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Obiettivi fotografici: tutto quello che dovete sapere

 

Ogni appassionato di fotografia che si rispetti sa quanto è importante dotare la propria reflex di più di un obiettivo, così da poter decidere, a seconda della situazione e del tipo di soggetto da ritrarre, quale utilizzare, così da ottenere i migliori risultati possibili. In questa pagina abbiamo deciso di entrare nel merito di questi fondamentali accessori, in modo particolare per quanti stanno facendo i primi passi nel mondo della fotografia e vogliono informarsi prima di decidere quale obiettivo comprare: noi abbiamo preso spunto da uno studio di idealo, un comparatore di prezzi e opinioni online.

 

Le tipologie di obiettivi

Sostanzialmente è possibile suddividere gli obiettivi in due grandi categorie: quelli a ottica fissa e gli zoom (a ottica variabile). Nel primo caso si tratta di apparecchi che hanno una lunghezza focale (ovvero la distanza tra la lente e il sensore) fissa, il che “obbliga” il fotografo a doversi spostare fisicamente per ottenere l’inquadratura desiderata, senza poter sfruttare le variazioni assicurate dallo zoom. Tipicamente i modelli a ottica fissa vantano una superiore apertura del diaframma (che regola la quantità di luce che attraversa l’obiettivo) nonché una qualità media più elevata anche per gli obiettivi di fascia media. 

Lo zoom, grazie alla presenza di gruppi ottici più complessi, è in grado di modificare l’assetto delle lenti e consente di sfruttare più lunghezze focali, assicurando una grande versatilità di utilizzo (si pensi alle pressoché infinite possibilità di variazione dell’inquadratura di un paesaggio). Di contro i compromessi costruttivi per la loro realizzazione rende queste ottiche mediamente meno luminose rispetto a quelle fisse. 

Diciamo che un appassionato di fotografia dovrebbe avere nella propria dotazione almeno un obiettivo per ciascuna categoria, così da assicurarsi una buona possibilità di scelta in base al tipo di soggetto e alla situazione di scatto. 

 

Aspetti di cui tenere conto prima dell’acquisto

Come abbiamo visto gli obiettivi non sono tutti uguali e non lo sono nemmeno dal punto di vista delle caratteristiche costruttive, in modo particolare per quel che riguarda la tipologia di innesto (detto a baionetta). Tipicamente si potrebbe pensare che acquistando un obiettivo della stessa marca del corpo macchina si vada a colpo sicuro ma non sempre è così, inoltre il mercato è pieno di apparecchi “compatibili” realizzati da aziende di terze parti e che hanno il vantaggio di un prezzo di vendita più economico. 

Per non commettere errori è indispensabile tenere in considerazione due elementi: tipologia dell’innesto e formato del sensore. Nel primo caso è sufficiente prestare un minimo di attenzione a quale tipo di baionetta accetta la vostra macchina fotografica, sapendo per esempio che i modelli Nikon sono di tipo F (per le DSLR) o Z (per le DSLM) mentre quelli Canon sono di tipo EF, EF-S e RF (per le DSLR) ed EF-M (per le DSLM). Come accennato è altresì possibile rivolgersi alla produzione di aziende rinomate come Tamron, Tokina o Carl Zeiss, assicurandosi di scegliere il modello adatto (cosa sempre specificata nelle caratteristiche tecniche di ogni obiettivo). 

Nella scelta è importante tenere in considerazione il formato della fotocamera perché, in particolare dopo l’avvento dei digitale nel 35mm, hanno visto la luce tanti obiettivi ad hoc, pensati per specifiche dimensioni del sensore. Ecco perché è bene fare attenzione. Per esempio un obiettivo realizzato per una fotocamera APS-C, sebbene possa essere montato su una Full Frame, garantirà una qualità notevolmente inferiore, con addirittura la presenza di un’area scura in corrispondenza dei bordi. Nel caso degli obiettivi per le Full Frame, questi non danno problemi se utilizzati sulle APS-C. 

Quanto spendere

Per completare il discorso è necessario fare una breve considerazione sulla spesa che comporta acquistare uno o più obiettivi. Mediamente non si tratta di accessori economici e, come spesso avviene, il range di prezzo è molto ampio, visto che si passa da qualche centinaio di euro a diverse migliaia. Va da sé che inizialmente sarebbe meglio puntare su obiettivi di fascia media/bassa e poi, una volta appurato che la passione per la fotografia vi è entrata nel cuore, passare a modelli più performanti e costosi, senza trascurare le possibilità offerte anche dal mercato dell’usato. 

 

 

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I Cinque Migliori Programmi Simili Ad Adobe Photoshop E Gratis

 

Photoshop è sicuramente il miglior software di grafica per effettuare ritocchi di qualità professionale alle immagini digitali, ma dal momento che il costo della licenza è piuttosto alto, in molti preferiscono ripiegare su programmi simili, ma totalmente gratuiti. In questo articolo scopriamo come scaricare Photoshop gratis e le cinque più valide alternative al programma di editing foto prodotto da Adobe.

 

Quando si parla di editing foto, il primo software che ci viene in mente è sicuramente Photoshop, il celebre programma di grafica prodotto da Adobe Systems, che permette di modificare le immagini digitali effettuando ritocchi di qualità professionale, grazie ai numerosi filtri e strumenti che emulano le tecniche utilizzate nei laboratori fotografici.

Nonostante i tanti punti forti che lo distinguono dalla concorrenza, presenta però un grande svantaggio: per utilizzarlo occorre acquistare una licenza che, a seconda della versione scelta, ha un costo molto elevato.

L’ultima versione di Photoshop, inclusa nella suite Adobe Creative Cloud, richiede infatti la sottoscrizione di un abbonamento a partire da 12,19 Euro al mese, ed è disponibile sia per Windows sia per macOS.

Ora, premesso che scaricare Photoshop craccato attraverso una delle tante copie pirata presenti sul web è una soluzione assolutamente illegale, oltre che pericolosa per la propria sicurezza, sul sito ufficiale di Adobe è comunque possibile effettuare il download della versione di prova gratuita di Photoshop valida sette giorni.

Allo scadere del termine si può decidere se attivare un piano di abbonamento o sospendere l’utilizzo del servizio, senza alcun obbligo di rinnovo.

Se volete sapere come scaricare Photoshop gratis, in questo articolo vi spieghiamo per filo e per segno la procedura da seguire. Se, invece, state cercando una valida alternativa a Photoshop da utilizzare gratuitamente sempre e comunque, nell’ultima parte del tutorial vi proponiamo cinque app di editing foto gratis, disponibili per smartphone e tablet Android e iOS.

Photoshop Free Download su Windows e Mac

La procedura per scaricare Photoshop gratis su Windows è piuttosto semplice e, una volta effettuato il download, si potranno “photoshoppare” fotografie o immagini digitalmente utilizzando il software a costo zero per una settimana.

Per installare la trial di Photoshop per PC basta recarsi sul sito ufficiale di Adobe e cliccare sul pulsante “Scarica Photoshop versione di prova”, situato nel riquadro in basso a destra.

Nella nuova schermata visualizzata, fate tap sul pulsante “Attiva Trial” e scegliete il piano di editing Photoshop che volete provare, selezionando una delle modalità di fatturazione disponibili.

A questo punto, non dovrete far altro che compilare il modulo presente nella pagina, inserendo l’indirizzo e-mail nell’apposito campo di testo, e fare clic sul pulsante Continua posto in basso.

Nella pagina che si apre vi verrà chiesto di scegliere un metodo di pagamento tra Carta di credito/debito e PayPal, tenendo però presente che non vi verrà addebitato alcun costo aggiuntivo se deciderete di annullare la sottoscrizione ad Adobe Creative Cloud prima che termini la prova gratuita di sette giorni.

Se la procedura è andata a buon fine, dovreste visualizzare la pagina di conferma dell’ordine con al centro un pulsante per creare la password del vostro account Adobe. Dopo aver cliccato sul pulsante Continua, dovrebbe partire in automatico il download di Photoshop, al termine del quale l’applicazione si aprirà in automatico per iniziare subito a usarla.

Ricordiamo, inoltre, che la procedura per scaricare gratis Photoshop su Mac non si discosta molto da quella prevista per i dispositivi Windows, quindi una volta impostato il metodo di pagamento e creato un account Adobe con email e password, il gioco è fatto!

 

Alternative a Photoshop gratis

Se il prezzo di Photoshop vi sembra eccessivo, potete optare per altri programmi di photo editing gratis scaricabili sui dispositivi Android e iOS a costo zero.

Si tratta di app simili a Photoshop, che pur non essendo performanti e professionali quanto il celebre software di casa Adobe, rappresentano comunque delle ottime alternative “free” per modificare, correggere e migliorare la qualità degli scatti realizzati tramite la fotocamera o lo smartphone. In rete ce ne sono tante tra cui scegliere ma, a nostro avviso, le più valide sono queste cinque.

1. Gimp

Gimp è un’app gratuita per la creazione e la modifica delle immagini digitali che, grazie alle numerose funzionalità offerte, si pone come migliore alternativa a Photoshop.

Oltre a ridimensionare e ritagliare le immagini, permette di creare fotomontaggi, realizzare loghi e aggiungere diversi tipi di effetti e filtri per dare un tocco artistico a qualsiasi scatto.

L’interfaccia è molto intuitiva e facile da usare anche per chi non ha molta dimestichezza con questo genere di programmi, proponendo una vasta gamma di strumenti che permettono di modificare le foto digitali senza troppa fatica.

Anche se non offre le prestazioni e le funzioni avanzate delle ultime versioni di Photoshop, ha tutto quello che serve per effettuare un fotoritocco gratuito di qualità, anche in ambito professionale.

 

2. Paint.Net

Un altro programma di grafica gratis da usare come alternativa a Photoshop è Paint.Net, una versione più completa e aggiornata del software Paint che si trova su tutte le versioni del sistema operativo Windows.

Ideale per chi vuole fare qualche piccolo ritocco alle proprie foto, come rimuovere gli occhi rossi, regolare la prospettiva e tagliare qualche elemento dell’immagine, è di gran lunga più semplice da usare rispetto a Photoshop e GIMP.

Purtroppo non è scaricabile su sistemi operativi macOS e Linux, ma in compenso è compatibile con tutte le versioni più diffuse di Windows.

 

3. Pinta

Tra i programmi simili a Photoshop gratis disponibili online, un’altra valida opzione è sicuramente Pinta, disponibile in diverse lingue (compreso l’italiano) per Windows, Linux e macOS.

Si tratta di un ottimo programma per il fotoritocco gratis, che offre numerose funzionalità per modificare e correggere le immagini digitali, inclusi i filtri grafici, gli strumenti di disegno e varie opzioni per la regolazione dei colori.

4. Pixlr

Pixlr è un programma simile a Photoshop che unisce le funzionalità di un software di grafica a quelle delle app per creare immagini. Oltre ad applicare filtri fotografici, modificare foto e creare collage di immagini, permette anche di realizzare le grafiche da zero mediante l’utilizzo combinato di effetti di rendering, forme, testi e disegni.

Inoltre, proprio come con Photoshop e Gimp, offre la possibilità di lavorare con i livelli, con l’ulteriore vantaggio di poter salvare i progetti di grafica creati nei formati JPG, PNG, TIFF e PXD (il formato proprietario di Pixlr).

 

5. PhotoScape X

Oltre a includere tutte le funzionalità che si possono trovare nelle tradizionali app di editing foto gratis, PhotoScape X è tra i pochi programmi di fotoritocco capaci di supportare i file PSD, il formato proprietario sviluppato da Adobe Systems.

Un’altra caratteristica molto interessante è la possibilità di raggruppare le immagini in pack e applicare le modifiche a tutte le foto inserite contemporaneamente.

 

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Come Recuperare La Password Dell’Account Di Facebook Senza Email

 

In questo post vi spieghiamo come recuperare la password associata al vostro account Facebook, fornendovi le indicazioni necessarie per impostarne una nuova anche senza email o numero di telefono.

 

Dopo un’intensa giornata scandita da un’agenda fitta di impegni, tra lavoro, figli, casa e palestra, può capitare a tutti di dimenticare la password di Facebook. Tranquilli, è un problema piuttosto comune che può essere facilmente risolto con un po’ di pazienza e qualche “dritta” pratica sulla giusta procedura da seguire.

Se ci dedicate qualche minuto del vostro tempo libero, nei prossimi paragrafi vi spieghiamo per filo e per segno come recuperare la password di Facebook sia dal computer sia dal cellulare.

Come dite? Non ricordate nemmeno la mail associata al vostro account? Nessun problema, vi diremo anche come cambiare la password di Facebook senza indirizzo email o numero di telefono.

