda l’ambiente Windows, mentre su Android avrete una scelta più vasta e oltre l’onnipresente Kodi avrete anche IPTV Core, IPTV Extreme e Lazy IPTV.

Scaricando e installando uno di questi programmi vi basterà aggiungere nella riproduzione la vostra personale lista M3U, nella quale sono contenuti i canali che avete intenzione di visualizzare. Le liste legali e gratuite sono disponibili su internet per tutti gli utenti che lo desiderano, tutto ciò che dovrete fare è effettuare una piccola ricerca tramite un browser e avrete accesso a una vasta gamma di liste.

 

Usare il televisore di casa

Qualora preferiate sfruttare l’IPTV tramite il TV in salotto, potrete decidere di acquistare il miglior smart TV box sul mercato. Per riconoscerlo dovrete prendere in considerazione alcuni dettagli facilmente reperibili dalle schede tecniche, come la memoria RAM, che influisce sulla reattività del sistema e la capacità di aprire applicazioni senza dover attendere troppo tempo; la memoria di archiviazione, importante qualora decidiate di salvare un gran numero di app o addirittura trasferire file video e audio sul TV box stesso; il sistema operativo – preferibilmente Android per una maggiore quantità di applicazioni scaricabili – e ultimo ma non ultimo, la compatibilità con i vari servizi.

Per questo elemento vi consigliamo un apparecchio compatibile con Netflix e Kodi, in questo modo potrete sfruttare sia IPTV VOD, nel primo caso, sia liste M3U personali utilizzando il popolare programma Kodi.

Utilizzare IPTV sul proprio smartphone

Generalmente quando si parla di IPTV si fa riferimento a programmi e applicazioni per il proprio televisore, tuttavia dal momento che gli smartphone vengono utilizzati sempre più per la visione di contenuti multimediali, sono apparse app, principalmente per i dispositivi che utilizzano il sistema operativo Android, che consentono di gestire le proprie liste personali o pubbliche per vedere tali contenuti in qualsiasi momento, anche quando non siete a casa.

Tra le app più utilizzate troviamo l’onnipresente Kodi, Lazy IPTV, Perfect Cast IPTV, IPTV Core, IPTV Extreme, Perfect Player IPTV, sebbene ve ne siano molte altre.

Prendiamo dunque come esempio Lazy IPTV, uno tra i migliori attualmente disponibili su Android grazie allo spazio occupato particolarmente esiguo e la sua velocità. Una volta effettuata la ricerca sul Play Store di Google potrete iniziare il download sia su smartphone sia su tablet. Una volta scaricato e installato, sarete pronti per avviare l’applicazione.

Dal menu principale dovrete toccare la voce Nuova Playlist, successivamente dovrete selezionare la fonte della lista, sia essa tramite internet o tramite file in memoria. Se avete un file m3u che volete utilizzate, dovrete selezionare la seconda opzione mentre se volete sfruttare un link dal web la prima. Attendete il caricamento e avrete così accesso la specifica lista di canali selezionata.

 

Il VPN, una soluzione per utilizzare IPTV

Se non sapete cosa sia un VPN, ve lo spieghiamo in breve noi. L’acronimo sta per Virtual Private Network e consente la creazione di una rete privata virtuale per mantenere privacy e anonimato. Generalmente quando si naviga su internet si lasciano tracce che possono essere utilizzate dai grandi colossi commerciali per creare un vostro profilo e sottoporvi pubblicità mirata al fine di incrementare il volume di vendite di un determinato prodotto. Solitamente il VPN viene quindi utilizzato per schermare la propria connessione ed evitare che terzi accedano ai propri dati privati. Non sono dunque solo i pirati informatici che compiono operazioni illegali a sfruttare i VPN ma anche semplici cittadini preoccupati della propria privacy. I sistemi di VPN sono generalmente a pagamento e criptando il traffico del web mascherano l’IP del paese di provenienza con uno di un’altra regione o nazione.

Spesso il VPN viene utilizzato anche per guardare IPTV, magari per vedere canali stranieri a cui non potreste accedere nemmeno con abbonamenti specifici.