 

Recuperare Password Facebook da cellulare

Siamo talmente abituati a salvare le credenziali dei nostri account nei browser o nelle app che si sentono sempre più spesso frasi del tipo: “Aiuto, non ricordo la password di Facebook!” oppure “Come faccio a recuperare la password di Facebook?”.

Fortunatamente, la procedura per accedere al famoso social network in caso di smarrimento della chiave d’accesso è abbastanza semplice e permette di creare una nuova password da utilizzare per eseguire il login.

L’iter da seguire, però, è leggermente diverso a seconda del sistema operativo utilizzato e del dispositivo attraverso il quale si vuole effettuare l’accesso. Nel caso del cellulare, è possibile recuperare la password di Facebook utilizzando l’app nativa per Android e iOS.

Uno degli aspetti positivi dei dispositivi mobili è che spesso le password create dall’utente vengono salvate automaticamente sul sistema di sicurezza Smart Lock collegato al proprio account Google o, nel caso dei device iOS, direttamente sull’iCloud.

Per poterle visualizzare sarà sufficiente effettuare lo sblocco con la password del proprio profilo Google o Apple, l’impronta digitale oppure il riconoscimento facciale.

 

Recupero password Facebook su dispositivi Android

In alternativa, è possibile recuperare la password di Facebook dimenticata dallo smartphone Oppo, Samsung, Xiaomi o qualsiasi altro modello equipaggiato di Android, avviando l’app del social network e cliccando sulla voce “Password dimenticata?” posta sotto il pulsante Accedi.

Nella nuova schermata visualizzata, inserite l’indirizzo email o il numero di telefono associato all’account Facebook nell’apposito campo e fate tap sul pulsante “Trova il tuo account”.

A questo punto, non dovrete far altro che scegliere come recuperare la password spuntando l’opzione “Conferma tramite SMS” o “Conferma tramite email”, e pigiando il pulsante Continua.

Una volta ricevuto il codice di verifica a sei cifre inviato dalla piattaforma, vi basterà inserirlo nel relativo campo e premere il pulsante Continua per reimpostare la password Facebook.

 

Come recuperare password Facebook su iPhone

Se, invece, vi state chiedendo come recuperare la password Facebook dimenticata sui dispositivi mobili Apple, sappiate che il procedimento è molto simile a quello descritto per ripristinare la password Facebook su Android.

Una volta aperta l’app cliccate sulla voce “Password dimenticata?”, inserite il numero di cellulare o la mail associati all’account nel campo “Cerca il tuo profilo” e fate tap sul tasto Cerca.

Dopo aver individuato e selezionato il profilo, apponete la spunta accanto alla voce “Conferma tramite email” o “Conferma tramite SMS” e inserite il codice di accesso ricevuto nell’apposito campo per impostare una nuova password Facebook.

Recupero password dal browser

Volete sapere come recuperare la password Facebook dal computer? Semplicissimo: dopo aver aperto la pagina ufficiale del social network, cliccate sulla voce “password dimenticata?” presente sotto la barra Accedi e inserite il numero di cellulare o la mail associata all’account.

Dopo aver premuto il tasto Cerca, nella nuova schermata visualizzata potrete scegliere se ricevere il codice per impostare la nuova password tramite email o SMS; dopodiché, vi basterà digitarlo nel campo “Inserisci il codice” e premere sul pulsante Continua per scegliere una nuova chiave d’accesso.

Se, invece, volete reimpostare la password Facebook senza cambiarla, vi basterà cliccare sul tasto Salta presente nella pagina “Scegli una nuova password” per accedere a Facebook senza modificare le credenziali.

In questo caso, dopo aver effettuato l’accesso, si potrà impostare una nuova password selezionando la voce “Impostazioni” dal menu che compare in alto a destra e scegliendo l’opzione “Protezione e accesso”.

 

Recuperare account Facebook senza email

Se, oltre alla password di Facebook, avete dimenticato anche quella della mail collegata al vostro account, potrete recuperare le credenziali del social network tramite dei contatti secondari, a patto però di averli precedentemente indicati nella sezione “Protezione e accesso” del vostro profilo.

In questo caso, la procedura è pressoché identica a quella spiegata per il recupero da cellulare o computer. Una volta aperta la pagina per recuperare la chiave d’accesso e inserito l’indirizzo email collegato all’account, selezionate la voce “Non puoi più accedervi”.

Nella schermata “Come possiamo contattarti?” che viene aperta, inserite nel campo “Nuova email” un indirizzo di posta elettronica al quale potete accedere e fate tap sul pulsante Continua.

Dopo aver selezionato la voce “Mostra i miei contatti fidati” e visualizzata la lista completa dei vostri amici, premete il pulsante Conferma e chiedete alle persone indicate nell’elenco di aprire la pagina facebook.com/recover per comunicarvi il codice di quattro cifre che compare sulla schermata.

Una volta ricevuto il codice di sicurezza di ciascun contatto selezionato, inseriteli nei relativi campi e premete sul tasto Continua per impostare la nuova password. Quindi, aprite la casella di posta elettronica indicata in precedenza, cliccate sul link contenuto nella mail inviata da Facebook e ultimate la procedura.

Come rendere la password di Facebook più sicura

Ora che sapete come recuperare l’account di Facebook sia da PC sia da cellulare, ci sembrava doveroso concludere l’articolo con qualche consiglio per rendere la password del social network più sicura e “a prova di furto”.

Innanzitutto, è opportuno scegliere una chiave d’accesso che sia semplice da ricordare ma, al contempo, difficile da indovinare da parte di potenziali malintenzionati.

Inutile dire che i soliti cliché, come il nome, la data di nascita, qwerty e 12345, andrebbero sempre evitati. Optate invece per una password abbastanza lunga e costituita anche da caratteri speciali, maiuscole e numeri, magari inventando una parola che non si trovi nel dizionario in modo da renderla ancora più difficile da scoprire.

Evitate, inoltre, di mandarla come SMS o email ad altre persone (nemmeno agli amici più fidati) e scegliete una domanda di sicurezza difficile da indovinare e con una risposta complessa. Infine, installate un buon antivirus e ricordatevi di aggiornarlo periodicamente.

 

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Smart TV

Spotify: Ecco Come Funzionano Le Versioni Free, Duo, Family e Premium

 

Spotify è il leader indiscusso nel settore dello streaming musicale, che offre due opzioni: la versione gratuita e l’abbonamento Premium. Ma come funziona esattamente la piattaforma? E quali sono le differenze tra i due piani? A queste e molte altre domande risponderemo nel corso di questa guida.

 

Avete mai sentito parlare di Spotify? Che domanda… certo che sì, visto che si tratta della piattaforma di musica on demand più utilizzata degli ultimi tempi e attraverso il quale è possibile accedere a centinaia di brani musicali da smartphone, tablet e computer, senza essere costretti ad acquistare album o canzoni singolarmente.

Il tutto in modo assolutamente legale, a meno che non si decida di scaricare Spotify Premium craccato, cosa che sconsigliamo nella maniera più categorica perché assolutamente contrario alla legge.

Se, invece, vi state chiedendo come funziona Spotify in versione gratuita e quanto costano gli abbonamenti mensili o annuali offerti dal servizio, qui di seguito trovate tutte le risposte alle vostre domande.

 

Cos’è Spotify

Come già anticipato, Spotify è un servizio di streaming che permette di ascoltare via web la propria musica preferita su diversi dispositivi e ovunque ci si trovi. Basta avere un tablet, uno smartphone o qualsiasi altro device connesso alla rete Internet e scaricare l’app Spotify gratuita (o, in alternativa, utilizzare la versione Spotify web) per accedere alle varie sezioni della piattaforma o alle playlist salvate nella propria libreria (brani, album, musica del momento e chi più ne ha più ne metta!).

Una delle caratteristiche più interessanti è che si può utilizzare il servizio base gratuitamente anche se – come sicuramente saprete – sono disponibili degli abbonamenti che permettono di accedere a funzionalità più avanzate, senza doversi sorbire fastidiosi spot pubblicitari tra un ascolto e l’altro.

Una volta scaricata l’app, creato l’account ed effettuato l’accesso, potrete quindi iniziare ad ascoltare la vostra musica preferita inserendo il titolo della canzone o il nome del gruppo/artista nel campo “cerca”.

Inoltre, sulla Home Page troverete i brani che avete ascoltato di recente e quelli suggeriti da Spotify in base ai vostri gusti, oltre a poter creare diverse playlist personali da ascoltare quando e dove preferite.

Dispositivi compatibili

Prima di spiegarvi come funzionano e quanto costano i vari piani Spotify, ci sembra doveroso parlare dei dispositivi compatibili con il servizio. Oltre che per computer Windows e Mac, Spotify è disponibile anche per smartphone e tablet Android e Apple, ma si può utilizzare anche su altri device, come smartwatch, Chromecast e console per videogiochi.

Inoltre, ci sono alcuni dispositivi audio (come lo speaker Sonos Play One) e numerose smart Tv di ultima generazione che includono di serie il supporto alla piattaforma, in caso contrario sarà comunque possibile collegare Spotify alla tv scaricando l’app apposita dopo aver connesso l’apparecchio a Internet, oppure associando un tablet, un computer o uno smartphone su cui è presente l’applicazione di Spotify.

È poi possibile associare il proprio account Spotify Premium ai dispositivi Smart Home Alexa e Google Assistant. A ogni modo, trovate l’elenco completo dei device compatibili sul sito ufficiale di Spotify.

Tra le funzionalità di base troviamo anche la modalità Spotify Connect, che offre la possibilità di riprodurre la musica su diversi dispositivi utilizzando la stessa applicazione dopo aver effettuato l’accesso a Spotify con il proprio account.

Inoltre, se non volete scaricare programmi o app, si può riprodurre la musica di Spotify anche direttamente dal browser web utilizzando il lettore multimediale della piattaforma stessa (proprio come accade con YouTube).

 

Spotify gratis

Veniamo ora alla domanda clou: cosa offre il servizio Spotify gratuito? In realtà faremmo prima a dire cosa NON offre Spotify Free perché con la versione base, oltre ad ascoltare i vari brani presenti sul catalogo della piattaforma con tutta una serie di snervanti interruzioni pubblicitarie, non possiamo fare altro.

Inoltre, sugli smartphone l’ascolto della musica è limitato alla sola modalità shuffle, quindi una volta scelta una canzone o un’artista, l’app creerà automaticamente una playlist attinente e la riprodurrà in maniera casuale.

Altra limitazione riguarda la qualità dello streaming, che si ferma a 160 kbps (contro i 320 della versione Premium), senza contare che non sarà possibile ascoltare la musica offline né su dispositivi come gli Amazon Echo.

Abbonamento Spotify: come funziona e prezzi

Come dicevamo, per sfruttare appieno tutte le funzioni di Spotify (e liberarsi delle pubblicità) è necessario attivare un abbonamento mensile o annuale.

È possibile scegliere tra quattro differenti piani a seconda delle esigenze e del numero di persone che intendono utilizzare il servizio. Vediamoli nel dettaglio.

 

1. Spotify Premium

Il costo di Spotify Premium è di 9,99 euro al mese (o 119,88 euro l’anno) e, una volta sottoscritto l’abbonamento, si potranno ascoltare tutti i brani disponibili sul catalogo della piattaforma da qualsiasi dispositivo, fisso o mobile, e senza alcuna interruzione pubblicitaria.

Sarà anche possibile scaricare la musica in modalità offline (fino a un massimo tremila brani su tre dispositivi diversi), abilitare lo streaming di “alta qualità” (320kbps) e riprodurre le playlist attraverso laptop, tv, altoparlanti e altri dispositivi audio utilizzando l’app dal tablet o dal cellulare come fosse un telecomando.

 

2. Spotify Duo

Il piano Duo è un abbonamento che, con una spesa mensile di 12,99 euro, permette di creare due account Spotify Premium e utilizzare funzioni aggiuntive come Duo Mix, una speciale playlist che combina i gusti musicali di entrambi i membri del piano, aggiornandosi automaticamente ogni volta che i due utenti ascoltano dei nuovi brani.

 

3. Spotify Family

Questo abbonamento ha un costo mensile che parte da 15,99 euro ed è dedicato alle famiglie composte da un massimo di sei membri che risiedono allo stesso indirizzo. Ogni componente potrà utilizzare il proprio account Spotify, quindi senza condividere la password, e conservare la propria musica e le proprie playlist salvate. Tra le funzioni disponibili c’è anche il Parental Control che permette di impostare dei filtri per limitare l’accesso a “contenuti espliciti” ad alcuni membri della famiglia.