 

Quale VPN scegliere?

Se siete interessati a un abbonamento a un servizio VPN, al momento è possibile trovarne una gran quantità come Express VPN, CyberGhost, Surfshark oppure NordVPN, utilizzabili anche nel nostro Paese. Per effetture la scelta dovrete prendere in considerazione la destinazione di utilizzo, se per esempio avete un regolare abbonamento a Netflix ma volete accedere anche al catalogo statunitense, per esempio, avrete bisogno di un servizio VPN che allochi una gran quantità di banda con connessioni veloci. ExpressVPN in tal senso è uno dei più interessanti poiché offre tremila server su 160 aree geografiche situate in quasi 100 paesi. Ottimo anche dal punto di vista della sicurezza grazie alla crittografia AES-256 e il firmware custom che consente l’uso di dispositivi esterni come Amazon Fire Stick.

Molto semplice da utilizzare e pratico invece Surfshark, dedito particolarmente a garantire un’estrema sicurezza degli abbonati con un sistema “kill switch” che blocca la perdita dei dati se si interrompe la connessione. L’abbonamento a Surfshark prevede uso illimitato di dispositivi, potrete quindi collegare simultaneamente sia computer, siano essi desktop o notebook, così come tablet, smartphone e apparecchi esterni come il Fire TV Stick di Amazon.

Come usare VPN

Dopo aver effettuato l’abbonamento al servizio che preferite, dovrete assicurarvi di scaricare l’applicazione su smartphone o PC. Aprendo l’app potrete quindi decidere il server a cui collegarvi tra quelli disponibili, ricordate che i servizi che offrono maggiori server in tutto il mondo saranno anche quelli più costosi, se non avete esigenza di collegarvi in paesi poco coperti, quindi, potrete optare per VPN che offrono solo quelli più interessanti come gli Stati Uniti.

Una volta selezionato il server il traffico verrà immediatamente criptato e la vostra posizione originale sarà nascosta dietro il nuovo server che fungerà da schermo. Come potete notare l’uso è molto semplice e potrete navigare senza preoccupazioni di sorta. Sottolineiamo comunque che l’uso di VPN non deve essere una scusa per impelagarsi in attività illegali nel nostro Paese, cosa per cui sono comunque previste pesanti sanzioni.

 

 

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Se non avete una profonda conoscenza del nuovo modo di guardare i programmi televisivi, vi invitiamo a leggere con estrema attenzione la nostra guida che vi chiarirà tutti i dubbi in merito.

Anche se non siete particolarmente interessati al mondo della tecnologia e delle nuove metodologie di trasmissione di programmi televisivi, avrete quasi sicuramente sentito parlare di IPTV. Ma cosa significa questo termine che oggi sembra essere praticamente ovunque? 

Si tratta di un acronimo che sta per “Internet Protocol Television”, ovvero TV attraverso dati internet. In realtà è molto più semplice di ciò che sembra, se normalmente infatti i segnali dei programmi TV sono captati dalle antenne che sono generalmente installate sui tetti, quelli IPTV sono accessibili grazie alla rete internet, non avrete dunque bisogno di una costosa antenna ma semplicemente di un modem/router e una connessione internet.

 

Tipologie di IPTV

Non tutte le IPTV sono uguali, ne esistono infatti di diverse tipologie. Partiamo dunque dalla più popolare e semplice da identificare, quella dei VOD, altro acronimo che sta per “video on demand”. Questi servizi, previo abbonamento, permettono di selezionare in qualsiasi momento un video dal catalogo messo a disposizione degli utenti e riprodurlo su televisori, smartphone, tablet, notebook o qualsiasi apparecchio abbia uno schermo e supporto all’applicazione relativa. 

Un chiaro esempio è il popolare Netflix ma in questa categoria rientrano anche molti altri servizi come Amazon Prime Video, Infinity, Timvision e così via. Non bisogna seguire alcun tipo di programmazione né accendere il proprio dispositivo nel momento in cui viene trasmesso il film poiché tutto è sempre a vostra immediata disposizione. Un sistema che ha cambiato completamente il volto dell’intrattenimento multimediale e che ha messo in ombra il classico ruolo dei programmi televisivi.