4. Spotify Premium Studenti

Tra gli abbonamenti Spotify agevolati troviamo anche quello riservato agli studenti iscritti all’università. Chi ne fa richiesta può creare un account al prezzo di 4,99 euro al mese per un anno, con la possibilità di poter effettuare fino a tre rinnovi come studente.

Al loro termine, l’abbonamento viene convertito in Spotify Premium Individual con un costo mensile di 9,99 euro. Le funzionalità offerte da questo piano sono le stesse della versione Premium, quindi si potrà ascoltare la musica senza le pubblicità, scaricare le canzoni offline e riprodurle on demand.

 

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Le Otto Migliori App Per Guadagnare Soldi Veri Giocando o Camminando

 

Vi piacerebbe sfruttare il vostro tempo libero provando a guadagnare qualche soldo extra online? Nessun problema, Internet offre tante soluzioni per arrotondare le entrate attraverso l’utilizzo di apposite applicazioni per smartphone e tablet. Scopriamo insieme quali sono le migliori.

 

Il mercato mobile continua a crescere senza sosta e, secondo una nuova ricerca realizzata da App Annie, passiamo quasi cinque ore al giorno davanti ai nostri smartphone. D’altronde, c’è un’app per tutto e ogni giorno ne “spuntano” fuori di nuove: per giocare, fotografare, leggere libri, incontrare persone, organizzare il calendario settimanale e creare le to do list.

E se ci fossero delle app per guadagnare? Può sembrare troppo bello per essere vero, eppure è proprio così! Esistono applicazioni per smartphone e tablet che offrono opportunità di guadagno online svolgendo piccoli lavoretti o impiegando il proprio tempo libero per rispondere a sondaggi su ricerche di mercato.

Se volete saperne di più, in questo articolo vedremo come fare soldi velocemente con le app, soffermandoci sulle otto più interessanti e vantaggiose del momento.

 

1. Satispay

Un primo esempio su come guadagnare con le app ci viene offerto da Satispay, un servizio di pagamento indipendente dai circuiti tradizionali, che consente di scambiare soldi online con gli amici, fare acquisti nei negozi, pagare bollettini e imposte, effettuare ricariche telefoniche e gestire i propri risparmi tramite un’applicazione di mobile payment scaricabile gratuitamente da App Store, Google Play e Windows Store.

Ma esattamente come si guadagna con Satispay? In pratica funziona in questo modo: si imposta un budget di spesa settimanale sull’app e, se questo non viene speso completamente, a fine settimana ciò che resta verrà riaccreditato sul conto corrente collegato alla piattaforma.

Per guadagnare soldi extra da poter spendere come si vuole, basta aderire al programma di affiliazione che permette di ottenere 10 euro gratis subito quando una persona effettua l’iscrizione tramite il referral link, il tutto in totale sicurezza e comodamente dal cellulare!

Inoltre, spesso e volentieri vengono proposte delle promozioni con sconti o cashback da utilizzare nei negozi convenzionati; per esempio, durante il Black Friday si può ricevere un rimborso fino al 40% della spesa effettuata per gli acquisti pagati tramite l’app.

2. Vinted

“Non lo metti, mettilo in vendita!” è l’ultimo tormentone che sta spopolando sul mercato delle app per guadagnare soldi. Come avrete sicuramente capito siamo parlando di Vinted, un’applicazione facilissima da usare che permette di guadagnare soldi online vendendo le cose che non si usano più, il tutto senza pagare commissioni sul prezzo finale di vendita e con costi di spedizione totalmente a carico dell’acquirente.

Per usufruire del servizio basta registrarsi, creare l’annuncio e caricare le foto degli articoli che si vogliono vendere. Una volta finalizzata la vendita, i soldi vengono caricati sul proprio Saldo Vinted e si potranno spendere per fare acquisti sulla piattaforma oppure trasferirli sul proprio conto corrente.

Il venditore dovrà solo stampare l’etichetta con i dati di spedizione generata dalla piattaforma, preparare il pacco e portarlo all’ufficio postale o al centro di spedizione più vicino a casa.

 

3. Toluna

Un’altra interessante app per fare soldi è Toluna, un sito di sondaggi retribuiti che permette di accumulare punti esprimendo pareri su ricerche di mercato, testando i prodotti e rispondendo a semplici domande.

Una volta effettuato il login su Toluna tramite lo smartphone Oppo o di qualsiasi altra marca, e raggiunta la soglia prestabilita, si potranno convertire i crediti accumulati in buoni Amazon o gift card per iTunes, Zalando e Mango, oppure richiedere un accredito in denaro da caricare sul proprio conto PayPal.

 

4. Google Opinion Rewards

Anche Google ha creato un’app per fare soldi con i sondaggi: basta rispondere alle domande che vengono inviate periodicamente dalla piattaforma Google Opinion Rewards per ottenere una ricompensa che si aggira dagli 8 ai 75 centesimi a sondaggio. Anche in questo caso, però, non si tratta di soldi “veri” ma di crediti bonus da spendere su Play Store per scaricare film, brani musicali o applicazioni a pagamento.

5. Stepdrop

Frutto di una lunga progettazione da parte della startup italiana Young Platform, Stepdrop è un’innovativa applicazione che permette di guadagnare camminando. Dal momento, però, che la piattaforma non può pagare i propri iscritti con soldi veri, i compensi vengono erogati con una moneta elettronica chiamata Young Token (YNG).

L’utente registrato può scegliere una sfida giornaliera, basata per esempio su 5.000, 10.000 o 25.000 passi, e riceve al raggiungimento dell’obiettivo prefissato un certo quantitativo di denaro elettronico da spendere direttamente all’interno della piattaforma oppure convertendolo in buoni sconto per effettuare acquisti su molti e-commerce convenzionati.

Oltre a questo, tutti i clienti Stepdrop avranno la possibilità di guadagnare guardando pubblicità (0,10 YNG per ogni annuncio visualizzato) o invitando un amico (2 YNG per ogni nuovo iscritto).

 

6. Sweatcoin

Molto simile a Stepdrop, Sweatcoin è un’altra app per guadagnare soldi camminando. In parole povere, converte i passi in una valuta elettronica chiamata Sweatcoin, spendibile in prodotti, servizi ed esperienze nel marketplace dell’app oppure scambiadola con amici e familiari.

 

7. BeMyEye

Un altro modo per guadagnare online soldi facili è BeMyEye, un’app completamente gratuita che non richiede acquisti interni successivi. Ecco come funziona: una volta installata l’applicazione, viene visualizzata una mappa che tiene conto della posizione attuale dell’utente e al cui interno vengono mostrati dei punti di interesse corrispondenti a delle missioni tra le quali scegliere quella che piace di più.

All’iscritto potrà essere chiesto di andare in un negozio per controllare la presenza di un determinato articolo, scattare delle foto di alcuni prodotti e rispondere a domande su come la merce è stata esposta o sulla presenza di promozioni in quello specifico punto vendita.

Alcune missioni possono anche includere una caccia al tesoro per trovare materiali pubblicitari o promozionali, con l’ulteriore possibilità di poter scegliere degli incarichi home based per fare soldi velocemente rispondendo a questionari e sondaggi da casa, al lavoro e persino sul tram!

8. Live Quiz

Infine, una delle migliori app per guadagnare soldi giocando su iOS e Android è sicuramente Live Quiz. Si tratta di un’applicazione sviluppata dalla software company italiana Bending Spoons, attraverso la quale si potrà rispondere a dei quiz giornalieri per ottenere dei premi sotto forma di buoni Amazon.

Ogni concorrente avrà a disposizione dieci secondi per rispondere a ogni quesito, scegliendo tra una delle tre opzioni proposte. Per vincere è necessario rispondere in modo corretto a tutte le domande, ma anche se si sbaglia qualche risposta si potrà proseguire il gioco per cercare di accumulare punti utili a vincere un premio settimanale.

 

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Audio

Le 8 migliori soundbar Dolby Atmos del 2024

 

Soundbar Dolby Atmos – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

Avete acquistato un nuovo televisore ma vi siete resi conto che l’audio non è dei migliori? Si tratta di un problema comune, per questo esistono sul mercato le soundbar, in grado di migliorare sensibilmente la resa audio. Quelle che abbiamo preso in considerazione sono soundbar Dolby Atmos, dotate della tecnologia per l’audio tridimensionale più utilizzata nelle sale cinematografiche.

Tra quelle che ci hanno convinto di più abbiamo Sony HT-X8500, una soluzione completa per chi vuole un sistema pronto all’uso, senza aggiungere altri diffusori, oppure LG SP8YA, particolarmente efficace in combinazione con i TV della compagnia sudcoreana.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori soundbar Dolby Atmos – Classifica 2024

 

Siete indecisi su come scegliere una buona soundbar Dolby Atmos? Nel nostro articolo troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno per compiere l’acquisto in modo informato.

Inoltre, abbiamo selezionato le migliori soundbar Dolby Atmos del 2024, che trovate recensite proprio qui in basso.

 

 

1. Sony HT-X8500 Soundbar TV Dolby Atmos con doppio subwoofer

 

La prima delle offerte che prendiamo in considerazione è la soundbar proposta da Sony. Il modello HT-X8500, grazie al suo costo contenuto rispetto alla concorrenza, si rivela uno dei più venduti online.

La compagnia giapponese si avvale di un esclusivo Vertical Surround Engine, per gestire il suono a 360 gradi pur disponendo di soli due altoparlanti anteriori e un subwoofer integrato.

Per il collegamento al televisore si possono utilizzare HDMI eARC (Enhanced Audio Return Channel), cavo ottico o anche in modalità completamente wireless grazie all’implementazione del Bluetooth (compatibile con TV Sony BRAVIA che supportano Advanced Audio Distribution Profile).

Se da un lato il prodotto è un all-in-one, quindi dotato di subwoofer interno, bisogna precisare che alcuni utenti hanno trovato la soluzione non particolarmente entusiasmante, soprattutto per chi vuole dei bassi potenti e ben udibili.

In quel caso è d’obbligo l’acquisto di un sub esterno poiché la resa è nettamente superiore.

Si tratta di una soluzione dal costo competitivo che può interessare chi ha poco spazio in casa.

 

Pro

Compatta: Il design della soundbar Sony è elegante, si rivela infatti sottile e compatta, disponendo al suo interno anche di un subwoofer.

Collegamento: Per utilizzare la soundbar con il TV potrete utilizzare la porta HDMI eARC, un cavo ottico oppure la modalità Bluetooth qualora disponiate di un TV della tipologia BRAVIA.

Tecnologia: Oltre al Dolby Atmos e DTS X, la soundbar Sony si avvale anche del sistema proprietario Vertical Surround Engine, per una diffusione a 360 gradi del suono.

 

Contro

Subwoofer: Non è sufficientemente potente per restituire bassi profondi e intensi, gli audiofili potrebbero restarne delusi e scegliere comunque di associarne uno dedicato alla soundbar.

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2. LG SP8YA Soundbar TV 440W con subwoofer wireless

 

Effettuando una comparazione con il modello che abbiamo visto precedentemente, in questo caso la soundbar LG ha un subwoofer wireless dedicato incluso nella confezione, dettaglio importante per chi vuole un audio realistico.

Il sistema è a 3.1.2 canali ampliabile a 5.1.2 grazie alla connettività wireless e una potenza globale di 440W. Quando associata a un TV LG si può sfruttare la modalità Sound Mode Share, un audio adattivo che, basandosi su un algoritmo, ottimizza il suono in base alla tipologia di trasmissione.

Non mancano naturalmente il Dolby Atmos e DTS X, per la massima immersione quando guardate un film e perfino per il gaming.

La gestione di tutte le impostazioni è resa semplice dalla compatibilità con il telecomando del TV LG, quindi se avete intenzione di optare per questo dispositivo, assicuratevi di avere un televisore del brand sudcoreano per ottenere il massimo delle prestazioni.

Il modello è compatibile anche con assistenti vocali Google e Alexa.

 

Pro

AI Room Calibration: Un sistema di configurazione in grado di rilevare il posizionamento migliore in base agli spazi di cui disponete. La soundbar terrà conto degli oggetti nella stanza e restituirà in base a essi il suono.

Sound Mode Share: Sfruttando la potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale dei moderni TV LG, la soundbar può rendere il suono più chiaro anche se proviene da sorgenti differenti.

Subwoofer: Nella confezione è incluso il sub wireless, per avere un sistema completo e pronto per l’uso.

 

Contro

Collegamento: Nella confezione non sono presenti cavi di collegamento, quindi sarete costretti ad acquistarne separatamente se non sfruttate la connessione wireless.

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3. Philips Audio B8405/10 altoparlante soundbar con subwoofer wireless

 

Il prodotto proposto da Philips è il più economico che possiate trovare online, pur essendo costituito non solo da una soundbar ma anche da un subwoofer wireless per un sistema a 2.1 canali da 240W.

I vantaggi sono numerosi, dalla possibilità di aggiungere diffusori tramite il nuovo aggiornamento firmware all’audio 3D di Dolby Atmos fino alla compatibilità DTS Play-Fi, per creare la vostra configurazione surround.

Il design è minimal, con un profilo basso per un posizionamento più stabile, sia a parete tramite staffe sia posizionato direttamente sotto il TV.

Dando un’occhiata alle porte sul retro della soundbar troviamo tre HDMI eARC e ARC oltre a una porta USB, AUX e cavo ottico.

Il subwoofer, invece, può essere collegato solo tramite Bluetooth, una soluzione wireless comunque molto stabile e dalle buone prestazioni.

Gli utenti che hanno avuto modo di provarla lamentano solo una tridimensionalità del suono un po’ piatta se non usata in concomitanza con qualche altro altoparlante, da acquistare separatamente.

 

Pro

Prezzo: Il costo del set Philips, composto da soundbar e subwoofer wireless, è uno dei più bassi sul mercato. Un’offerta da non lasciarsi sfuggire per chi non ha un budget elevato.

Collegamenti: Sul retro trovate ben tre porte HDMI, ARC ed eARC, per collegare tutti i vostri dispositivi in modo semplice e veloce. Disponibili anche USB, AUX e cavo ottico.

Firmware: Grazie all’ultimo aggiornamento è diventato più semplice trovare altoparlanti extra all’interno della stessa rete wireless.

 

Contro

Dolby Atmos: Senza altoparlanti extra il senso di tridimensionalità non è marcato come quello di altre soundbar, che hanno comunque un costo superiore.

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4. Samsung HW-Q950A Soundbar con Atmos DTS X e Alexa

 

Il modello Samsung HW-Q950A è il più nuovo tra quelli venduti online, si tratta di una soundbar a 11.1.4 canali dotata di tecnologia Dolby Atmos e DTS:X.

Nella confezione, oltre alla soundbar, troviamo anche un subwoofer, due altoparlanti e un telecomando per il controllo del dispositivo, con kit per il montaggio a parete. Il prezzo è impegnativo, tuttavia chi non ha spazio per installare un impianto audio dedicato, può optare per questa soluzione senza pentirsene in seguito.

Pur disponendo di tecnologie moderne, il prodotto si presta bene solo per determinati utilizzi, come per la visione di film, programmi TV e in parte anche per il gaming mentre può lasciare delusi gli audiofili più accaniti che amano invece ascoltare musica, dove le prestazioni calano.

Prima di investire buona parte dei risparmi, quindi, chiedetevi se possa o meno fare al caso vostro. L’assistente vocale di Amazon, Alexa, è integrato.

 

Pro

Kit completo: Nella confezione troverete tutto l’occorrente per un vero e proprio set home theatre casalingo a 11.1.4 canali, quindi soundbar, subwoofer e due altoparlanti.

Tap Sound: Se state ascoltando un brano sul vostro smartphone e volete utilizzare la soundbar per la diffusione, vi basterà toccarla con il telefono, che stabilirà automaticamente la connessione.

Alexa: L’assistente di Amazon è integrato e vi aiuterà a gestire i brani musicali direttamente tramite i comandi vocali.

 

Contro

Limitazioni: A causa della connessione HDMI 2.0, non può supportare il FULL RGB HDR 4K, con una riduzione importante delle prestazioni soprattutto in ambito gaming.

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5. Sharp HT-SBW800 Dolby Atmos Soundbar con subwoofer wireless

 

La soundbar Sharp è venduta con subwoofer wireless, per migliorare l’esperienza di visione dei propri film preferiti, riuscendo a dire la sua anche nell’ambito dell’intrattenimento videoludico.

Dispone di audio surround 3D grazie a Dolby Atmos e, l’indubbio vantaggio, è che si adatta alla maggior parte dei televisori e dei monitor grazie a un profilo sottile e basso, di appena 7 centimetri.

L’indicatore LED vi mostra in ogni momento la modalità selezionata, per modificarla al volo qualora ne abbiate l’esigenza. Potrete collegarla al vostro dispositivo 4K tramite HDMI, cavo ottico digitale, coassiale o con AUX da 3,5 mm.

Secondo i pareri espressi dai consumatori che hanno testato il dispositivo, le prestazioni sono soddisfacenti anche se non a livelli altissimi, in alcuni casi i dialoghi non sono incisivi ma, a bilanciare il tutto c’è la riproduzione musicale che è invece piacevole.

Ci troviamo comunque costretti a sottolineare ancora una volta che un audiofilo non dovrebbe scegliere una soundbar per la riproduzione di contenuti multimediali, poiché si tratta di soluzioni dal costo contenuto.

 

Pro

Design: Si rivela una soundbar compatta, in grado di essere posizionata sotto qualsiasi televisore senza occupare molto spazio, un vero e proprio vantaggio.

Subwoofer: Nel prezzo è incluso il sub wireless, con bassi molto equilibrati e che non influiscono negativamente sugli alti e i medi.

Compatibilità: Può essere collegata a qualsiasi televisore, sfruttando i vari tipi di connessione disponibili come quello HDMI, AUX, cavo ottico o coassiale.

 

Contro

Sistema chiuso: Non è espandibile, quindi non potrete aggiungere ulteriori altoparlanti in futuro qualora lo desideriate, una limitazione che alcuni utenti hanno mal digerito.

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6. TCL Soundbar TS9030 con subwoofer wireless Dolby Atmos

 

La soundbar TCL è venduta insieme a un subwoofer wireless a un prezzo competitivo. Il prodotto si avvale di tecnologia Dolby Atmos surround, per un suono multidimensionale che restituisce un’esperienza simile a quella che potete provare in una sala cinematografica.

Per il controllo non avrete bisogno di utilizzare alcun telecomando, volendo, poiché può essere accesa e regolata direttamente con l’assistente vocale Google.

Ogni produttore vanta una tecnologia proprietaria per una migliore distribuzione del suono ed è così anche in questo caso: TCL si affida a RAY-DANZ, che usa riflettori calibrati con estrema precisione e driver angolati per un surround naturale e non artefatto.

Il collegamento con il televisore può essere effettuato tramite cavo ARC, cavo ottico e Bluetooth, quest’ultima rivelatasi molto stabile dai test effettuati dai consumatori.

L’estetica è buona, si adatta facilmente a qualsiasi TV di nuova generazione, se non volete spendere troppo per dotarvi di un impianto audio per vedere film e programmi TV, la soundbar TCL fa al caso vostro.

 

Pro

Prezzi bassi: Non sarà il prodotto meno costoso della nostra lista, ma ci va molto vicino, soprattutto se consideriamo che include anche un subwoofer nel prezzo.

Bluetooth: Di norma, per una maggiore affidabilità, si preferisce la connessione cablata. In realtà il modulo Bluetooth è ben costruito e permette di evitare cavi scomodi.

 

Contro

Compatibilità: Non è possibile collegarla a tutti i TV sul mercato, per esempio restituisce qualche problema con i Panasonic, verificate dunque il vostro modello prima di procedere all’acquisto.

Lag: Si può notare soprattutto guardando i programmi TV, con un ritardo sui dialoghi che, comunque, per alcuni potrebbe essere impercettibile.

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7. Denon Home Soundbar 550 con Dolby Atmos, DTS X, Alexa

 

La soundbar Denon spicca subito per il suo ingombro ridotto, permettendovi di posizionarla sotto il TV senza rovinare l’estetica globale dell’appartamento.

Potrete poi collegarla al televisore tramite cavo HDMI incluso nella confezione e agganciarla alla rete domestica per usufruire della connessione WiFi.

I collegamenti disponibili sono ottico, HDMI eARC e ARC, USB e AUX da 3,5 mm, è possibile pertanto usufruirne per qualsiasi dispositivo elettronico come console da gioco, lettore Blu-ray, set-top-box e così via.

Tra le tecnologia audio troviamo invece Dolby Atmos e DTS X, nonché l’assistente vocale integrata di Amazon, Alexa, per il controllo vocale del prodotto.

Se sentite che la sola soundbar non basta più, ricordate che potrete acquistare separatamente i Denon Home 150, 250 o 350 da abbinare, per un suono ancor più dinamico.

Per scoprire dove acquistare la soundbar Denon non dovete far altro che cliccare sul link in basso. Verrete riportati alla pagina del venditore dove potrete completare la transazione in completa sicurezza.

 

Pro

Espandibile: Nel momento in cui la soundbar non basta più, potrete acquistare altoparlanti Denon o qualsiasi altro diffusore HEOS per creare un vero e proprio suono surround, compreso un subwoofer wireless.

Dialoghi: Il punto debole di molte soundbar, in questo caso però Denon è riuscita a ovviare al problema, offrendo una resa perfetta delle fasi parlate all’interno di film e altri media.

Collegamenti: Tutti quelli che desiderate, due porte HDMI di cui una eARC, USB, AUX e perfino la porta per il cavo ottico.

 

Contro

Bassi: Poco presenti, se volete un sistema davvero completo dovrete necessariamente abbinare un subwoofer, acquistandolo separatamente.

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8. Sony HT-ZF9 soundbar Dolby Atmos 3.1 canali con subwoofer

 

Concludiamo la nostra classifica con una soundbar Sony, HT-ZF9, con una configurazione nativa a 3.1 canali e upscaling a 7.1.2 grazie alla tecnologia proprietaria, il Vertical Surround Engine.

Nella confezione è inclusa la soundbar, la staffa per il montaggio a parete e il subwoofer wireless, sempre più necessario per ottenere dei bassi soddisfacenti durante la visione dei propri contenuti multimediali preferiti.

I 400 Watt di potenza si fanno sentire e la compatibilità con Chromecast, Spotify Connect, wireless Multi Room e il Bluetooth la rendono uno dei prodotti più affidabili per la riproduzione a tutto tondo.

La qualità legata al brand Sony è innegabile, così come il costo superiore alla media, tuttavia per chi vuole un’esperienza Dolby Atmos di tutto rispetto, pur senza acquistare altri diffusori, non può fare a meno di prendere in considerazione l’acquisto del modello in questione.

Per verificare le opzioni disponibili non dovete far altro che cliccare sul link in basso.

 

Pro

Kit completo: Nel set è inclusa non solo la soundbar, ma anche il subwoofer wireless e persino la staffa per eventuale montaggio a parete.

Tecnologia Sony: Il Vertical Surround Engine va a coadiuvare il Dolby Atmos per conferire una massima tridimensionalità, simulando 7.1.2 canali in modo eccellente.

Anche per la musica: Non solo contenuti come film e serie TV, ma anche le proprie tracce preferite grazie alla compatibilità con Spotify Connect.

 

Contro

Ambienti piccoli: Dà il meglio di sé in luoghi non troppo grandi, la distanza dalla soundbar non deve essere eccessiva per non percepire l’audio dei dialoghi un po’ troppo basso.

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Come scegliere le migliori soundbar Dolby Atmos

 

Se dopo aver letto tutte le nostre recensioni siete ancora indecisi su quale soundbar Dolby Atmos comprare, probabilmente avete bisogno di qualche informazione in più in merito.

Non temete, dunque, e leggete la nostra guida all’acquisto, che vi aiuterà a capire quali sono i fattori da prendere in considerazione prima di investire i vostri risparmi.

Luogo di installazione

Il primo fattore è la posizione della soundbar, banalmente la stanza dove questa verrà installata. Se l’ambiente è molto piccolo, infatti, potrebbe essere più che sufficiente un prodotto singolo, senza l’aggiunta di diffusori o subwoofer, poiché l’audio si udirà in modo più che adeguato anche senza ulteriori altoparlanti.

Chiedetevi poi se preferite posizionarla a parete o meno, richiedendo pertanto l’aggiunta di un apposito kit di installazione, alcuni modelli infatti lo includono nella confezione mentre per altri è richiesto l’acquisto separato.

Tenendo conto di questi fattori riuscirete a capire quanto budget allocare per l’installazione e messa in funzione della soundbar.

 

Tecnologie

Passiamo poi all’analisi vera e propria della soundbar, con tutto quello che ha da offrire in termini di tecnologia. Tutte quelle analizzate nelle nostre recensioni sono dotate di Dolby Atmos, il sistema proprietario di Dolby Laboratories che già dal 2012 è stato introdotto in molte sale cinematografiche in tutto il mondo.

Il vantaggio è rappresentato dalla possibilità di avere un audio spaziale, ovvero che si diffonde tridimensionalmente nella stanza, senza aver bisogno di ulteriori diffusori.