La seconda tipologia è anche chiamata “time shifted IPTV”. Questa è utilizzata principalmente da grandi emittenti televisive, nel Regno Unito per esempio c’è la BBC mentre in Italia la RAI, che con proprie applicazioni scaricabili gratuitamente su qualsiasi dispositivo, permettono di vedere programmi andati in onda anche giorni prima, quindi in differita. Un sistema che si discosta leggermente dal VOD ma non è completamente estraneo al concetto di “guarda quello che vuoi, dove vuoi”.

Infine, la terza e ultima tipologia è il “simulcasting”, ovvero la trasmissione in diretta tramite internet. Generalmente meno popolare per trasmissioni come film e serie TV ma molto in voga per quanto riguarda eventi sportivi, musicali e simili.

Per godere del massimo della qualità della IPTV è necessario avere una connessione di qualità. Dimenticate dunque la vetusta ADSL se volete vedere una partita di calcio in simulcasting o se volete godervi un film in 4K sul vostro nuovo televisore dalla risoluzione Ultra HD. La connessione raccomandata per usare IPTV è quella a fibra ottica, quelle con una velocità inferiore potrebbero restituire esperienze poco soddisfacenti.

 

IPTV illegale?

Finora abbiamo discusso solo dell’aspetto legale della IPTV, tuttavia esiste anche un aspetto più nascosto e meno legittimo, perseguibile a norma di legge. In alcuni casi, infatti, le IPTV vengono utilizzate per trasmettere canali a pagamento o criptati, in maniera completamente gratuita o pagando terzi che si appropriano così, illegalmente, di profitti che non spetterebbero loro. 

La lotta alle IPTV illegali è molto sentita anche nel nostro Paese, con una fetta della popolazione che cade nella trappola di molti rivenditori. Ricordate dunque che l’unico modo di utilizzare IPTV è tramite canali completamente legali e legittimi, sfruttando applicazioni certificate e verificate scaricabili da negozi online come Google Play Store, Apple Store, Amazon Store e simili.

È molto importante diffidare di utenti che pubblicizzano canali privati a pochi euro al mese poiché per effettuare un giro di vite le sanzioni e anche il carcere non sono più previsti solo per chi vende i servizi, ma anche per chi li acquista. Si va incontro anche a vere e proprie truffe, con canali che funzionano per qualche giorno per poi essere completamente oscurati, dal momento che i colossi del settore si muovono velocemente per modificare i protocolli di streaming.

 

Programmi per IPTV

Qualora voleste realizzare delle liste personalizzate di canali in chiaro da poter vedere tramite il vostro provider internet, esistono alcuni programmi come Kodi, VLC e SimpleTV, per quanto riguarda l’ambiente Windows, mentre su Android avrete una scelta più vasta e oltre l’onnipresente Kodi avrete anche IPTV Core, IPTV Extreme e Lazy IPTV.

Scaricando e installando uno di questi programmi vi basterà aggiungere nella riproduzione la vostra personale lista M3U, nella quale sono contenuti i canali che avete intenzione di visualizzare. Le liste legali e gratuite sono disponibili su internet per tutti gli utenti che lo desiderano, tutto ciò che dovrete fare è effettuare una piccola ricerca tramite un browser e avrete accesso a una vasta gamma di liste.

 

Usare il televisore di casa

Qualora preferiate sfruttare l’IPTV tramite il TV in salotto, potrete decidere di acquistare il miglior smart TV box sul mercato. Per riconoscerlo dovrete prendere in considerazione alcuni dettagli facilmente reperibili dalle schede tecniche, come la memoria RAM, che influisce sulla reattività del sistema e la capacità di aprire applicazioni senza dover attendere troppo tempo; la memoria di archiviazione, importante qualora decidiate di salvare un gran numero di app o addirittura trasferire file video e audio sul TV box stesso; il sistema operativo – preferibilmente Android per una maggiore quantità di applicazioni scaricabili – e ultimo ma non ultimo, la compatibilità con i vari servizi. 

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