Sembra quasi incredibile ma la tecnologia ha compiuto passi da gigante e potrete godere di un’esperienza, se non uguale in tutto e per tutto, ma quanto più simile possibile a quella cinematografica.

In aggiunta al Dolby Atmos è possibile trovare talvolta anche DTS:X o tecnologie proprietarie, diverse in base ai vari produttori di soundbar, si tratta di sistemi interni che diffondono l’audio tridimensionalmente senza i diffusori.

I risultati possono essere molto diversi in base alla tecnologia utilizzata, ce ne sono infatti di migliori e più performanti o di qualità intermedia, in base anche al prezzo del prodotto.

 

Connessioni

La soundbar deve essere collegata a una fonte audio per poter restituire il suono, quindi potrete agganciarla a un televisore, una console da gioco, un lettore Blu-ray e persino il vostro smartphone per riprodurre musica.

Ma come si effettuano questi collegamenti? Naturalmente sfruttando le porte per il cablaggio o il modulo Bluetooth e WiFi. Nel primo caso, ovvero la connessione tramite cavi, dovrete assicurarvi di disporre di una o più porte HDMI, possibilmente eARC poiché lo standard più moderno (le soundbar economiche utilizzano quello ARC).

Per la connessione wireless, invece, ci si basa di norma sul Bluetooth, con risultati altalenanti (per maggiori informazioni in merito potete leggere le singole recensioni sui vari prodotti).

In aggiunta, si trovano anche la porta per il cavo ottico, quella per dispositivi USB o il classico AUX da 3,5 mm.

Dotazione

In sostanza, cosa è incluso nella confezione. Spesso infatti non troverete solo la soundbar nel pacchetto ma, in base alla spesa, potreste avere anche un subwoofer o diffusori aggiuntivi.

Inutile sottolineare che più sono gli altoparlanti e migliore sarà la resa audio globale e la sensazione di tridimensionalità. In linea di massima, se non volete spendere troppo, basta però anche un semplice subwoofer per dare un risultato completamente differente.

Questi infatti riproducono i bassi, frequenze che le soundbar, anche quelle più tecnologiche, hanno difficoltà a restituire in modo adeguato.

Con queste informazioni riuscirete a compiere adeguatamente la vostra scelta, ricordate infine che una spesa maggiore comporterà nella maggior parte dei casi una resa migliore, una regola non scritta che vale per la maggior parte dei prodotti tecnologici.

 

 

 

Come usare una soundbar Dolby Atmos

 

Avete acquistato la soundbar ma non siete sicuri del funzionamento e volete quindi una mano nel collegare il tutto al TV ed eventuali dispositivi aggiuntivi.

Ebbene, siete nel posto giusto, non perdetevi d’animo e vediamo insieme come eseguire questa procedura al meglio.

Come collegare la soundbar Dolby Atmos al televisore

Anche la migliore soundbar Dolby Atmos sul mercato non può funzionare a dovere se il collegamento non è fatto in modo adeguato. Innanzitutto quindi assicuratevi che i dispositivi da collegare siano spenti, dopodiché verificate che sul retro del TV vi sia una porta HDMI libera o, in alternativa, una porta per il cavo ottico.

Qualora non sappiate di preciso come queste porte sono fatte, vi invitiamo a consultare il libretto delle istruzioni del TV, alla pagina dove identificarle tutte.

Inserite un capo del cavo nel TV e l’altro nella soundbar, tenendo conto che se entrambi sono compatibili con HDMI eARC, è preferibile utilizzare le porte su cui è chiaramente scritta questa dicitura.

Dopo aver effettuato questo passaggio, dovrete alimentare la soundbar, utilizzando l’apposito slot USB, collegando l’altro capo a un alimentatore a parete o direttamente al televisore, qualora la procedura fosse possibile.

Ora siete pronti ad attivare il tutto, accendete quindi il televisore premendo il tasto sul telecomando e attivate la soundbar allo stesso modo. 

Prima di poter godere del suono Dolby Atmos, dovrete recarvi nelle impostazioni del TV, sempre sul telecomando, quindi premete il pulsante che vi permette di accedere alle varie configurazioni, su Samsung per esempio questo tasto è indicato con la dicitura “HOME”. Selezionato poi “Settings” o “Impostazioni” e poi “Audio”.

Continuate a navigare nei menu, scegliendo “Expert Settings” e poi “HDMI eARC Mode”, impostandola su “On”.

Ora non resta altro da fare che aprire il contenuto multimediale che supporta il Dolby Atmos per iniziare a sfruttare al meglio il suono tridimensionale proveniente dalla vostra nuova soundbar.

 

 

 

Domande frequenti

 

Che cosa significa Dolby Atmos?

Dolby Atmos è una tecnologia di diffusione audio sviluppata da Dolby Laboratories nel 2012 e che venne utilizzata, per la prima volta nelle sale cinematografiche, con il film Disney Pixar Ribelle – The Brave.

L’installazione del sistema fu eseguita al Dolby Theatre in California e, nel 2012, solo una ventina di sale potevano vantare questo innovativo audio.

L’anno successivo, però, il numero aumentò esponenzialmente e si contavano almeno 300 sale cinematografiche.

In Italia abbiamo atteso invece fino al 2014, in occasione dell’uscita del film Transformers 4 le sale UCI si dotarono del Dolby Atmos e oggi è divenuto uno standard nella maggior parte dei cinema.

Come funziona il Dolby Atmos?

Il funzionamento è basato sugli oggetti sonori, mentre il Dolby Surround si affidava ai canali, Dolby Atmos usa 128 oggetti sonori, a cui può assegnare una posizione, sia fissa sia variabile, in uno spazio tridimensionale.

In questo modo, anche se l’audio proviene da una sola fonte, come una soundbar posizionata sotto il televisore, sembrerà di ricevere l’input audio da diverse aree della stanza, creando l’illusione del suono tridimensionale.

Al cinema il tutto è amplificato da altoparlanti posizionati in luoghi specifici, come il soffitto, creando quindi un mondo attorno allo spettatore.

 

Posso usare Dolby Atmos su Netflix?

Netflix dispone di contenuti multimediali all’interno del catalogo che supportano la tecnologia Dolby Atmos. Non tutti i film, però, dispongono di questa abilitazione, per scoprire quali vi basterà dare un’occhiata alla scheda tecnica del contenuto, dove troverete la classica icona Dolby seguita dalla voce ATMOS.

Attenzione però, perché solo gli utenti con una sottoscrizione che supporta lo streaming in Ultra HD potranno accedere alla riproduzione, disponendo naturalmente di un sistema audio compatibile e la qualità di streaming impostata su “Alta”.

Anche la lingua selezionata è un fattore da considerare, spesso questa tecnologia è disponibile solo per l’audio nativo.

 

Quali sono le differenze con Dolby Surround?

In realtà il Dolby Surround va considerato come lo standard all’interno dell’ambito audio, si tratta del sistema multicanale di Dolby Laboratories, utilizzato in tutto il mondo per aumentare l’immersività durante la visione di contenuti multimediali.

Il suo funzionamento è basato sul circondare l’ascoltatore con casse, a vista o nascoste, che riproducano quindi l’audio in modo tridimensionale. Il Dolby Digital, di cui si sente parlare, non è altro che la codifica dell’audio, così come Dolby Digital Plus che ne rappresenta l’evoluzione, con aggiornamento alla modalità 7.1.

Il Dolby Atmos sta lentamente sostituendo il Surround e, sebbene non tutti i contenuti dispongano ancora di questa tecnologia, è questione di tempo prima che diventi la norma.

 

 

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Le 8 migliori Smart TV 32 pollici del 2024

 

Smart TV 32 pollici – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

Finalmente vi siete decisi a passare dal vecchio televisore ad una ben più moderna Smart TV. Non avendo molto spazio in casa però, volete puntare su un modello da 32 pollici, in modo da poterlo sistemare comodamente su un mobile o magari da montare al muro. L’unico problema è che non sapete bene come scegliere quello giusto per le vostre esigenze. Nessun problema! Abbiamo creato questa pagina proprio per aiutarvi a comprare una buona Smart TV 32 pollici. Qui troverete le nostre opinioni sui modelli dal miglior rapporto qualità-prezzo e una utile guida con consigli d’acquisto. Se non avete tempo di leggerla, potete subito dare un’occhiata allo Smart TV 32 pollici Samsung che si fa apprezzare per la presenza dell’HDR e al modello LG 32LM6370PLA che abbina alla risoluzione Full HD le funzioni smart.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori smart TV 32 pollici – Classifica 2024

 

Qui di seguito troverete i nostri pareri sulle migliori Smart TV 32 pollici del 2024, selezionate tra i modelli venduti online più convenienti. Le recensioni vi aiuteranno a trovare la Smart TV 32 pollici più adatta alle vostre esigenze. Buona lettura!

 

 

Smart TV 32 pollici Samsung

 

1. Samsung T5370 Smart TV 32”, Full HD

 

La migliore Smart TV 32 pollici dell’anno per rapporto qualità-prezzo, il modello Samsung si è guadagnato un posto tra i più venduti grazie al suo HD di ottimo livello. La risoluzione di 1080p fornisce immagini nitide e dettagliate, migliorate ulteriormente dalla tecnologia HDR che rende contrasto e luminosità più realistici e autentici. Per quanto riguarda le funzioni Smart, il modello Samsung permette di usare le app più conosciute per l’intrattenimento e lo sport. Potrete abbonarvi e vedere Netflix, Disney +, Now TV, DAZN e tanti altri, in modo da avere sempre nuovi contenuti a portata di telecomando. Da apprezzare la predisposizione per il Digitale Terrestre 2.0 e la possibilità di configurare la Smart TV 32 pollici Samsung con Alexa per i comandi vocali, due caratteristiche che arricchiscono il pacchetto. A livello sonoro, la Samsung lascia molto a desiderare, ma niente che una buona soundbar o un impianto surround non possano risolvere.

 

Pro

Prezzo: Più economico di altri modelli sul mercato, presenta comunque delle caratteristiche di tutto rispetto che vi permettono di usufruire di tantissimi contenuti in streaming.

Qualità visiva: La risoluzione HD potenziata e l’HDR assicurano immagini spettacolari per film, serie TV e videogiochi.

Funzioni: Potrete abbonarvi e accedere ai contenuti di Netflix, DAZN, Disney +, Now TV e tanti altri servizi. La Smart TV è predisposta per il Digitale Terrestre 2.0 e per i comandi vocali Alexa.

 

Contro

Audio: Sul sonoro Samsung delude, con sbalzi di volume e frequenze mal bilanciate.

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Smart TV 32 pollici LG

 

2. LG 32LM6370PLA Smart TV 32″ Full HD

 

Lo Smart TV 32 pollici LG unisce una buona qualità visiva con un sonoro curato, ma delude un po’ per quanto riguarda le funzioni. Analizzando il modello nel dettaglio, la risoluzione HD potenziata dal processore Quad Core permette di vedere contenuti con una buona nitidezza delle immagini. I colori sono migliorati dal Dynamic Color Enhancer che rende le scene più realistiche e coinvolgenti. La parte del suono sorprende con il Virtual Surround Plus e il Dolby Audio integrato che permettono agli speaker interni di creare un audio 3D spettacolare. Ora veniamo alla parte dolente: il sistema operativo LG webOS 4.5 si rivela poco versatile, mentre le funzioni dello Smart TV come il Bluetooth non sono all’altezza delle aspettative. Potrete ovviamente usare diversi servizi per l’intrattenimento in streaming, ma non aspettatevi una grande versatilità. Il prezzo è molto conveniente, quindi ci sentiamo di consigliarvi questo modello se avete un budget ridotto.

 

Pro

Video: La qualità visiva della Smart TV LG sorprende grazie ai colori autentici creati dal Dynamic Color Enhancer. Il processore Quad Core rende le immagini nitide e fluide.

Audio: Gli speaker interni di ottima qualità e i codec audio surround consentono di sfruttare l’audio 3D per un sonoro davvero spettacolare.

Design: La cornice sottile conferisce alla Smart TV un aspetto elegante, ideale per una stanza arredata con gusto.

 

Contro

Funzioni: Il sistema operativo non è dei migliori, mentre le funzioni poco versatili limitano un po’ l’utilizzo della Smart TV. Il Bluetooth su tutti si rivela lento e permette di effettuare il pairing con pochissimi dispositivi.

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Smart TV 32 pollici Full HD

 

3. TCL TCL 32ES561, Smart Android TV 32 pollici

 

Più economico rispetto ad altri modelli sul mercato, il TCL è uno Smart TV ideale se non avete particolari esigenze o se magari volete usarlo come secondo televisore. Partiamo subito con la qualità visiva, decisamente migliorabile in quanto si attesta sui 720p. Il prodotto infatti è HD Ready, quindi poco adatto per il gaming. Dall’altra parte, il modello dispone di HDR che va a migliorare la luminosità e il contrasto, bilanciando quindi la risoluzione bassa. In conclusione, per quanto riguarda il lato video, si rivela comunque accettabile come secondo televisore o magari per usarlo in una casa vacanze. Passando alle funzioni, il TCL vi permette di usare Android TV per accedere a diversi contenuti come Netflix e Youtube, inoltre potrete avvalervi dei comandi vocali per gestire le varie funzioni e collegare la Smart TV alla rete domotica della vostra casa. 

 

Pro

HDR: Nonostante il costo ridotto, questo modello è dotato di tecnologia HDR che va a migliorare contrasto e luminosità. 

Prezzo: Il modello viene venduto ad un costo davvero molto conveniente, ideale se volete risparmiare e non avete particolari esigenze. 

Funzioni: Android TV vi permette di accedere a diversi contenuti per l’intrattenimento e ai comandi vocali per la gestione delle funzioni e per il collegamento alla rete domotica. 

 

Contro

HD Ready: La risoluzione di 720p lascia molto a desiderare per quanto riguarda la qualità delle immagini, specialmente nei videogame.

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Smart TV 32 pollici Wi-Fi

 

4. Panasonic 32JS350 Smart TV 32” LED HD 

 

Panasonic ci presenta la sua Smart TV 32 pollici Wi-Fi che mira a catturare l’utenza con una risoluzione di 1080p e la tecnologia HDR, il tutto ad un prezzo tutto sommato molto ragionevole. Potrete godere di un HD con un’ottima qualità dei neri e dei bianchi, migliorati dal HDR che allo stesso tempo fornisce colori più autentici, grazie al contrasto bilanciato. Una soluzione ideale per godere al meglio di film, serie TV e videogiochi in HD che supportano la tecnologia HDR. Passando al lato Smart, il Wi-Fi integrato vi permette di collegarvi velocemente ad internet per usare app famose come Netflix, Amazon Prime Video e Youtube, in modo da poter accedere a diversi contenuti per l’intrattenimento. Non manca la possibilità di usare assistenti vocali come Google Assistant e Amazon Alexa che vi permettono di gestire le funzioni della Smart TV tramite la voce e di collegarla alla rete domotica.

 

Pro

Qualità video: Si tratta di una Smart TV Full HD con HDR che vi garantisce un dettaglio delle immagini di ottimo livello per film, serie TV e videogiochi.

Prezzo: Un modello conveniente, ideale se avete un budget limitato e cercate uno Smart TV da mettere in cucina o in camera da letto.

 

Contro

App: Ci sono poche app a disposizione, e non è possibile scaricarne di nuove a causa del sistema operativo dello Smart TV. 

Audio: Gli speaker interni lasciano molto a desiderare, quindi si consiglia di usare una soundbar o delle casse esterne.

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Smart TV 32 pollici Hisense

 

5. Hisense 32AE5000F TV LED HD 32″, Bezeless 

 

Hisense non è proprio tra le marche più blasonate sul mercato dei televisori, ma sta lentamente emergendo, grazie ad una serie di modelli venduti con un buon rapporto qualità-prezzo. Chiaramente a livello qualitativo non siamo assolutamente sui livelli dei ben più costosi Smart TV Sony o Samsung, ma se cercate un televisore da mettere in cucina o in una piccola stanza, allora l’Hisense può fare al caso vostro. Specifichiamo che si tratta di un televisore HD Ready che supporta una risoluzione inferiore all’HD, arrivando solo a 1366 x 768 pixel. Non aspettatevi quindi nulla dal lato della qualità delle immagini, specialmente in ambito gaming dove si rivela ben sotto la media odierna. Per il resto, il modello si presenta con un design piacevole dai bordi sottili, ma con funzioni decisamente limitate rispetto ad uno Smart TV più costoso.

 

Pro

Economico: Un buon modello da sistemare in cucina, in una piccola stanza o magari da tenere nella casa vacanze. Il prezzo conveniente ne incentiva l’acquisto, specialmente se volete spendere poco.

Design: I bordi sottili rendono l’angolo di visuale più ampio e conferiscono al televisore un aspetto davvero elegante.

 

Contro

HD Ready: La risoluzione inferiore a 1080p si traduce in immagini sgranate e una qualità visiva complessivamente poco soddisfacente.

Funzioni: Sebbene sia catalogato come tale, questo modello non dispone di funzioni Smart. 

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Smart TV 32 pollici Android

 

6. CHiQ L32G7L 32 pollici Android 11

 

Una marca davvero poco conosciuta che effettivamente può far destare più di qualche dubbio sull’effettiva qualità dei suoi modelli. Ad ogni modo questo Smart TV si comporta molto bene dal lato tecnico, grazie al sistema operativo Android 11 potenziato dal processore Quad-Core che consente di navigare tra i menù e di usare app per l’intrattenimento (ad esempio Netflix) con una buona rapidità. A livello visivo, si comporta molto bene grazie alla tecnologia HDR per il miglioramento del contrasto e della luminosità. I punti guadagnati con l’HDR, vengono controbilanciati dalla risoluzione di 1.366 x 768 pixel, troppo bassa per apprezzare pienamente le immagini di un film o la grafica di un videogame. Buona la compatibilità con diversi codec audio, come il Dolby Surround, così come le funzionalità degli assistenti vocali e altri dispositivi come Bluetooth e Chromecast. 

 

Pro

HDR: L’High Dynamic Range migliora contrasto e luminosità, rendendoli più autentici e spettacolari per film, serie TV e videogiochi che supportano questa tecnologia.

Sistema operativo: Android 11 consente di usare diverse app, collegare la Smart TV con Chromecast e altri dispositivi, ed usare i comandi vocali.

 

Contro

HD Ready: Come molti televisori e Smart TV 32 pollici Android di questa fascia di prezzo, anche il CHiQ supporta una risoluzione inferiore all’HD.

Componenti: Non dà l’idea di poter durare a lungo nel tempo a causa dei materiali e dei componenti di bassa qualità.

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Smart TV 32 pollici economico

 

7. Metz Android 9.0 Pie Smart TV Serie MTC6000 

 

Se siete in cerca di un modello economico, ma non sapete quale Smart TV 32 pollici comprare, potete puntare su questo modello prodotto da Metz. Si tratta di uno Smart TV senza troppi fronzoli, con Netflix, Youtube e Amazon Prime Video preinstallati nel sistema. Una buona soluzione per dotare la cucina o una camera da letto di uno Smart TV e usufruire dei contenuti in streaming. Sul lato video non aspettatevi niente di particolarmente entusiasmante, anzi si tratta di un modello HD Ready che arriva a risoluzione di 1366 x 768, inferiore ai 1.920×1.080 dei televisori HD. Ottimo il design dai bordi sottili che rende il modello elegante e allo stesso tempo rende l’angolo di visuale più ampio. Il Chromecast incorporato consente la connessione con diversi dispositivi e la condivisione dello schermo di smartphone e tablet. 

 

Pro

Costo: Molto basso, ideale per acquistare a basso prezzo una Smart TV per la cucina, una piccola stanza o magari per la vostra casa vacanze.

App: Potrete abbonarvi e accedere a Netflix e Amazon Prime Video immediatamente, in quanto preinstallati nel sistema operativo Android. 

Connettività: Il Chromecast integrato vi permette di collegare al televisore diversi dispositivi.

 

Contro

Video: La risoluzione di 1366 x 768 e l’assenza di HDR non pendono a favore di questo Smart TV.

Audio: I bassi sono praticamente inesistenti e gli sbalzi di volume sono abbastanza evidenti. Va aggiunta una soundbar con subwoofer per migliorare questo aspetto.

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Smart TV 32 pollici Sharp

 

8. Sharp Aquos 32BC6E – Smart TV HD 32″ Ready 

 

State cercando una buona Smart TV 32 pollici da mettere in cucina, per poter vedere qualche serie TV su Netflix mentre cucinate? Bene, allora il modello proposto da Sharp può fare davvero al caso vostro. Visto il prezzo così conveniente, non potete aspettarvi la qualità video dei modelli più costosi. Lo Sharp è un modello HD Ready, quindi non supporta i 1080p, bensì una risoluzione di soli 1366 x 768 pixel. Se non fate troppo caso al dettaglio delle immagini, questa caratteristica risulterà comunque superflua e potrete chiudere un occhio. La qualità audio si attesta su buoni livelli, grazie al sistema audio realizzato da Harman Kardon che garantisce una resa sonora soddisfacente.Le funzioni Smart sono abbastanza limitate: non potrete scaricare nuove app e quelle preinstallate non sono proprio il massimo. 

 

Pro

Pratico: Una buona Smart TV dalle dimensioni compatte, ideale per la cucina o per una camera da letto.

Harman Kardon: Il sistema audio si rivela di ottimo livello, con degli speaker dalle frequenze ben bilanciate. 

Prezzo: Il modello costa davvero poco, ideale se volete risparmiare sull’acquisto di uno Smart TV secondario per la vostra casa. 

 

Contro

Video: Si tratta di un modello HD Ready, quindi presenta una risoluzione inferiore ai 1080p, poco adatta per il gaming.

Funzioni: Non è possibile installare nuove app. Tra quelle preinstallate troviamo Netflix e Youtube, ma il resto delle presenti lascia molto a desiderare.

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Come scegliere le migliori Smart TV 32 pollici

 

Dopo aver fatto una comparazione tra le offerte sul mercato, potreste avere ancora qualche dubbio su come scegliere una buona Smart TV 32 pollici. Bene, in questo caso siete arrivati nella parte giusta della guida, quella dove siamo soliti darvi i nostri consigli per aiutarvi ad acquistare il modello giusto per le vostre esigenze. 

Il nostro consiglio principale è sempre quello di puntare sui modelli con il miglior rapporto qualità-prezzo, soprattutto se cercate uno Smart TV secondario da mettere in cucina o in una camera. Non ha molto senso spendere troppo per uno Smart TV che userete sporadicamente e che probabilmente userete mentre state facendo altri servizi (ad esempio cucinare). Detto questo, le caratteristiche principali da cercare in uno Smart TV 32” sono le seguenti: qualità video, qualità audio, funzioni Smart.

Qualità video

Se avete letto le nostre recensioni, probabilmente avrete visto Smart TV 32” HD e altri HD Ready. Qual è la differenza? Molto semplice, i modelli HD supportano una risoluzione di 1.920×1080 pixel, ovvero lo standard di qualche anno fa, prima che sul mercato approdassero gli schermi 4K. La risoluzione HD si fa ancora rispettare, grazie ad un buon dettaglio delle immagini e alla sua compatibilità con le console di gioco, lettori Blu-ray, decoder e tanto altro ancora. Gli Smart TV HD Ready, a discapito del nome, non supportano l’alta definizione e quindi non arrivano alla risoluzione di 1920 x 1080 pixel. Gli HD Ready infatti, arrivano al massimo a 1.366 x 768 pixel, una risoluzione più bassa e inoltre poco adatta per il gaming. 

Chiaramente, se volete risparmiare il più possibile, vi conviene puntare su un modello HD Ready, specialmente se non avete particolari esigenze a livello visivo. 

Una caratteristica che si sta diffondendo anche negli schermi meno costosi è l’HDR, ovvero l’High Dynamic Range. Gli schermi HD e HD Ready che supportano questa funzione, vi permettono di vedere contenuti con un contrasto e una luminosità quanto più realistici possibile, migliorando nettamente la qualità complessiva dell’immagine. 

 

Qualità audio

Il punto dolente di molti Smart TV e televisori moderni, il comparto sonoro spesso lascia a desiderare a causa degli speaker interni troppo piccoli per poter esprimere al meglio il suono, o garantire un buon bilanciamento delle frequenze. In questo caso, se volete una qualità audio migliore, dovrete puntare sugli Smart TV 32” con codec Dolby Surround e audio 3D virtuale, in modo da poter ottenere un effetto surround discreto. In alternativa dovrete dotare il vostro Smart TV di una soundbar con subwoofer o magari di un impianto Home Theatre 5.1, valutando la spesa in base all’utilizzo che vorrete fare del televisore. Ovviamente, se dovete usare lo Smart TV in una casa vacanze o nella vostra cucina, non vi conviene di certo spendere di più per ottenere un suono migliore. 

Funzioni Smart

Smart TV di nome, ma non tutte dispongono delle stesse funzioni. Non è detto infatti che lo Smart TV 32” da voi desiderato, vi permetta di scaricare e usare servizi più recenti come Disney +, Now TV o DAZN. Tutto dipende dal sistema operativo e dal modello dello Smart TV. Come fare per scoprirlo? 

Semplice, basta controllare la scheda del prodotto, leggere le recensioni o come ultima spiaggia, contattare direttamente il produttore per richiedere informazioni. In linea di massima, gli Smart TV con sistema operativo Android sono quelli più versatili, mentre i modelli con un sistema operativo nativo, ovvero prodotto dalla stessa ditta, spesso si rivelano deludenti.

Tra le funzioni Smart, vi suggeriamo di cercare i comandi vocali dell’assistente Google o di Alexa, molto comodi per controllare le funzioni dello Smart TV senza usare il telecomando. Se siete soliti usare spesso i vostri dispositivi come smartphone, tablet e laptop, vi consigliamo di puntare su uno smart TV che sia dotato di Bluetooth e di Chromecast, in modo da poterli collegare senza fili e usarli in pairing con il televisore. 

 

 

 

Come collegare il telefono a una smart TV 32 pollici

 

Ci sono diversi sistemi per collegare il vostro telefono ad una Smart TV 32 pollici. Prima di tutto dovete verificare che il vostro Smart TV sia compatibile con il vostro smartphone, in quanto alcuni modelli non dispongono delle funzioni per la connessione. Una volta fatto, potrete collegare il vostro smartphone allo Smart TV usando un cavo USB e selezionando la fonte esterna tramite il telecomando. Se il vostro smart TV dispone di Chromecast, potrete anche effettuare la condivisione dello schermo dello smartphone, altrimenti sarete limitati a poter accedere ad alcune cartelle della memoria dello smartphone. 

Un altro sistema è usare la connessione Bluetooth, sempre se il vostro Smart TV lo permette. Attivate il Bluetooth dalle impostazioni dello Smart TV e dello Smartphone, in seguito vai alle impostazioni dei dispositivi Bluetooth sullo Smart TV e cerca il nome del tuo smartphone. Fatto questo, selezionalo premendo OK sul telecomando e attendi qualche secondo per la connessione. Una volta fatto, potrai accedere alle funzioni condivise tra lo Smartphone e il tuo Smart TV. 

Come scaricare DAZN su una smart TV 32 pollici

Prima di tutto, assicuratevi che lo Smart TV sia collegato alla rete internet. Se DAZN è disponibile sullo store online, non dovrete fare altro che accedervi e cercare l’app usando l’apposita barra di ricerca. Probabilmente, essendo un servizio molto richiesto, apparirà tra i primi risultati. 

Una volta trovato, selezionatelo con il telecomando per cominciare a scaricarlo. In seguito lo troverete tra le app nella home page dello Smart TV. Ricordate che per usare DAZN dovrete abbonarvi al servizio. 

 

Come trasformare una TV in una smart TV

Ci sono diversi sistemi per usare le funzioni Smart sul televisore. Uno di quelli più diffusi è Chromecast, un dispositivo HDMI da collegare al tuo smartphone e che permette di accedere a contenuti in streaming come Youtube e Netflix. 

Molto simile a Chromecast è la Firestick TV di Amazon, una pratica chiavetta HDMI che consente di accedere a tantissimi contenuti streaming, tra i quali Amazon Prime. In alternativa, potete sempre collegare il laptop al televisore tramite HDMI e selezionare il televisore come schermo principale. In questo modo potrete usare il browser del computer per accedere a Netflix o Amazon Prime e vedere i contenuti direttamente sul televisore. Inconveniente di questo passaggio? La risoluzione potrebbe risultare un filo sgranata… 

 

 

 

Domande frequenti

 

Si possono usare Disney + e DAZN sugli Smart TV?

Dipende molto dal modello e dal sistema operativo. Non tutti gli Smart TV infatti consentono di usare servizi recenti come DAZN, Now TV o Disney +, anche aggiornando il firmware. Il nostro suggerimento è quello di controllare la scheda del prodotto, o se acquistate in un negozio chiedete direttamente ad un addetto alle vendite per essere sicuri al 100% del vostro acquisto.

Tutti gli Smart TV permettono di usare Netflix?

Ormai, la maggior parte degli Smart TV presenta Netflix come applicazione integrata o preinstallata. Il servizio di streaming è diventato famoso, al punto che molti acquistano gli Smart TV solo per accedervi. Sono rari gli Smart TV non compatibili con Netflix, si tratta infatti di modelli decisamente datati. Detto questo, vi suggeriamo sempre di controllare le specifiche del prodotto. 

 

Cosa vuol dire HD Ready?

La definizione HD Ready è un po’ confusionaria, nonché alquanto fuorviante per gli utenti poco esperti. Fondamentalmente, televisori e Smart TV HD Ready presentano una risoluzione di 720p, inferiore ai 1080p dei modelli HD. Anche la frequenza di aggiornamento sarà più bassa (intorno ai 50 Hz). In linea di massima i modelli HD Ready sono meno costosi rispetto agli HD e possono andare bene come televisori secondari. 

 

Cos’è l’HDR?

L’HDR (High Dynamic Range) è una tecnologia usata largamente nel campo dell’editing delle immagini che di recente ha visto l’ingresso nel mondo dell’intrattenimento. Nello specifico l’HDR viene spesso incorporato in film, serie TV e videogiochi per migliorare il rapporto tra contrasto e luminosità, rendendo le scene più autentiche con chiaroscuri e colori quanto più fedeli possibile alla realtà.

 

Quanto costa uno Smart TV 32”?

Gli Smart TV 32” sono abbastanza economici, specialmente se confrontati con i modelli da 52” o superiori. I modelli HD con HDR e sistema operativo Android costano dai 300 ai 400 €, mentre i modelli HD Ready difficilmente superano i 200 – 250 € di spesa. Questi ultimi presentano una risoluzione inferiore, ma possono comunque avere funzioni interessanti come Chromecast integrato e tanto altro.

Dove comprare una Smart TV 32”?

Potete acquistare una Smart TV 32” in qualsiasi negozio di elettronica o megastore come Comet, Mediaworld o Unieuro. Se però abitate lontano da questi posti, o magari ci siete già andati e non avete trovato modelli adatti alle vostre esigenze, potete considerare di acquistarli online, approfittando di diverse offerte e cercando tra i modelli venduti dalle marche meno conosciute per risparmiare.

 

 

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Smart TV

Un metodo infallibile per scaricare video da RaiPlay su PC

 

Rispetto ad altri servizi di video in streaming e on demand, RaiPlay presenta ancora oggi delle limitazioni difficili da digerire. Scopriamo insieme come scaricare i video da RaiPlay direttamente sul PC.

 

Cos’è RaiPlay?

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, RaiPlay streaming è la piattaforma della Rai on demand, per vedere i programmi trasmessi dai canali Rai in diretta o in differita, con un’ampia selezione di film, fiction, documentari, serie TV e tanto altro.

 

Le limitazioni dell’app RaiPlay

Sia che vogliate accedere da browser web, sia che preferiate dispositivi come smartphone e tablet, l’applicazione RaiPlay vi consente di vedere i vostri contenuti preferiti dove volete, a patto che abbiate una connessione internet, ed è questa una delle limitazioni più importanti del sistema. Rispetto ad altri servizi come Netflix e Prime Video di Amazon che consentono di scaricare sul proprio apparecchio episodi interi da vedere quando non si ha una connessione internet, RaiPlay non garantisce la stessa opportunità, per questo motivo bisogna escogitare altri metodi per fruire dei contenuti anche senza una connessione.

Scaricare video da RaiPlay

Volete godervi un film RaiPlay mentre siete in viaggio in treno o in aereo, come potete effettuare il download? Recandovi nella schermata del video trovate infatti solo tre opzioni: riproduci, aggiungi alla mia lista e condividi. Utilizzando l’applicazione nativa non avrete successo, bisogna quindi rivolgersi a un sito esterno, chiamato Pastylink, con la “y” dunque e non pastilink.

 

Come usare Pastylink per Rai Replay film

Il modo più semplice per effettuare la procedura è tramite PC, per poi trasferire il file scaricato su altri dispositivi. Recatevi quindi sul sito ufficiale di RaiPlay e andate nella sezione film, scegliendo quello che avete intenzione di scaricare. A questo punto copiate il link che vedete nella barra di ricerca e aprite una nuova pagina internet. Andate sul sito di Pastylink e incollate il collegamento copiato precedentemente, il sistema effettuerà un’operazione e poi vi apparirà un riquadro verde con scritto “Click to continue”. Cliccate quindi sulla voce e vi verranno restituite una o più opzioni tra cui scegliere, cliccate quindi su una di queste e verrete rispediti a un lettore video, per salvare il file ora non dovrete far altro che cliccare con il tasto destro del mouse e scegliere “Salva video come”. A questo punto il gioco è fatto e avrete il vostro RaiPlay film gratis anche qualora siate offline.

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

Pastylink non funziona

Potrebbe capitare che al posto del riquadro verde con scritto “Click to continue” vi appaia un riquadro rosso, con scritto “Bad news, video protetto da DRM”. In questo caso non potrete effettuare il download del film poiché il video stesso è protetto da copyright. Per aggirare il problema potrete utilizzare un altro programma, che analizzeremo nel prossimo paragrafo.

Usare Jdownloader

Rispetto a Pastylink, Jdownloader è un software da scaricare e installare sul proprio computer. Recatevi quindi sul sito ufficiale del programma e iniziate il download, scegliendo la versione compatibile con il vostro sistema operativo come Windows, Linux o Mac. Con l’eseguibile a portata di mano, avviate l’installazione e seguite la procedura guidata per completare la procedura, dopodiché avviate il software e lasciatelo in esecuzione.

Ora dobbiamo reperire il link per il download, quindi dobbiamo aprire una pagina internet e recarci sul sito RaiPlay, sfogliando il catalogo e avviando il video che vogliamo scaricare. Copiate il link nella barra di ricerca, proprio come abbiamo fatto per Pastylink e tornate su Jdownloader, il quale lo aggiungerà automaticamente alla lista dei file pronti da scaricare. Ora non resta che cliccare su “Avvia Download” per far partire il processo, al termine del quale vi ritroverete con il file pronto per essere visto su PC o trasferito su smartphone, tablet e smart TV per la visione in un secondo momento.

 

Usare TemperChrome

Un sistema adatto solo per gli utenti che usano il browser Chrome di Google. TemperChrome è uno script simile a Greasemonkey per Mozilla Firefox che, dopo essere stato installato, vi permetterà di scaricare qualsiasi video RaiPlay in modo semplice e veloce. Basta infatti far partire il filmato e in basso vi apparirà un banner con la voce “Mp4 direct link”, cliccandoci con il tasto destro del mouse e scegliendo “Salva destinazione con nome” potrete far partire il download del video in questione.

Sebbene la soluzione sia veloce e comoda, sconsigliamo l’installazione di script esterni per utenti che non hanno ottime competenze in ambito informatico, potrebbe infatti causare altri problemi di difficile soluzione.

RaiPlay non funziona

Se RaiPlay non ne vuole sapere di darvi accesso alla libreria, potrebbero esserci alcuni problemi di fondo, vediamo insieme come risolverli. Innanzitutto è buona norma cominciare con lo svuotamento della cache dell’applicazione. Per farlo su smartphone dovrete andare nelle Impostazioni selezionando l’icona a forma di ingranaggio. Dopodiché scegliete la voce “App” per far sì che vi venga mostrato l’elenco di tutti i programmi installati sul vostro dispositivo. Ora scegliete RaiPlay e, nel menù successivo selezionate “Svuota cache” e poi “Forza l’arresto”, così sarete sicuri che la cache sia del tutto vuota e l’app non sia ancora in esecuzione. Riavviate il vostro dispositivo e tentate nuovamente l’accesso a RaiPlay, se il problema risiedeva proprio nella cache avrete risolto l’inghippo.

Qualora RaiPlay non vi dia ancora accesso, il problema potrebbe risiedere nell’IP e nell’uso di VPN. RaiPlay è un servizio accessibile solo dal territorio italiano, quindi se avete impostato un VPN con connessione al di fuori del Paese, dovrete disattivarlo per far sì che RaiPlay funzioni nuovamente.

Il malfunzionamento, però, potrebbe anche non dipendere necessariamente dal vostro dispositivo ma da un sovraccarico dei server Rai. Un modo molto semplice per verificare che non dipenda da voi o dalla vostra connessione casalinga è quello di accedere da un diverso dispositivo utilizzando una connessione dati. Se il server Rai continua a non dare segni di vita allora è un problema dell’emittente che verrà risolto in tempi più o meno brevi.

 

 

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Computer e accessori

Come fare a leggere i giornali gratis appena svegli al mattino

 

L’abitudine di leggere il quotidiano al mattino sta andando via via sparendo ma se ci tenete a rispettare questo rituale, senza però spendere troppo, ecco le soluzioni più interessanti.

 

L’idea di svegliarsi al mattino, uscire di casa per andare a recuperare il proprio quotidiano preferito e, solo in un secondo momento leggerlo, di sicuro non è allettante. Soprattutto per tutti quegli utenti che non hanno il tempo materiale di informarsi prima di recarsi a lavoro, magari mentre si fa colazione. Come fare dunque per leggere uno o più quotidiani italiani direttamente da casa? Magari anche in formato gratuito e, soprattutto, completamente legalmente? È proprio quello che vogliamo spiegare nel nostro articolo, quindi tenetevi forte e iniziamo subito.

 

Come leggere giornali gratis

La maggior parte dei quotidiani offre un sistema in abbonamento per leggere completamente gli articoli da smartphone, tablet con tastiera o PC, quindi sottoscriverne uno annuale o mensile è sempre la scelta migliore qualora vogliate supportare una redazione. In caso non possiate allocare budget mensile per questa spesa, ecco alcune soluzioni che si rivelano senz’altro interessanti.

 

PressReader

Il nome potrebbe essere nuovo ad alcuni, ma si tratta di un’applicazione scaricabile su smartphone con Android o iOS, nonché accessibile anche da computer e tablet in formato online, inserendo semplicemente il link del sito ufficiale nella barra di ricerca del vostro browser.

Recandovi sulla pagina principale, vedrete immediatamente i quotidiani on line in primo piano, ma anche riviste famose come Forbes e Vogue, per poi entrare nel dettaglio con le singole categorie, dove potrete selezionare le pubblicazioni e i giornali che più vi interessano in base al tema (affari, auto, cibo, gossip, fotografia e così via).

Specifichiamo che bisogna non solo fare l’accesso al sito, utilizzando un account registrato appositamente sulla piattaforma o sfruttare quello Google, Facebook o Twitter, ma anche sottoscrivere un abbonamento dal costo mensile di 29,99 euro. Prima di mettere mano al portafoglio, però, vi ricordiamo che il sito offre un periodo di prova gratuito della durata di una settimana, durante la quale potrete accedere a ogni uscita e pubblicazione sulla piattaforma.

Per alcuni giornali presenti su PressReader, è possibile anche leggere articoli gratuitamente al di fuori del proprio periodo di prova, questi però sono generalmente molto pochi e disponibili solo in formato testuale, non si tratta dunque di un metodo efficiente per tenersi informati.

Una volta abituatisi però alla lettura digitale garantita da PressReader, è molto difficile tornare indietro poiché il servizio offre molte comodità come la possibilità di inserire un segnalibro, ascoltare una voce che legge l’articolo, tradurre il testo in altre lingue e tante altre funzioni extra, accessibili solo per chi sottoscrive l’abbonamento.

 

Google News

Google è ormai sinonimo di internet, il gigante americano ha conquistato la rete, divenendo punto di riferimento, inizialmente grazie al suo motore di ricerca, per poi garantire però tanti altri servizi extra, come quello che prendiamo qui in considerazione: Google News, in sostanza la guida TV delle notizie.

Google News non è quindi un quotidiano ma una raccolta degli articoli pubblicati online da testate maggiori e minori, facilmente accessibile da qualsiasi smartphone dotato di Android o iOS. Dopo aver scaricato l’app omonima dal Play Store o da App Store, dovrete effettuare l’accesso con il vostro account Google, dopodiché sarete pronti a utilizzarla in tutte le sue funzioni, senza dover spendere alcunché.

Aprendo l’applicazione vi ritroverete nella sezione “Per te”, dove sono elencati tutti gli articoli più attinenti alle vostre ricerche e alla vostra posizione geografica. In basso sono presenti però altre sezioni, tra cui Notizie, Segui ed Edicola. Toccate la voce Edicola e troverete i vari quotidiani con le rispettive notizie nonché siti dedicati ad ambiti specifici come quello tecnologico, cibo e gastronomia, cultura, auto, shopping e molto altro.

Per dover evitare di ripetere sempre la stessa procedura, potete anche toccare la stellina in corrispondenza del nome del quotidiano, questo verrà così aggiunto al tab Segui, dove potrete trovare tutte le news delle testate che seguite, siano essi quotidiani sportivi o di attualità.

 

Issuu

Terza e ultima opzione che analizziamo in questa sede, Issuu è un sito web, accessibile come sempre recandosi sulla pagina ufficiale. Rispetto alle altre due risorse che abbiamo evidenziato, si tratta di un servizio di nicchia, che prevede infatti la condivisione di quotidiani, magazine e riviste previamente scansionati dagli utenti che fanno parte della community.

Il sito è internazionale quindi potete trovare articoli provenienti da ogni angolo del globo e non esclusivamente in lingua italiana, pertanto potrebbe essere un po’ più difficile da navigare per utenti meno esperti. Una volta effettuato l’accesso, utilizzando un account creato ad hoc oppure inserendo le credenziali di quelli Facebook o Google, avrete immediatamente a disposizione alcune funzioni basilari, potrete dunque cercare ciò che vi interessa leggere per vedere se è stato caricato da qualche utente. Qualora i risultati siano numerosi è possibile restringere il campo di ricerca limitando le opzioni, come la data di pubblicazione, il luogo e la lingua.

Issuu è ottimo anche per vedere le prime pagine giornali stampati, sia nuovi sia vecchi, tuttavia non è il modo migliore per tenersi informati sugli eventi moderni poiché difficilmente troverete il quotidiano del giorno caricato in tempo reale. Come molti altri siti, dispone di un servizio in abbonamento a partire da 16 euro al mese, che fornisce accesso completo a tutti i file caricati sulla piattaforma, permettendone il download e garantendo la visualizzazione offline.

Queste erano le nostre soluzioni principali per la lettura dei quotidiani online in maniera gratuita, speriamo che l’articolo vi abbia aiutato e vi permetta di evitare di sperperare denaro in servizi che potrebbero tornarvi poco utili su base giornaliera. Tuttavia, se leggete spesso quotidiani diversi, vi invitiamo a valutare la possibilità di effettuare un abbonamento, approfittando anche magari di sconti su quelli annuali.

 

 

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Gadgets

Come leggere i file ePub e come convertirli facilmente in Pdf o Mobi

 

Scopriamo insieme cosa sono i file ePub, quali sono i modi migliori per leggerli utilizzando un computer e, infine, anche il modo più semplice per convertirli in altri formati.

 

Cos’è un ePub ed eBook libro digitale

Il termine è un’abbreviazione, sta infatti per “electronic publication”, ovvero in italiano pubblicazione elettronica. Avrete sicuramente incontrato file di questo tipo e si tratta di uno dei tanti formati degli eBook, altro termine legato al mondo digitale e che indica i libri che possono essere letti su computer, notebook, eBook reader, smartphone, tablet e così via.

Dal 2007, ePub è lo standard ufficiale a cui l’IDPF, il forum internazionale per la pubblicazione digitale, fa riferimento. Questo, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un organo internazionale non profit che collabora con le università e centri di ricerca.

 

Vantaggi e svantaggi

Molti potrebbero pensare che non vi sia una gran differenza tra ePub e Pdf, in realtà però queste esistono e non sono minime. Un ePub, a differenza di un normale Pdf, è realizzato in modo tale da adattarsi al dispositivo su cui viene aperto, pertanto riuscirà a essere facilmente leggibile sia che venga utilizzato un apparecchio dedicato, come un lettore di e-Book, sia che venga aperto su un tablet. Naturalmente questa comodità presenta anche dei limiti, rivelandosi poco adatto per pubblicazioni che esulano dall’ambito dei semplici testi scritti, divenendo meno pratico per fumetti, libri illustrati o ricchi di immagini o tabelle esplicative.

Come leggere un ePub

Ogni file, per essere aperto e letto correttamente, necessita di un programma apposito e gli ePub non fanno eccezione. Se un lettore ePub è impostato in modo tale da garantire l’immediata apertura del file senza installazioni aggiuntive, su PC le cose cambiano e dovrete quindi scaricare un software apposito tra quelli elencati in basso. Vediamo quindi come aprire file ePub da computer.

 

Adobe

Conosciuto da chiunque possieda un computer, la suite Adobe e in particolare Digital Editions, è un pacchetto completo che consente di leggere varie tipologie di ebook, gestire tutta la propria libreria, gli acquisti e i prestiti di libri digitali, anche quelli protetti da DRM, ovvero i diritti digitali. Il software è disponibile sia per Windows sia per Mac e può essere scaricato gratuitamente dal sito ufficiale.

 

Calibre

Rientra nella categoria dei software open source, ovvero completamente libero e gratuito, realizzato dalla comunità per la comunità. L’ideatore del programma fu Kovid Goyal, che lo rese disponibile nel 2006 e da allora è cresciuto esponenzialmente. Oggi Calibre garantisce la lettura di eBook nella maggior parte dei formati libri (pdf, prc, epub, txt, cbc, cbz e cbr per citarne alcuni), consentendo di crearne di nuovi, catalogarli, conservarli e sincronizzarli con gli eBook reader pur mantenendo i diritti digitali. Calibre può essere scaricato dal sito ufficiale nella sua versione per Windows o Mac.

Estensioni per browser

Qualora non vogliate installare ulteriori programmi sul computer e abbiate solo esigenza di leggere file in formato ePub tramite internet, potrete usufruire anche di comode estensioni per i browser più famosi, come per esempio Chrome di Google o Firefox. Nel primo caso basta aggiungere le estensioni come Readium o Simple ePub Reader, mentre nel secondo caso l’add-on si chiama EpubReader.

 

Trasformare un file ePub in Pdf

Se il formato ePub non vi va assolutamente a genio e volete trasformarlo in un Pdf, allora il programma che fa al caso vostro è ancora una volta Calibre, ritenuto il più affidabile e semplice per completare la procedura. Provvedete dunque al download tramite il sito ufficiale ed effetuate l’installazione, durante la quale dovrete accettare i termini per la licenza e continuare cliccando sul pulsante “Install”.

Al termine dell’installazione Calibre potrà essere avviato direttamente dal collegamento che apparirà sul desktop, iniziando così la configurazione iniziale. Selezionate la lingua italiana, scegliete una cartella che fungerà da contenitore per i libri e infine scegliete i dispositivi che possedete, come tablet e lettori di eBook. Avrete così completato la procedura di configurazione e non resta che iniziare la conversione dei file ePub.

In alto a sinistra troverete la voce “Aggiungi libri”, cliccate dunque su questa e scegliete il file (o i file, qualora sia più di uno) ePub che volete trasformare in formato Pdf. In base alla grandezza di questi, dovrete attendere che l’importazione venga completata, dopodiché potrete selezionarli tutti o singolarmente e poi cliccare su “Converti libri”, pulsante posizionato ancora una volta in alto a sinistra. Vi apparirà un nuovo menù dal quale potrete selezionare diverse opzioni, quella che ci interessa principalmente è sotto la voce “Output”, dal quale dovrete selezionare il formato Pdf.

Molto importante è poi recarsi anche nella sezione “Output Pdf”, dove potremo modificare alcuni dettagli aggiuntivi. Assicuratevi di impostare la spunta accanto a “Ignora le dimensioni del foglio” e poi in “Dimensione predefinita dei caratteri” scegliete un valore numeri non superiore a 20, per evitare che il pdf abbia dei testi eccessivamente grandi. Prima di completare la procedura, impostate i margini su 50 nella sezione “Imposta pagina” e poi cliccate su “OK” in basso a destra per far partire la conversione. In questo modo avrete completato la procedura e disporrete di una copia dell’eBook in formato Pdf.

Convertire ePub in Mobi

Anche questa procedura può essere eseguita con Calibre, dopo aver effettuato l’installazione come descritto nel paragrafo precedente, aprite il software e caricate gli ePub da convertire, dopodiché selezionateli e cliccate su “Converti libri”. Questa volta, nella sezione “Output” scegliete Mobi e cliccate su “OK” in basso a destra, avrete così ottenuto il file nel nuovo formato.

Attenzione, però, poiché la conversione in questo formato può comportare alcuni problemi, soprattutto se l’eBook è di natura artigianale, con la presenza di una spaziatura anomala tra i paragrafi (cosa che potrebbe però non accadere con l’uso di lettore libri digitali). Qualora dovesse verificarsi questo problema, ripetete nuovamente l’operazione descritta ma, nel menù di modifica, aggiungete la spunta alla voce “Rimuovi gli spazi tra i paragrafi” e solo successivamente confermate la conversione del file.